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          CH AFR GA.FE.Serie A.e.01 · Dossier · fine sec. XVII- inizio sec. XVIII
          Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

          Documenti appartenenti all'insieme denominato "Amministrazione Ferrari". In mancanza di un ordinamento originale si è deciso di conservare queste copie nella serie destinata ai documenti più antichi relativi agli antenati della famiglia Ferrari.
          Due copie (eseguite con due diverse calligrafie) di due pergamene risalenti rispettivamente al 10 luglio 1365 e al 9 novembre 1367 e riguardanti la fondazione dell'Oratorio di Santa Maria in Bedano, voluto per testamento da Antonio Rusca di Como e costruito dai fratelli Fontanella di Como. Non sono noti legami della famiglia Ferrari con questa fondazione. Nessuna delle copie porta la data di esecuzione.
          1365: il primo testo è la copia di un atto ecclesiastico del vescovo di Como Stefano Gatti (1362-1369) "datus in castro nostro S. Petri die decimo mensis Juliy millesimo trecentesimo sexagesimo quinto inditione tertia"; porta sull'esterno il titolo: "Fondazione della chiesa di Santa Maria di Bedano del 1365-10 giugno", e al di sotto, con altra calligrafia: "Copia della fondazione di Sta Maria";
          copia 1367: il secondo testo è la copia della pergamena di dotazione dell'oratorio del 1367; porta sull'esterno il titolo: "Fondazione cavata dall'originale in pergamena" e, con altra calligrafia: "copia del originale della fondazione di S. Maria di Bedano".

          Rossi, Giacomo Antonio
          CH AFR GA.FE.Serie B.b.03 · Dossier · 1849
          Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

          Lettera del 21 marzo 1849 del Commiss. di governo del distr. di Mendrisio al notaio Giacomo Ant. Rossi ; Lettera su carta bollata firmata dal notaio Giacomo Antonio Rossi, datata 27 luglio 1849 (porta sul retro: "Mendr.o li 1. Agosto 1849, instromento negli atti G. Induni Lug." ) ; minuta della lettera.
          In seguito alla soppressione del monastero delle Orsoline di Mendrisio, il 27 giugno1849 il Governo Cantonale fa pubblicare una grida per conoscere i debitori e i creditori del monsastero. Il notaio G. A. Rossi, procuratore di Filippo Ferrari fu Giuseppe, già erede del defunto priore Carlo Felice Quartironi, domanda le restituzione del "censo annuo perpetuo redimibile" di L. 63 creato dal fu priore Quartironi in favore del monastero, per far celebrare in perpetuo una messa festiva settimanale nella loro chiesa.

          Rossi, Giacomo Antonio
          CH AFR GA.FE.Serie E.c.03 · Pièce · 1824-1827
          Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

          22 marzo 1824 : confesso dei fratelli Pollini fu Gaetano per il pagamento di L. 200 milanesi all'agrimensore Paolo Francesco Rossi, che aveva misurato e stimato i loro terreni situati nel distretto di Mendrisio, letto dei documenti d'acquisto e rinnovato i contratti con i massari riscuotendo quanto da loro dovuto. Copia del documento non firmata; porta in calce la ricevuta del pagamento rilasciata il 21 sett. 1827 dal notaio G. A. Rossi, figlio dell'agrimensore.

          CH AFR GA.FE.Serie C.c.04 · Dossier · 1813-1821
          Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

          Minute dei conti tenuti da Giovanni Battista Torriani per il nipote Filippo Ferrari, residente a Cagliari, figlio di Giuseppe Simone e di sua sorella Maddalena. Si tratta di annotazioni spesso assai disordinate, forse previste per essere trascritte in registri contabili non pervenuti. Le carte documentano la parte spettante all'erede Filippo, che lo zio Torriani riscuoteva dai fondi agricoli e dai capitali, e le spese che Filippo doveva sostenere per la casa e gli stabili agricoli ( riparazioni degli stabili, personale, pagamenti al notaio Rossi, ecc.). Dopo la morte di Giuseppe Ferrari, nel 1813, Torriani aiutò la vedova Maddalena nell'amministrazione della sostanza ereditaria, con interventi del notaio Giacomo Antonio Rossi a partire dal 1820.

          Rossi, Giacomo Antonio
          CH AFR PF.Serie C.b.07 · Dossier · 1799-1814
          Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

          Contenuto:
          rendiconti annuali degli esattori comunali e ricevute rilasciate dai creditori del comune; ricevute di pagamenti per lavori pubblici o artigianali o altri servizi âl comune ; ricevute di rimborsi ai membri della municipalità per loro spese e viaggi a Mendrisio o a Lugano; ricevute per pagamenti a favore della parrocchia. I pagamenti vengono eseguiti con il ricavato della taglia o della decima dell'anno precedente. Paolo Francesco Rossi redige annualmente il suo conto con l'esattore, dove elenca il suo debito con il comune (taglie, imposte, decime) e il suo avere (fitti su capitali prestati, onorari per la formazione della taglia e redazione del quadernetto, eventuali altre spese per servizi al comune).

          Rossi, Paolo Francesco
          CH AFR GA.FE.Serie A.d.06 · Dossier · 1723-1756
          Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

          Confessi redatti dai padri cappuccini del convento di Mendrisio per messe celebrate in esecuzione di un legato lasciato da un membro della famiglia Ferrari non nominato, che obbliga gli eredi del fu Simone Ferrari in quanto proprietari di un fondo detto "Pavesa" in territorio di Arzo (non identificato). I confessi conservati riguardano gli anni 1723 (con una memoria), 1736, 1739, 1743, 1745, 1749, 1750, 1751, 1756 (dopo la morte di Giuseppe Maria Ferrari)l.

          Rossi, Giacomo Antonio
          CH AFR PF.Serie C.d.03 · Dossier · 1802-1803
          Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

          Documenti - principalmente corrispondenza - con la Commissione distrettuale della Camera amministrativa del cantone di Lugano nel periodo 1801-1803, durante il quale Paolo Francesco Rossi fu commissario per il distretto di Riva S. Vitale ; corrispondenza con il commissario Pietro Airoldi riguardo al funzionamento della commissione ; relazioni del commissario, convocazioni. Nel giugno del 1802 la Camera amministrativa di Lugano decide di aggiornare la commissione e Paolo Francesco ne approfitta per inoltrare le sue dimissioni. Contenuti:

            1. Lettere della Commissione distr. a PFR (9 giu, 2 settembre 1801).
            1. Lettera di Stefano Riva (?) a P.F. Rossi (1802).
            1. Lettera del commissario Airoldi a Paolo Rossi con documenti allegati da copiare e rinviare (4 marzo 1802): conti dei caneparo Romagnoli di Bissone, minuta della Taglia di Riva S. Vitale, 1799-1801 (copie eseguite da P.F. Rossi) ; sottoscrizione di sigurtà a favore del comune di Riva del notaio Venanzio Ant. Rusconi.
            1. Quattro lettere di Pietro Airoldi a P.F. Rossi (maggio-giugno 1802)
            1. Corrispondenza fra la Commissione e la Camera amministrativa e P.F.Rossi che presenta le sue dimissioni nel giu. 1802; corrispondenza con il commissario Pietro Airoldi (1802-1803).
            1. Due comunicazioni della Camera amministrativa del cantone di Lugano riguardo all'aggiornamento della Commissione distrettuale.
            1. Corrispondenza con la municipalità di Rovio riguardo al loro ricorso sul pagamento delle tasse (1802)
            1. Convocazione per affari urgenti di tutti i membri della Commisisone distrettuale del cantone di Lugano per il 16 marzo alle "ore 13 italiane".
          Rossi, Paolo Francesco
          CH AFR PF.Serie C.d.05 · Dossier · 1805-1807
          Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

          Copie o trascrizioni parziali delle discussioni e dei temi trattati nelle sessioni del Gran consiglio ticinese (periodo 1805-1806 circa) ; altre note relative alla contabilità del governo, spese e introiti del cantone. Le note redatte da Paolo Francesco Rossi, riunite in 6 fascicoli, seguono e riportano parte dei testi dei verbali ufficiali delle sedute del Gran Consiglio ticinese e fanno riferimento ad oggetti in discussione e messi all'ordine del giorno ; più precisamente il riferimento riguarda le sessioni I-XIII del GC (6 mag.-29 mag. 1805), le sess. straordinarie di agosto-sett. 1805, sess. ordinarie del maggio 1806 e maggio 1807 ; con altri documenti riguardanti le spese del cantone e relazioni per l'anno 1807.

          Rossi, Paolo Francesco
          Beni della famiglia Quartironi
          CH AFR GA.FE.Serie B.a.01 · Dossier · 1628-1745
          Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

          Atti di compravendita e arbitrati riguardanti i fondi acquisiti nell'arco di un secolo dalla famiglia Quartironi (dagli antenati e dal padre del canonico Carlo Felice). I terreni si trovavano principalmente nel territorio di Mendrisio in zona detta Prella. Contenuto:
          1628: Istromento del luogo di Prella [titolo sul retro] : per appianare una lite Baldassare Comini di Carnago (Varese) come amministratore della moglie Camilla Maruca [Marrucha] (?) vende a Giovan Pietro Quartironi fu Giulio un terreno nel luogo detto "in Prauella" (Prella) (notaio Giov. Giacomo Rossi figlio di Prospero, di Mendrisio).
          1629: Lite fra Giovan Pietro Quartironi fu Giulio e Battista Vergo per l'accesso alla roggia sui terreni di Prella : esposto e interrogatorio di testimoni (notaio Bartolomeo Torriani fu Francesco, Mendrisio).
          1633: decisione sulla roggia della Prella (arbitro Francesco Ghiringhelli fu Giulio, notaio Mendrisio).
          1630: vendita di un terreno in territorio di Salorino a Pietro Quartironi fu Giulio (notaio Francesco Ghiringhelli fu Giulio di Mendrisio)
          1630: arbitrato riguardante un diritto di transito in Prella rivendicato da Pietro Quartironi (notaio Francesco Ghiringhelli fu Giulio di Mendrisio)
          1642: decisione riguardante una lite per il passaggio su di un terreno di proprietà di Giovanni Pietro Quartironi (atto del landfogto Bernardo Heuenstein)
          1650: vendita della vigna in Praella fatta da Antonio Quartironi (copia dell'atto, notaio Francesco Ghiringhelli fu Giulio di Mendrisio)
          1667: vendita fatta da Gio. Battista Franchini fu Nicola del prato "Praella" a Bartolomeo Quartroni e al nipote Giovan Pietro (notaio Francesco Ghiringhelli fu Giulio di Mendrisio)
          1702: vendita del Campo dei Moroni (Mendrisio) a Filippo Quartironi (notaio Giulio Cesare Roncaioli fu Gabriele, di Brusino Arsizio)
          1704: retrovendita del terreno al Dosso (Mendrisio) fra Filippo Quartironi fu Giov. Pietro e Donato Maderni fu Giov. Paolo (notaio Giovanni Oldelli diAlfonso, di Meride)
          1707-1719: vendite e retrovendite dei terreni Campo dei Moroni e Campo Guercio (Mendrisio) fra Filippo Quartironi e i fratelli Garone di Bissone (notaio Giulio Cesare Roncaioli fu Gabriele, di Brusino Arsizio)
          1723: prestito fatto da Giuseppe Ferrari fu Simone a Filippo Quartironi, che impegna un suo fondo a Mendrisio (con saldo nel 1732 in calce) ( copia dell'atto del notaio Giuseppe Martinola di Mendrisio)
          1726: retrovendita a Filippo Quartironi di pezze di un terreno in Prella (Mendrisio) ereditate dai figli della defunta sorella Maria Elisabetta Quartironi, moglie di Carpoforo Caratti Orsatti (notaio Giulio Cesare Roncaioli fu Gabriele, di Brusino Arsizio)
          1732-1745: pagherò di Filippo Quartironi saldato dal figlio don Carlo Felice nel 1745.
          1740: vendita di un terreno (a Novazzano?) degli eredi fu Gaspare Volta di Coldrerio a Filippo Quartironi (copia dell'atto, notaio Filippo Martinola fu Francesco, di Mendrisio)

          Rossi, Giacomo Antonio
          CH AFR GA.FE.Serie E.b.04 · Pièce · 1842
          Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

          Copia dell'atto notarile del giugno 1841 stipulato a Mineo (provincia di Catania) e depositato a Cagliari (Sardegna) il 19 feb. 1842, con il quale le sorelle Antonia e Giulia Grimaldi danno procura generale al fratello Enrico per amministrare e vendere i fondi e capitali ricevuti dopo la divisione dell'eredità Pollini in Sardegna e in Svizzera.

          Rossi, Giacomo Antonio