Un registro contenente una lista di nomi di proprietari, con i rispettivi terreni e le loro superfici le decime loro spettanti. Sul frontespizio del registro: “Catalogo dei pezzi di terreno arativo in questo territorio d'Arzo sottoposto al pagamento della Decima col nome dei rispettivi Proprietari, con a cadeuno d'Essi la sua partita e quantitativo approssimativo di cadaun pezzo secondo ne risultato dalla visita occulare”.
Rossi, Paolo FrancescoIl parroco Luigi Ronco, originario di Genova, sembra avere diversi contenziosi con il comune e la Confraternita del SS Rosario per somme che ritiene gli siano dovute. Si appella al giudice di Pace e al tribunale distrettuale di Mendrisio, ottenendo in parte ragione. L'avv. Antonio Rossi rappresenta il comune e la Confraternita. Il fasc. é visibilmente incompleto. Nel fasc. dei resoconti 1874-1884 é inserita una "Nota spese sostenute dalla Confraternita nelle cause sollevate dall'ex parroco Ronco", datata 15 marzo 1884
Rossi, Antonio, avvocatoGiuseppe Ferrari fu Giuseppe costituisce un censo di L. 45 annue sopra la sua possessione di Bisio (Balerna), da pagarsi annualmente al Beneficio canonicato eretto nella chiesa dei SS. Cosmo e Damiano di Mendrisio. Fa quindi vendita del censo al canonico Giov. Battista Fontana, titolare del Beneficio, Vicario delle Tre Valli e rettore del seminario di Pollegio, contro un prestito di L 1000 di Milano, con diritto di retrocessione del censo dopo il rimborso del capitale. Nel 1806 Giuseppe Ferrari rimborsa il prestito, come si legge in calce al rogito.
(Copia del rogito del 12.8.1803, tratto dalle imbreviature del notaio Giov. Battista Rusca, fu Giov. Battista, eseguita da lui stesso).
Due certificati che autorizzano l'avv. Antonio Rossi all'esercizio della professione di avvocato e notaio, mediante il pagamento della tassa di fr 30 per l'iscrizione al registro cantonale delle professioni (anni 1876 e 1880)
Rossi, Antonio, avvocatoContenuto: minute del notaio Rossi che riassumono la situazione dalla costituzione del censo nel 1755 alla vendita a favore di Antonio Marliani; lettere di Teresa Pogliani Porta, detentrice di metà del patronato di S. Maria Nuova, a Giovanni Torriani (1828), a Agostino Torriani (1819-1824) e al notaio Rossi con minute delle sue risposte (1832). Le carte relative al censo sul Chioso Bosia sono incompleti e non permettono di chiarire esattamente la vicenda.
Contesto: nel 1801 Giovan Battista Torriani acquistò dalle sorelle Bosia, contro un vitalizio, metà del patronato sopra l'Ospedale e la chiesa di S. Maria Nuova di Cosia, in borgo di Vico (Como), diventando così il beneficiario di diversi fondi della chiesa. Inoltre rilevò un censo costituito nel 1755 dal fu Paolo Bosia, padre delle sorelle, in favore della chiesa contro il versamento di un capitale di circa 3000 Lire milanesi, garantito sopra un chioso (terreno recintato) a Mendrisio. G. B. Torriani riprese il censo garantendolo anche con altri suoi fondi e liberando dall'obbligo le sorelle Bosia. Nel 1806 vendette il Chioso Bosia al cognato Antonio Marliani, marito di sua sorella Girolama, per L. 4000, contro un interesse annuo di L 120. Questo credito venne poi trasmesso per via ereditaria al figlio Giovanni Torriani. Alla morte di Marliani nell'agosto 1841, il nipote Giovanni Battista Calvi eredita il chioso con l'obbligo di pagare gli interessi. Questi vennero poi assegnati dalla giustizia di Pace di Mendrisio a Filippo Ferrari per coprire parte delle somme che gli doveva il cugino Giovanni Torriani.
Il contenuto riguarda i festeggiamenti per il Cinquantesimo della scuola di commercio a cui il Rossi, settantacinquenne e già sofferente di salute, partecipò pronunciando anche un breve discorso. Il fasc. contiene la corrispondenza con il dir. Jäggli e l'associazione degli ex-alunni della scuola, il testo del discorso pronunciato dal produttore durante la cerimionia ufficiale, articoli di stampa riguardanti le celebrazioni, e diversi documenti che gli furono richiesti in previsione di un'esposizione e di una pubblicazione commemorativa. Contiene diverse copie dell'indice dei suoi discorsi pronunciati nell'arco di circa 30 anni, e una lista delle sue pubblicazioni. L'ultima corrispondenza risale al 1949 (lettera dell'allora direttore Mordasini che lo ringrazia per la donazione delle sue pubblicazioni alla scuola).
Rossi, RaimondoCinque ragionamenti sacri recitati nella chiesa del santo crocifisso di Como nei quattro venerdì di marzo dell'anno 1800 dal p.m.r. Gian-Alfonso Oldelli da Mendrisio ... - In Vercelli: [s.n.], 1800?
Oldelli, Gian AlfonsoRedazione di un testo, con varie correzioni, per sostenere la propria candidatura all'elezione al Gran Consiglio ticinese, come deputato del circolo di Riva S. Vitale. Non é noto se il testo fosse destinato ad un discorso o ad un manifesto. Antonio Rossi sarà eletto una prima volta nel 1877 poi ancora nel 1889, carica che abbandona nel 1890 per assumere quella di giudice del tribunale d'Appello di Mendrisio.
Rossi, Antonio, avvocatoClaudii Fleury ... Institutiones juris ecclesiastici, quas Latinas reddidit, & cum animadversionibus Justi Henningii Boehmeri edidit Joannes Daniel Gruber ... Accessit Praefatio altera, ac criticae in notas animadversiones, quibus heterodoxorum praejudicia indicantur, ac dirimuntur . Editio quarta. - Lipsiae : apud Ernest Gottl. Crugium ; et prostant Venetiis : apud Antonium Zatta, 1762.
Fleury, ClaudeElementi d'arredo e di abbigliamento, oggetti personali appartenuti a membri della famiglia.
Rossi del Paolino (famiglia, di Arzo)