Documentazione relativa ad alcuni beni in territorio di Stabio facenti parte dell'eredità del conte Gaetano Pollini e assegnati per divisione ereditaria nel 1827 ai nipoti Grimaldi. I terreni e una masseria con torchio erano stati gradualmente ceduti a Giuseppe Pollini, fratello del conte da Carlo Giuseppe Bollina e successivamente dalla vedova Rosa Bollina Carati e dai figli, nel periodo 1782-1808. Gli atti raccolti dal notaio G. A. Rossi, sebbene incompleti, illustrano la graduale cessione dei beni, con la clausola del mantenimento del massaro Bianchi per coltivare i fondi. Contenuto:
- atti di vendita delle proprietà Bollina-Carati;
- appunti del notaio G. A. Rossi su un bifoglio, con trascrizione parziale di un atto di vendita a favore di Luigi Della Casa, acquirente nel 1819 di parte della masseria e debitore dei Pollini ("Memoria ricavata dall'istr[umento] di vendita 18 giugno 1819..."). Il credito verso Della Casa venne poi assegnato ai nipoti Grimaldi e fu definitivamente saldato nel 1842.
- lettera di Francesco Induni [amministratore] riguardo a certi conti con il massaro Francesco Bianchi (1828);
- conti della galetta di Stabio e altri conti con il massaro Francesco Bianchi, 1828-1829.
- risposta dell'avv. Carlo Torriani, rappresentante il massaro Francesco Bianchi, alla richiesta di pagamento di un presunto debito verso i Grimaldi, inoltrata dal notaio Rossi loro procuratore. Il documento (non firmato, non datato) è posteriore al 1829, quando la proprietà di Stabio era già stata venduta dai Grimaldi ai fratelli Francesco Antonio e Carlo Bianchi di Lugano.