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Description archivistique
CH AFR RA.Serie C.08 · Dossier · 1930-1945
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Il fasc. riguarda gli ultimi anni di R. Rossi alla direzione della succursale di Lugano della Banca nazionale svizzera e la sua successione. Il suo mandato era stato prolungato fino alla fine del 1940, anno del suo 70° anniversario. Il fasc. contiene una piccola corrispondenza generale e quella relativa alla nomina del suo successore. In aggiunta una corrispondenza relativa all'anno 1945, quando egli tenta di mantenere alcune cariche negli organi di controllo della banca e i contatti a livello federale, venuti meno dopo il suo pensionamento:

1: (1935 / 1940-08): corrispondenza di gestione e corrispondenza relativa alla nomina del successore e alle varie candidature sulle quali R. Rossi esprime il suo parere e cerca di appoggiare i candidati con una formazione specificamente bancaria. Contiene tra l'altro due camicie con documenti in origine raccolti in buste con i titoli: "Rielezione di R. Rossi per 1 anno supplementare (1937-38) e pensionamento" e "Cambiamenti e nomine, luglio 1937" ; una lettera del 14.1.1940 "strettamente confidenziale" al cons. federale Motta, suo amico, dove gli espone i suoi giudizi sui candidati alla direzione, facendo anche il nome del figlio Antonio Paolo.

2: (set. 1940-1945) : dopo la nomina dell' avv. Riccardo Rossi alla dir. della BN a Lugano, Raimondo Rossi redige il suo ultimo rapporto, informa la direzione centrale riguardo alle ultime nomine in seno al Comitato locale della Banca e intrattiene una breve corrispondenza con il direttore subentrante. Il fasc. contiene in gran parte documenti riuniti dal produttore sotto varie denominazioni :

  • "Relazione riassuntiva del direttore uscente (gen 1940)".
  • "Seduta straordinaria del Comitato locale della BN Lugano (dic. 1940)": diverse versioni del verbale ; nomine nel Comitato locale BN Lugano e modifica per il registro di commercio ; lettere di commiato alla direzione della BNS.
  • "Dimissioni del direttore Rossi e successione: progetti, proposte, note eccc, preparate e poi abbandonate perchè non avrebbero giovato a nulla".
  • "Lettere di ringraziamento (gen. 1941)" da vari dirigenti della BN, ai quali R. Rossi aveva inviato un suo ritratto fotografico con dedica; documenti di consegna dell'appartamento di funzione e documenti fiscali.
  • Sostituzione del defunto Achille Gianella nel Consiglio della Banca Naz. (1943) : R. Rossi presenta la sua candidatura e domanda un'appoggio all'avv. Tarchini, senza successo (minute delle lettere inviate, risposte del pres. Bachmann e dell'avv. Tarchini).
  • "Sostituzione di John Noseda membro supplente del Comitato locale della succursale della BN (1945)" : R. Rossi vorrebbe poter rientrare come membro supplente del comitato ma riceve un cortese rifiuto vista la sua età avanzata e probabilmente il suo stato di salute.
  • Corrispondenza di R. Rossi con alcuni membri della direzione della BN e con personalità politiche (incluso il pres. della confederazione Ed. von Steiger) ai quali invia sue pubblicazioni dichiarandosi ancora validamente pronto ad assumere incarichi di vario tipo; corrispondenza con il cugino Riccardo Rossi, nuovo direttore della sede luganese, riguardo ad una sua conferenza sulle finanze ticinesi ; lettera dell'ex-dir. della succursale della BN di Lucerna, Karl Reimann (con testo a matita della risposta, sul verso) con allegati due suoi discorsi.
Rossi, Raimondo
Banca popolare ticinese in liquidazione
CH AFR RA.Serie B.07 · Dossier · 1913-1927
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

La Banca Popolare Ticinese viene chiusa con una procedura di concordato nel marzo del 1914. La commissione di liquidazione nominata dall'assemblea degli azionisti é composta da: Raimondo Rossi, presidente, Plinio Bernasconi, Carlo Censi, Giovanni Franciola e Luigi Ponzio. La banca verrà assorbita dalla Banca popolare di Lugano che ne riprenderà gli attivi e i passivi.
Il dossier é suddiviso in due parti:

  • portfolio 1 (1913-1919) : contiene le note ms del Rossi relative alle attività da lui svolte nella commissione, appunti personali, appunti per il bilancio ; gli atti preparatori alla liquidazione (deposito di garanzia); copia della corrispondenza con vari interlocutori istituzionali e privati (magistratura , autorità politiche, membri della commissione, creditori) , la corrisp. con il commissario del concordato, avv. Alberto Vigizzi e con la Banca popolare di Lugano; una lettera al Rossi del cons. fed. Motta del 5 maggio 1914 che si esprime sulla vicende della BPT e la creazione della Banca del Ticino.
    Le schede di debitori della Banca popolare ticinese con la valutazione della loro solvabilità e reputazione, destinate visibilmente alla Banca della Svizzera italiana a Lugano ed ad altri stabilimenti, riguardano molte attività commerciali del bellinzonese, sia piccoli commerci e mercerie o artigiani con qualche possedimento, sia grossi commercianti come la ditta Dionigi Resinelli, la ditta Farinelli, la ditta Figli di Gaetano Ponzio.
  • portfolio 2 (1920-1927): nel 1920 R. Rossi si trova a dover gestire uno strascico del fallimento della BPT : la cancellazione delle ipoteche estinte dopo il 1897 che l'Ufficio registri esige, ma per le quali i debitori della BPT non hanno sufficienti documenti di prova. Essi si rivolgono alla Commissione di liquidazione e al Rossi in particolare.
  • portfolio 3 (1913, dic.): schede di debitori della Banca popolare ticinese, tutti della regione di Bellinzona, con la valutazione della loro solvabilità e reputazione, destinate alla Banca della Svizzera italiana a Lugano ed ad altri stabilimenti (note a matita con la calligr. di Raimondo Rossi). Tutte riferite ad attività del bellinzonese, piccoli commerci, artigiani con qualche possedimento e grossi commercianti come le ditte Dionigi Resinelli, Farinelli, Figli di Gaetano Ponzio.
Rossi, Raimondo
CH AFR RA.Serie D.a.05 · Sous-sous-série organique · 1923-1927
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Documenti riguardanti il periodo in cui R. Rossi fu Consigliere di Stato, da lui raccolti forse in vista di un ulteriore ordinamento. L'insieme é composto da corrispondenza ricevuta (e in piccola parte inviata) e da fasc. amministrativi di vario tipo.
La corrispondenza tratta in parte questioni politiche, nomine di funzionari e altri temi particolari di ordine amministrativo o fiscale. Quando é stato possibile le lettere di uno stesso interlocutore sono state riunite. I fascicoli tematici seguono la corrispondenza.

  • Corrispondenza: Lettere di Rossi a F. Cattaneo e A. Tarchini (dic. 1922-gen. 1923) ; corrisp. con G. Anastasi (1924-1925); corrispondenza con R. Staffieri e altri politici in gran parte riguardante la nomina di funzionari o affari del partito agrario (1924-1927); lettere di div. provenienza (1924 -1926); corrisp. con Brenno Bertoni (1926).
  • Dossier amministrativi: "Relazione sulla cassa pensione degli impiegati dello stato, esercizio 1926"
  • "Statuto della Federazione patriottica svizzera", con nota a margine di R. Rossi: " visita dei signori Dr Weber, Basilea, Ing. Scherer, Lucerna, Ing. Burkhard, Aarau al Pres. del Cons. di Stato R. Rossi, per annunciare l'esistenza dell'organizzazione. I delegati sono stati presentati dall'ing. A. Carlo Bonzanigo"
  • Vertenza stabile Bisinger Lugano: ricorso al cons. di Stato contro la Municipalità di Lugano ; con una fotografia (8 x 12 cm) dello stabile (1926-1927)
Rossi, Raimondo
CH AFR RA.Serie D.a.10 · Dossier · 1926
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Corrispondenza ricevuta e inviata con privati cittadini, enti privati e istituzioni pubbliche. Contiene:

  • lettere di raccomandazione per impieghi nell'amministrazione, richieste di referenze da ex-studenti della Scuola cantonale di commercio o dalle ditte presso le quali hanno inviato le loro offerte; inviti a cerimonie; domande particolari.
  • una lettera di Brenno Bertoni sul trasferimento del pretorio di Blenio (maggio 1926)
  • incarto riguardante il soggiorno in Ticino della pseudo-duchessa Anastasia di Russia (apr.-lug. 1926)
  • cessione delle forze idriche del Ticino (lettere e telegrammi) : ripresa delle trattative con l'Italia. Il 16 sett. 1926, R.R. risponde alla lettera riservata del Commissario prefettizio di Milano Ernesto Belloni, invitandolo a contattare il cons. Canevascini, capo del dip. pubbliche costruzioni; contemporaneamente scrive al cons. fed. Motta, per avere un incontro nei giorni seguenti, durante un suo prossimo soggiorno a Berna, onde comunicargli informazioni riservate sul tema e riceverne un suo parere.
  • litigio in seno alla municipalità di Curio, fra il municipale Andina e i suoi colleghi (corrisp. ott.-nov. 1926)
Rossi, Raimondo
CH AFR RA.Serie D.b.02 · Dossier · 1926-1927
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Fascicolo contenente corrispondenza varia riguardante temi disparati:

  • corrispondenza con i giornali romandi La Suisse ( per un numero speciale sul Ticino) e Journal de Genève ( referenze per la nomina del corrispondente per il Ticino) ;
  • div. lettere di privati con richieste di raccomandazioni, referenze per impieghi e ringraziamenti; in piccola parte si trovano anche lettere di privati riguardanti affari personali come per esempio: una lettera di auguri di inizio anno del vescovo Aurelio Bacciarini (gen. 1927) ; la raccomandazione che nel nuovo stabile della Posta a Bellinzona venga usato il marmo di Arzo della ditta fratelli Ottorino e Paolo Rossi (corrisp. ago.-set. 1826) ; la domanda di aiuto alla vedova di un membro della Società svizzera degli ufficiali ;
  • copia della lettera del 4 gen. 1927 all'on cons. fed. Motta da parte della municipalità di Chiasso, che descrive le difficoltà finanziarie del comune, dovute in parte agli oneri che deve assumere come comune di confine e snodo ferroviario, in parte per la presenza di molta manodopera frontaliera che non paga imposte ; in conseguenza la municipalità domanda al Cons. Fed. di accordare al comune un prestito di fr 800'000.
CH AFR RA.Serie D.a.09 · Dossier · 1926 gen. / 1926 nov.
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Il fascicolo intitolato "Corrispondenza riservata fra il Cons. fed. Motta e il Cons. di Stato Raimondo Rossi del 14 genn. 1926" contiene gli scambi riservati fra R. Rossi e G. Motta durante la vicenda del socialista Tonello fuggito dall'Italia e corrispondente di Libera Stampa, che portò il Consiglio fed. a esercitare una censura sul giornale. Per questo Motta si scontra con il Cons. di Stato Cattori e, nel periodo fra gennaio e aprile, intrattiene una corrispondenza epistolare con l'amico R. Rossi, che gli riferisce gli stati d'animo di Cattori e di tutto il Consiglio di Stato, dei partiti e della stampa ticinese riguardo alla vicenda. Il fasc. contiene inoltre:

  • una lettera del Consiglio federale al Consiglio di Stato ticinese del 12 aprile 1926, riguardo all'affare Tonello
  • una lettera ad Angelo Tarchini (12 genn 1926) che lo invita a far intendere ragione a Cattori fortemente critico verso il Cons. fed.
    Le lettere della seconda parte dell'anno (luglio-novembre) riguardano invece fatti diversi di politica cantonale o di relazioni con l'Italia ( sequestro di una "cartolina Matteotti" ingiuriosa verso Mussolini ; segnalazioni di attività attorno al giornale l'Adula, filo-italiano ) o richieste di pareri su vari argomenti (finanze cantonali, cessione delle forze idriche ticinesi, acquisti di stabili, tassazione dei frontalieir italiani a Chiasso).
Rossi, Raimondo
Giornale l'Adula e irredentismo ticinese
CH AFR RA.Serie D.e · Sous-série organique · 1915-1935
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Corrispondenza e collezione di ritagli di stampa che coprono il periodo 1915-1935, riferitial le vicende degli irredentisti ticinesi, in particolare le polemiche con il produttore, l'appello a G. D'Annunzio e le agitazioni di A. Carmine, il processo a Teresina Bontempi redattrice del giornale L'Adula, intentato dalla giustizia militare su denuncia di R. Rossi, la messa al bando della pubblicazione decretata dal Cons. federale.
Contenuto:
01: Processo intentato contro Teresina Bontempi e il giornale l'Adula.
02: Corrispondenza sui temi dell'italianità e del patriottismo (1915-1920) ; con 1 cartolina illustrata anonima intitolata: "Ritirati!"
03: Corrispondenza sul tema dell' irredentismo ticinese e il caso Carmine-Adula e le polemiche sulla raccolta di firme in sostegno a Gabriele D'Annunzio.
04: Corrispondenza con i ticinesi della Società Svizzera di Livorno (contrari alla posozione dell'Adula).
05: Lettera di G. Motta e copia della risposta riguardo alle misure prese contro l'Adula e i redattori Emilio Colombi e Cigni (1935).
06: Collezione di ritagli dell'Adula (generalmente la prima e ultima pag. in f. doppio: anni 1915-1917).
07: Collezione di ritagli stampa di div. testate sui temi del pattriottismo, irredentismo, polemiche riguardanti R. Rossi e il suo stipendio di direttore della Scuola Cant. di commercio (1915-1917).
08: Collezione di ritagli stampa di div. testate sull'affare Carmine-D'Annunzio e sul tema irredentismo ( 1920-1926).
09: Collezione di ritagli di stampa, collages e articoli riferiti alle polemiche con l'Adula nel periodo 1913-1920 (problemi relativi alla scuola, al sistema educativo, alla cultura in Svizzera ; polemica dopo il discorso "Helvetia docet" pronunciato dal produttore davanti all'Associazione svizzera per l'educazione commerciale il 12 ott. 1913 a La Chaux-de-Fonds).
10: Bolzani, Antonio. "La fine dell'Ádula" : (ricordi e note). Articolo ritagliato dalla rivista Militare ticinese, a. VIII; n. 4 (1935), pp. 61-68.

Rossi, Raimondo
Mancata nomina a Consigliere di Stato
CH AFR RA.Serie D.c.01 · Dossier · 1926-1927
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Alle elezioni del gen. 1927, R. Rossi non viene rieletto in Consiglio di Stato e per alcuni giorni si discute l'offerta dei conservatori di cedere il loro secondo seggio all'uscente consigliere agrario. Proposta poi rifiutata dal partito e dall'interessato.
Contenuto del fasc.:
Programma del partito agrario con i candidati (Il Paese del 14.1.1927) ; telegramma della Cancelleria di stato con i risultati delle elezioni; brevi note ms non datate, in cui Rossi riassume la sua posizione dopo il riscontro delle urne ; scambi di corrispondenza con i colleghi di partito e di governo e con vari politici, che rappresentano la parte più importante del fasc. (corrispondenza ricevuta e inviata da ott.1926 a feb. 1927). Intervengono fra gli altri : Francesco Cattaneo, Ettore Brenni, Angelo Tarchini, Giuseppe Greco, Luigi Balestra, Giuseppe Motta. Sono presenti anche numerose lettere di sostegno da parte di privati cittadini, amici e famigliari (come il figlio Antonio o il vescovo Aurelio Bacciarini).
In un fasc. separato all'origine e così conservato, si trova la corrispondenza con Agostino Soldati, unitamente all'articolo "Confessioni dell'on. Raimondo Rossi" publ. nel suppl. del Corr. del Ticino del 27.1.1927, nel quale Rossi spiega i motivi che lo hanno deciso - quasi controvoglia - ad accettare di ricandidarsi, in considerazione della convergenza fra i programmi agrario e conservatore e per evitare un cambio alla testa delle finanze cantonali. In fondo al fasc. sono stati ordinati gli articoli di stampa (Gazzetta ticinese, Il Paese, La Suisse) a cui si fa riferimento nella corrispondenza.

Rossi, Raimondo
CH AFR RA.Serie D.a.01 · Dossier · 1921-1922
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

R. Rossi viene eletto nel febb. 1922 consigliere di Stato rappresentante del partito agrario. Lui stesso raccoglie documenti vari in relazione all'evento :

  • l'atto ufficiale di proclamazione a consigliere di Stato:
  • un curriculum "funzioni, incarichi e occupazioni al 31.12.1921";
  • la domanda di congedo a tempo intederminato dalla direzione della Scuola cantonale di commercio con la risoluzione del Cons. di Stato che approva;
  • svariati messaggi di congratulazione su carte da visita e cartoline; svariate lettere provenienti da conoscienti o personalità ticinesi (come Giuseppe Greco consigliere comunale luganese dei Riformatori) e da privati, associazioni o ditte, provenienti dal Ticino e dalla Svizzera;
  • alcune copie dattiloscritte delle risposte di R. Rossi. Un messaggio di ringraziamento da lui pubblicato sulla "Revue de Lausanne" intitolato Aux amis confédérés, in varie copie con varianti (28 feb e 2 mar 1922), che suscitò polemiche in Ticino da parte dei giornali radicali. In un plico separato era conservata la corrispondenza con diverse personalità politiche: congratulazioni del cons. federale Motta e scambi di corrispondenza con G. Cattori, G. Donini, G. Anastasi che si esprimono a nome del partito agrario ticinese. In alcune risposte (vedi riproduzioni) R. Rossi mostra la sua preoccupazione per un'elezione che non si attendeva e che visibilmente lo preoccupa.
Rossi, Raimondo
CH AFR RA.Serie D.a.04 · Dossier · 1924-1926
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

Corrispondenza e discorsi che riguardano le relazioni fra il Ticino e la Confederazione.

  • Due lettere del cons. fed. Motta (ott. 1924 ; feb. 1925) commentano in epoche diverse l'operato del gov. ticinese e le sue relazioni con Berna (rivendicazioni, scuole tedesche in Ticino) ; con copia dattiloscr. delle risposte di R. Rossi.

Inoltre 3 manoscritti e un dattiloscritto riguardano:

  • la visita del Consiglio di stato ticinese a Berna il 27 mag 1926. Testo (preparatorio?) di una lettera datata 1 giu 1925 e intitolata " Il consiglio di Stato all'Alto Consiglio federale, Berna" dove si esprime la soddisfazione del governo ticinese per l'accordo raggiunto sulle rivendicazioni del cantone. In calce viene specificato che il testo sarà pubblicato "nel bollettino giornaliero delle risoluzioni del Consiglio di Stato".
  • discorso tenuto in occasione della visita della Commissione federale delle finanze, accompagnata dal cons. federale Motta. Colazione offerta a Mezzana (?) il 12 luglio 1926
  • discorso tenuto in occasione della visita della commissione della Gestione del Consiglio nazionale, durante la cena offerta dal governo all'hotel Walter a Lugano, il 9 set. 1926. Il ms in francese é accompagnato da un testo dattiloscritto con la trad. italiana, verosimilmente preparato per un giornale.
Rossi, Raimondo