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Description archivistique
CH AFR PF.Serie A.11 · Dossier · 1785 - 1801
Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

Il libretto ha un certo interesse per la storia della famiglia Rossi del Paolino e i legami di parentela con altre fam. Rossi e Gamba. Sidonia Rossi é la sorella di Giacomo Ant. e Cristoforo Ant. rispettivamente padre e zio di Paolo Francesco Rossi. Sidonia sposa Silvestro Rossi dell'Acquavita: di loro si conoscono due figli maschi, deceduti prima della madre : Antonio sposato con Marta Lucia (cognome sconosciuto), da cui Silvestro, Giovanni Antonio e Felice ; e Giovanni Maria sposato con Sofia Elisabetta Neidlingin, residente a Dresda e marmorino alla corte del principe di Sassonia, da cui Johannes Karl Augustus.
Rimasta vedova, Sidonia affida al nipote Paolo Francesco la conduzione dei suoi affari. Paolo Francesco annota regolarmente nel libretto le entrate (in prodotti e affitti) provenienti dai terreni di Sidonia, nel territorio di Arzo e dintorni. Oltre ai resoconti delle entrate, il quaderno riporta le spese anticipate e i rimborsi che il nipote effettua durante gli ultimi anni di vita della zia (spese per le taglie e spese correnti per la casa), dalle quali si possono dedurre alcune parentele con altre famiglie di Arzo. Le scritture nel libretto non sono in perfetto ordine cronologico: spesso, fra le scritture di un determinato periodo, si trovano delle "memorie" che giustificano spese effettuate anteriormente. Molti ff. sono vuoti. Sull'ultimo f. del libro si trova una memoria riguardante la morte di Sidonia Rossi. Da rilevare (per la storia della famiglia) le scritture che riguardano la ripartizione fra gli eredi di Sidonia di somme ricavate dalla vendita di marmo di Sarravezza e marmo "occhialino" agli scultori Marchesi di Saltrio e Albuzzi di Clivio. Marmo che era stato acquistato dai figli di Sidonia, Antonio e Giovan Maria, artigiani marmisti.
Sidonia muore il 17 marzo 1795, e Paolo Francesco nota le spese sostenute per adempiere alle volontà testamentarie della zia, continuando ad usare lo stesso libretto.
ll notaio Venanzio Rusconi di Tremona allestisce gli inventari e si occupa della divisione fra gli eredi ; essendo deceduti ambedue i figli Antonio e Giovanni Maria, rimangono i loro discendenti e in particolare il figlio minorenne di Giovan Maria a Dresda. Paolo Francesco intrattiene una fitta corrispondenza con i cugini di Dresda, ritrovata separata e registrata in un altro fascicolo ; tracce di questi scambi si ritrovano nelle spese di affrancatura che Paolo Francesco riporta nel libretto. A più riprese, per mezzo di intermediari a Como, egli invia loro le somme frutto delle rendite agricole che hanno ereditato. Nell'agosto del 1801 Paolo Francesco accoglie ad Arzo il cugino Johannes Karl Augustus, per farlo dichiarare maggiorenne davanti al Tribunale distrettuale di Lugano, come egli annota ancora nel libretto. Due documenti, rinvenuti fra le carte sparse di Paolo Francesco, confermano questa visita : una ricevuta del 1801 (in tedesco) per del denaro ricevuto dal cugino Paolo Francesco, firmata Johann Karl Augustus ; e una lettera da Dresda di Sofia Elisabetta, che ringrazia per l'accoglienza riservata al figlio. I documenti sono stati allegati al registro durante l'inventario.

Rossi, Paolo Francesco
CH AFR PF.Serie A.19.03 · Sous-dossier · 1768-1801
Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

In epoche successive Giovan Maria Rossi dell'Acquavite e i suoi eredi hanno conferito delle procure generali ai parenti per permettere l'amministrazione dei loro beni sul territorio di Arzo e dintorni. Contenuto:

  • 1768, 29 sett. (Arzo): procura rilasciata da Giova Maria Rossi alla madre Sidonia con l' usufrutto dei propri beni durante la sua assenza dalla patria
  • 1786, 10 giu. (Dresda) : procura rilasciata da Giova Maria Rossi al cugino Paolo Francesco Rossi ( sovraccoperta con indirizzo e bolli)
  • 1795, 11 lug. (Dresda) : procura rilasciata da Sofia Elisabetta Rossi al cugino Paolo Francesco Rossi ; convalidata dal notaio Carolus Godof. Mehlig e testimoni
  • 1801, 23 ott: procura generale rilasciata da Giovan Carlo Augusto, in partenza per Dresda, al cugino Paolo Francesco Rossi
Rossi, Paolo Francesco