Contiene: documenti riguardanti l'ipoteca esistente sul fondo Bonaga ; corrispondenza con il compratore A. Rossi ; corrispondenza con il massaro Valsecchi che occupa la casa masserizia del fondo.
Rossi, RaimondoCorrispondenza, documenti amministrativi, gestione del personale
Rossi, RaimondoVerbale del Cons. d'amministrazione della società (1 registro ms redatto da R. Rossi, 1917-1928);
statuto, contratti, necrologi, articoli di giornale.
Ultime volontà redatte su due foglietti A5 con intestazone delle Strade ferrate del Mediterraneo. La data, in parte macchiata da una correzione, è quasi illeggibile (forse 2 o 22 gen, 1903). In allegato al testo si trova un biglietto datato 19.1.1903 della cognata Evelina Sereni che promette di eseguire le istruzioni ricevute.
Rossi, RaimondoTesti manoscritti delle conferenze e note ; corrispondenza con vari interlocutori e con Giovanni Mazza dell'Associazione di propaganda per il risparmio e la previdenza (Milano) ; ritagli di articoli di giornale riguardanti le conferenze, documentazione varia.
Rossi, RaimondoTesti per l'edizione di un opuscolo con le due conferenze ; testo per il libro scolastico "Vita e lavoro" a cura di Patrizio Tosetti.
Rossi, RaimondoUlltime volontà, olografe, con modifiche varie fra il 1903 e il 1907; copie parziali ms e dattiloscr. effettuate da Raimondo Rossi.
Con i testamenti del 14.8.1903 e codicillo 20.11.1907, Lavinia nomina eredi i fratelli e le sorelle Giuseppina sposata in seconde nozze con Giuseppe Salvatori, ing. Edoardo, colonnello Gustavo, Evelina (Eva) sposata con Luigi Serena, e il nipote Raimondo Rossi (nominato esecutore testamentario con Luigi Serena).
Lascia poi vari legati alla cognata Silvia Resta, moglie di Edoardo e alle sue figlie, oltre che ad altri nipoti e pronipoti, alla domestica e a diverse opere benefiche. Non dimentica i nipoti da parte del marito Paolo, cioè Caterina Rossi e la nipote Lucrezia Gamba, figlia di sua cognata Giuseppa Gamba Rossi. Il 20 nov. 1907 modifica il testamento lasciando a Gustavo, che non ha figli, solo l’usufrutto della 5a parte a lui spettante, stipulando che alla sua morte questa sarà assegnata al nipote Raimondo.
- Copia in tedesco del testamento originale redatto il 18 maggio 1786 ;
- Traduzione dal tedesco in italiano del notaio Antonio Isidoro Rusca, il 23 giugno 1787
L'ing. Paolo Rossi, zio di Raimondo, muore il 23 marzo 1903 a Milano e viene inumato ad Arzo il 25 marzo. La salma viene trasportata in treno da Milano a Chiasso, poi con un trasporto funebre fino ad Arzo, dove si svolge la messa cantata, con i parroci dei paesi di Arzo, Besazio e Tremona e l'inumazione nella cappella di famiglia. Contiene: il dettaglio delle spese ; un necrologio apparso sul Monitore delle strade ferrate d'Italia (ritaglio, marzo 1903)
Rossi, Raimondo