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Description archivistique
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CH AFR RA.Serie D.a.09 · Dossier · 1926 gen. / 1926 nov.
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Il fascicolo intitolato "Corrispondenza riservata fra il Cons. fed. Motta e il Cons. di Stato Raimondo Rossi del 14 genn. 1926" contiene gli scambi riservati fra R. Rossi e G. Motta durante la vicenda del socialista Tonello fuggito dall'Italia e corrispondente di Libera Stampa, che portò il Consiglio fed. a esercitare una censura sul giornale. Per questo Motta si scontra con il Cons. di Stato Cattori e, nel periodo fra gennaio e aprile, intrattiene una corrispondenza epistolare con l'amico R. Rossi, che gli riferisce gli stati d'animo di Cattori e di tutto il Consiglio di Stato, dei partiti e della stampa ticinese riguardo alla vicenda. Il fasc. contiene inoltre:

  • una lettera del Consiglio federale al Consiglio di Stato ticinese del 12 aprile 1926, riguardo all'affare Tonello
  • una lettera ad Angelo Tarchini (12 genn 1926) che lo invita a far intendere ragione a Cattori fortemente critico verso il Cons. fed.
    Le lettere della seconda parte dell'anno (luglio-novembre) riguardano invece fatti diversi di politica cantonale o di relazioni con l'Italia ( sequestro di una "cartolina Matteotti" ingiuriosa verso Mussolini ; segnalazioni di attività attorno al giornale l'Adula, filo-italiano ) o richieste di pareri su vari argomenti (finanze cantonali, cessione delle forze idriche ticinesi, acquisti di stabili, tassazione dei frontalieir italiani a Chiasso).
Rossi, Raimondo
CH AFR GA.FE.Serie D.c.10 · Dossier · 1847-1848
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Pietro Giuseppe Mattei, titolare di una ditta di Chiasso, sottoscrive un prestito con Filippo Ferrari tramite il notaio Giacomo Antonio Rossi. L'anno seguente viene emessa una cambiale che il notaio gira al Commissario di Governo in parziale pagamento del debito del Ferrari con i padri Serviti di Mendrisio, recuperato dal governo ticinese dopo la dissoluzione dei beni dei conventi. Il fasc. contiene le lettere della ditta Mattei e minute della corrispondenza del notaio Rossi con la ditta e con il commissario di governo Rampelli.

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR RA.Serie D.b.02 · Dossier · 1926-1927
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Fascicolo contenente corrispondenza varia riguardante temi disparati:

  • corrispondenza con i giornali romandi La Suisse ( per un numero speciale sul Ticino) e Journal de Genève ( referenze per la nomina del corrispondente per il Ticino) ;
  • div. lettere di privati con richieste di raccomandazioni, referenze per impieghi e ringraziamenti; in piccola parte si trovano anche lettere di privati riguardanti affari personali come per esempio: una lettera di auguri di inizio anno del vescovo Aurelio Bacciarini (gen. 1927) ; la raccomandazione che nel nuovo stabile della Posta a Bellinzona venga usato il marmo di Arzo della ditta fratelli Ottorino e Paolo Rossi (corrisp. ago.-set. 1826) ; la domanda di aiuto alla vedova di un membro della Società svizzera degli ufficiali ;
  • copia della lettera del 4 gen. 1927 all'on cons. fed. Motta da parte della municipalità di Chiasso, che descrive le difficoltà finanziarie del comune, dovute in parte agli oneri che deve assumere come comune di confine e snodo ferroviario, in parte per la presenza di molta manodopera frontaliera che non paga imposte ; in conseguenza la municipalità domanda al Cons. Fed. di accordare al comune un prestito di fr 800'000.
CH AFR RA.Serie B.30.03 · Sous-dossier · 1936-1937
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Preventivi di diverse società per l'appalto della pubblicità sul Giornale del Popolo e altre sue pubblicazioni ; corrispondenza fra ASSA e la Curia Vescovile riguardo ad un prosepettato non rinnovo del contratto pubblicitario.

CH AFR GA.FE.Serie D.d.02 · Pièce · 1827-1830
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Copialettere della corrispondenza inviata dal notaio Giacomo Antonio Rossi al cugino Filippo Ferrari per il periodo 1827-1830. Le minute delle lettere inviate dal notaio furono trascritte in bella copia dal fratello notaio Cristoforo. Le minute originali, sovente poco leggibili e con correzioni e abbreviazioni, sono collocate con le lettere in entrata nei rispettivi fasc. di corrispondenza. Le minute portano la nota "lettera copiata" o semplicemente "copiata" con la calligr del fratello Cristoforo. Non sembra siano esistiti altri registri dopo il 1830.

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie D.d.22 · Dossier · 1850-1851
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Periodo: 19 gen. 1850 - 9 mar. 1851. Corrispondenza con molte lacune, disordinata, a tratti illeggibile. Le lettere di F. Ferrari sono quasi tutte mancanti, l'ultima incompleta è del 31 dic. 1850, alla quale risponde il notaio nel marzo 1851 (ultima sua minuta); alla stessa è allegata una "Nota dei passivi Ferrari per il Sr. Filippo di cui una copia spedita allo stesso con lettera 9 marzo 1851". Filippo Ferrari muore il 16 luglio 1851.

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie D.d.21 · Dossier · 1848-1849
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Periodo: 8 feb. 1848 - 13 dic. 1849. Nel nov. 1848 il notaio fornisce informazioni sulle difficoltà del Ticino per l'afflusso di "rifugiati emigrati italiani" (in seguito al ritorno degli austriaci a Milano nell'agosto del 1848) e il susseguente arrivo delle truppe confederate a salvaguardia dei confini con l'Italia. I soldati distribuiti nei comuni: toccò anche ospitarne in casa Ferrari a Mendrisio e in casa del notaio a Arzo, dove furono accolti un capitano e due tenenti di una compagnia.
Nel dic. 1849 il notaio evoca la nuova tratta ferroviaria tra Como e Milano, che collega le località con tre corse giornaliere di andata e ritorno; con la prevista tratta da Lugano a Como si potrà andare e tornare da MIlano in un giorno "cosa che se fisse stata detta anni orsono si sarebbe meritato il titolo di pazzo chi avesse ciò asserito" .

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie D.d.20 · Dossier · 1846-1847
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Periodo: 14 dic. 1846 - 24 dic. 1847. In gennaio F. Ferrari invia un resoconto del suo debito verso i nipoti Grimaldi, capitale al momento da lui investito con il loro accordo. Il 16 dic. 1847 il notaio Rossi fa un resoconto di quanto accadde in Tiicino a causa della guerra del Sonderbund, evoca le gravi preoccupazioni suscitate in tutto il cantone che lo distolsero dalle sue abituali occupazioni di amministratore, per cui si scusa per la sua risposta tardiva alla lettera di agosto di F. Ferrari e per non aver ancora dato conto del prodotto del vino.

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie D.d.19 · Dossier · 1845-1846
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Periodo: 14 dic. 1845 - 17 dic. 1846. Nel dic. 1846 il notaio riferisce della morte dell'avv. Antonio Isidoro Rusca, che era debitore di Filippo Ferrari di 100 zecchini gigliati, avvertendolo che farà contraddizione alla grida sulla sostanza del defunto, ma che bisognerà aspettarsi tempi lunghi per il recupero del credito. Il notaio dice che "morì nello scorso agosto .... all'età sua di circa novant'anni" (in realtà Rusca morì l'8 luglio 1846).

Rossi, Giacomo Antonio