Nell'agosto 1937 un certo Edward C. Strutt, residente a Roma, invia una lettera a R. Rossi per il tramite di un comune conoscente. Dice di essere nipote di Amalia Brunetti e Silvio Chicherio, i genitori di Bianca Chicherio moglie di Raimondo Rossi , che chiama "cugini". Afferma di avere "vincoli strettissimi con la Svizzera" poichè il suo defunto fratello Roberto nacque Bellinzona, ma non indica mai direttamente sua madre. Strutt afferma di discendere da Gottfried Struth von Winkelried, parente del leggendario Arnold Winkelried, emigrato in Inghilterra nel 1300. Il produttore sembra scorpire questo parente. Edward Strutt continua a dare notizie di sè durante alcuni anni, lamentando i pochi riscontri avuti dai "cugini" che non sembrano volerlo incoraggiare. Afferma di *"aver scritto parecchi libri di critica d'arte che hanno avuto un discreto successo"" e invia una sua foto e vari suoi articoli apparsi nei giornali italiani. Nel 1939 annuncia la prossima pubblicazione di un libro intitolato "Modelle e Modelli nell'arte e nella storia", che Raimondo prenotò versando lire 100 e che non fu mai pubblicato. Riesce ancora ad ottenere lire 100 nel 1940 per aquistare medicine a sua moglie Maria. La corrispondenza cessa nel 1940.
Rossi, Raimondo
CH AFR RA.Serie A.c.14
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Dossier
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1937-1940
Fait partie de Fondo Raimondo Rossi