Atto notarile, stilato a Mineo (Sicilia) dal notaio Giuseppe Manara il 23 aprile 1823, con il quale Antonia, Enrico e Giulia, sorelle e fratello Grimaldi, figli di Antonio e della fu Maddalena Pollini, nominano loro procuratore speciale il notaio G. A. Rossi perchè agisca in loro nome nell'amministrazione dei beni dell'eredità materna situati in Svizzera, a Mendrisio. Vengono citati gli estratti di nascita dei registri parrocchiali di Santa Eulalia a Cagliari, per confermare la maggiore età delle figlie e del figlio Grimaldi: Antonia (anni 22 mesi 11) , Enrico (anni 21 mesi 11) e Giulia (anni 20 mesi 8). Questi certificati confermano la permanenza in Sardegna della famiglia dove morì la madre Maddalena nel 1820.
Legalizzazione dell'atto e delle firme con i visti e i timbri del comune di Catania, dell'Imperiale Agenzia consolare austriaca e del Commissario distr. di Mendrisio (21 giugno 1842).
Il comitato d'organizzazione del Tiro federale del 1883 invia all'avv. Antonio Rossi l'annuncio della nomina a membro del Comitato di ricevimento, presieduto dal consigliere di Stato Carlo Conti.
Rossi, Antonio, avvocatoR. Rossi viene eletto nel febb. 1922 consigliere di Stato rappresentante del partito agrario. Lui stesso raccoglie documenti vari in relazione all'evento :
- l'atto ufficiale di proclamazione a consigliere di Stato:
- un curriculum "funzioni, incarichi e occupazioni al 31.12.1921";
- la domanda di congedo a tempo intederminato dalla direzione della Scuola cantonale di commercio con la risoluzione del Cons. di Stato che approva;
- svariati messaggi di congratulazione su carte da visita e cartoline; svariate lettere provenienti da conoscienti o personalità ticinesi (come Giuseppe Greco consigliere comunale luganese dei Riformatori) e da privati, associazioni o ditte, provenienti dal Ticino e dalla Svizzera;
- alcune copie dattiloscritte delle risposte di R. Rossi. Un messaggio di ringraziamento da lui pubblicato sulla "Revue de Lausanne" intitolato Aux amis confédérés, in varie copie con varianti (28 feb e 2 mar 1922), che suscitò polemiche in Ticino da parte dei giornali radicali. In un plico separato era conservata la corrispondenza con diverse personalità politiche: congratulazioni del cons. federale Motta e scambi di corrispondenza con G. Cattori, G. Donini, G. Anastasi che si esprimono a nome del partito agrario ticinese. In alcune risposte (vedi riproduzioni) R. Rossi mostra la sua preoccupazione per un'elezione che non si attendeva e che visibilmente lo preoccupa.
Collezione di giornali d'epoca raccolti dal produttore sotto il titolo: Nomina a Consigliere di Stato: elogi e ingiurie. Testate ticinesi, confederate e estere, periodo feb.-apr. 1922. Contiene fra l'altro:
foto di R. Rossi in "La Patrie Suisse, n. 744, 22 mars 1922" ; editoriale sulla nomina nel periodico "La Colonia Svizzera di San Francisco", n. 50, 14 apr. 1922 ; esemplare del period. Mitteilungen der neuen helvet. Gesellschaft, Jg. VIII (April 1922) : Tessiner Nummer, con dedica di Fritz Enderlin che firma l'articolo a p. 10-11: "Ein tessinischer Staatsmann".
Copia digitalizzata del doc. originale nel fascolo.
In calce la frase (non riprodotta nel pdf) : "E se da questa dolorosa valle, sane a Gesù riporterai le spalle, oh che fortuna."
Copia digitalizzata del doc. originale nel fascolo
Con il sottotitolo "Le colline dei tre castelli, con Arzo, Besazio, Meride e Tremona", il testo fu pubblicato nel numero del 28 gen. 1933 dall'Illustrazione ticinese. R. Rossi si attarda sul villaggio di Arzo e il suo nuovo campo sportivo con piscina. L'articolo venne illustrato con varie fotografie prese dallo stesso Rossi nella sua casa famigliare.
Paolo Francesco Rossi stabilisce l'inventario con superficie e valore dei terreni e delle case lasciati dal fu Antonio Rossi del Paolino, suo lontano cugino. I fondi sono in gran parte già venduti. L'inventario è sicuramente posteriore di diversi anni alla morte di Antonio Rossi, poichè viene indicato in calce che "si ricerca il testamento del padre". Le misurazioni e stime riguardano i terreni detti Robbiana a Besazio, Dosso e Dossetto a Saltrio, Minaso (Besazio) e Dosso di Beltrame (Arzo?), Crosago a Besazio. Ai quali si aggiungono la casa vecchia paterna e una casa acquistata dai Ferrari per un totale di L 11'997.
Rossi, Paolo FrancescoMinute del notaio G. A. Rossi che prepara due atti destinati alle autorità siciliane, per chiedere l'autorizzazione ad agire in qualità di procuratore della famiglia Grimaldi :
- resoconto non datato (1828?) destinato all'autorità tutoria di Catania, dove si annuncia l'avvenuta divisione ereditaria materna Pollini e si domanda di autorizzare la nomina di un rappresentante per la gestione di beni in Svizzera;
- minuta datata 17 maggio 1828 per una procura da rilasciare al notaio Rossi da parte del cav. Antonio Grimaldi, che lo autorizzerà ad agire in sua vece per l'amministrazione dei beni degli eredi Grimaldi in territorio svizzero;
- un f. con calcoli diversi (forse di interessi su capitali e fondi) e calcoli del valore di diverse monete in lire milanesi.
Minuta di una lettera con molte correzioni, non datata, non firmata, destinata a un'autorità religiosa alla quale lo scrivente si rivolge con la formula "V.S. Il.ma e Rev.ma" , chiedendo di intervenire presso il sacerdote Francesco Ferrari, per indurlo a non ostacolare il passaggio su una strada campestre, che spetterebbe di diritto al cugino Giuseppe Ferrari. L›intervento viene richiesto al fine di scongiurare un ricorso presso il Capitano Reggente di Lugano. Sul verso del f. la nota: "Lra per Sr. Gius. Ferraris d'Arzo".
Le persone citate sono molto probabilmente Giuseppe Maria Ferrari figlio di Simone (1674 – 1751) e il cugino germano rev. Francesco Maria figlio di Stefano (1688-1772). Il redattore potrebbe essere un notaio, poichè definisce Giuseppe Ferrari d'Arzo "suo cliente". Databile al primo terzo del Settecento, prima che Giuseppe Ferrari si trasferisse a Mendrisio (1733 ca).