Corrispondenza del giudice di pace Paolo Francesco Rossi con la Municipalità di Riva S. Vitale e con il Landamano del Consiglio di Stato.1824 ; contestazioni dei cittadini Clemente Vassalli di Michele, Manfredo Vassalli fu Giuseppe, Giov. Battista Vassalli di Manfredo e altri.
Rossi, Paolo FrancescoContestazioni dei cittadini Giuseppe Vassalli della Gada figlio di Vitale, Clemente Vassalli di Michele, Primo e Pietro Battista Bernasconi [et al.] ; corrisp. con il sindaco di Riva S. Vitale Francesco Vassalli e con il Commissario di Governo G.B. Rusca.
Rossi, Paolo FrancescoNegli anni 1820-1824 si svolge un contenzioso fra la Municipalità di Riva S. Vitale per la quale risponde il sindaco Francesco Vassalli ed alcuni cittadini che si ritengono ingiustamente esclusi dall'assemblea comunale e che reclamano la lori iscrizione sul registro dei cittadini attivi. Il giudice di pace del circolo di Riva é chiamato a risolvere la controversia. Sollecitati da tutte le parti il Commissario di Governo e il Landamano e Consiglio di Stato intervengono più volte per ribadire le competenze di ciascuna delle parti e per incitare il giudice di pace ad agire con solerzia, fino alla sospensione delle assemblee comunali.
Il fasc. comprende la corrispondenza in entrata del Giudice di pace del circolo di Riva, parte delle minute delle sue risposte e altra corrispondenza riferita a fatti avvenuti nel comune di Riva S. Vitale.
Negli anni 1819-1820 fra il Patriziato e i membri della municipalità di Riva S. Vitale sorgono incomprensioni e contestazioni riguardanti l'amministrazione dei beni patriziali e l'indipendenza del Patriziato. La corrispondenza non è completa ma permette di comprendere gli eventi che si svolgono dal sett. 1819 al dicembre 1820. Il giudice di Pace è incaricato di riunire l'assemblea Patriziale ed è sollecitato da più parti (compreso il Consiglio di Stato) a prendere posizione su questioni di metodo e a agire con sollecitudine. I tentativi di riunire l'assemblea Patriziale vengono ostacolati da varie parti, provocando interventi del Commissario di governo e del Consiglio di stato, con sospensioni e rinvii dell'assemblea patriziale. Si prevede addirittura un " picchetto di forza armata" a disposizione del Giudice di pace.
Contenuto:
- lettere dell'avv. A. Bernasconi con copia della risposta, del commissario di gov. Rusca, del Landamano & Cons. di Stato (sett. 1819 ; ago-dic. 1820)
- lettere e decreti del Giudice du Pace, lettere del commissario Rusca (gen. 1820)
- lettera del Comm. di Governo che trasmette due decreti del Consiglio di Stato (ago. 1820)
- lettere del Comm. di governo, del C. d. Stato, del sindaco di Riva Vassalli (dic. 1819; mar.-ott. 1820 ; aprile 1821)