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  • Il complesso delle lettere, e in generale della posta, in arrivo e in partenza

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  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bibl. nazionale centr. di Firenze [online] - https://thes.bncf.firenze.sbn.it/termine.php?id=6119&menuR=1&menuS=2
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      Fondazione Paganini-Ré
      CH AFR RA.Serie B.08 · Dossier · 1919-1952
      Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

      Per volere testamentario di Flora Ré vedova Paganini, tutta la sua sostanza fu destinata alla creazione di una Fondazione Pio Ricovero Paganini-Ré, con lo scopo di soccorrere le persone anziane e inabili al lavoro, bisognose d'assistenza e residenti a Bellinzona. L'avv. Raimondo Rossi esecutore testamentario fu iniziatore della Fondazione Pio Ricovero Paganini-Ré, membro della prima Commissione amministrativa . Il dossier contiene la documentazione relativa alla successione ereditaria del colonnello Severino Paganini fu Giuseppe, morto il 22 nov. 1918 e della moglie Flora, morta poco dopo, il 18 aprile 1919.
      Contenuto:

      • Eredità Severino Paganini e coeredi Paganini-Ré
        -Testamento olografo e documenti relativi all'apertura del testamento
      • Annunci di morte, necrologi, conteggi e note per la liquidazione, inventario
      • Corrispondenza con gli eredi, imposte di successione (1919-1921)
      • "Il primo decennio di vita", redatto da R. Rossi, tip. Leins & Vescovi, 1932
      • Registro contabile della Fondazione (periodo 1.5.1919-31.12.1946) l
      • Piccola corrispondenza relativa agli affari dell'istituto: lettera di don Giosué Prada, assistente spirituale del Ricovero, che domanda di essere esonerato dal pagamento dell'alloggio e pensione (1926); lettera di ringraziamento delle suore del ricovero per la gratificazione ricevuta in occasione del Natale 1946 ; corrisp. con il figlio Attilio riguardo alle informazioni richieste dall'Uff. svizzero di compensazione sui fondi esteri della Fondazione ; minuta di un reclamo delle suore riguardo alla gestione delll'istituto (incompleta) ; minuta o progetto di lettera manoscritta del produttore, datata 25.9.1952, indirizzata al Vescovo Bacciarini, dove raccomanda che sia riconfermato l'incarico alla madre Superiora del Paganini-Ré. Nel 1952 il produttore è anziano e affaticato, ha subito un ictus e si esprime in modo confuso. Non è noto se la lettera fu mai recapitata.
      Rossi, Raimondo
      Ferdinando Bustelli
      CH AFR RA.Serie A.d.04 · Dossier · 1929-1932
      Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

      Corrispondenza del produttore con con l'amico Ferdinando Bustelli e con i fratelli Bustelli, riguardante affari di famiglia e la donazione che il Bustelli fece al comune di Arzo nel 1932.

      Rossi, Raimondo
      Familiari e parenti
      CH AFR AN.Serie A.b · Sous-série organique · 1850-1900 ca.
      Fait partie de Fondo Antonio Rossi

      Questa sottoserie riguarda più particolarmente i membri della famiglia viventi o deceduti e le relazioni con le famiglie imparentate, a cominciare dalla famiglia della moglie Antonietta Formenti.

      Rossi, Antonio, avvocato
      CH AFR RA.Serie A.c.13 · Dossier · 1884-1951
      Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

      Contiene:
      Lettera di Silvio Chicherio alla moglie Amalia da Zurigo (19.10.1884) ; Querela per diffamazione inviata da R. Rossi al Procuratore pubblico soppracenerino contro un cittadino che lo accusava di abusare del patrimonio dei cognati Chicherio (9.3.1914) ; corrispondenza riguardante Vincenzo Chicherio con una lettera della moglie Ester (matrimonio 8.9.1905 ; decesso a Buenos Aires, 1951) ; lettera del nipote Silvietto Oschwald per una raccomandazione (12.2.1925) ; necrologio per Livia Martignoni Chicherio (4.6.1937) preparato da R. Rossi per il Corriere del Ticino (testo dattiloscr.) ; Ernestino Chicherio : articoli di necrologio apparsi sulla stampa ticinese (27-29.3.1937) ; lettera di Mariuccia Chicherio Salvioni (20.12.1942).

      Rossi, Raimondo
      Famiglia Chicherio
      CH AFR RA.Serie A.c · Sous-série organique · 1789-1960
      Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

      I documenti di questa sottoserie riguardano la famiglia di Silvio Chicherio, fu Tommaso, suocero del produttore del fondo Raimondo Rossi. I fasc. coprono il periodo 1897-1940, con l'aggiunta di un fasc. di carte più antiche riguardanti terreni appartenuti alla famiglia di Silvio Chicherio (fine sec. XVIII-sec, XIX). Raimondo Rossi si occupa della successione ereditaria del suocero morto nel 1897 e amministra il patrimonio dei figli minorenni assieme alla madre Amalia Chicherio. Dopo la sua morte nel 1901, R. Rossi diventa curatore unico dei figli ancora minorenni fino al 1908, quandi l'ultimo figlio raggiunge la maggiore età. Continua a gestire la parte di patrimonio famigliare rimasta indivisa e il recupero di alcuni crediti (ca.1916-1920) e rimane amministratore del patrimonio di Olga Chicherio e di Angela Chicherio diventata suor Maria Angela fino al 1939.

      Rossi, Raimondo
      CH AFR GA.FE.Serie G.09 · Dossier · 1851-1852
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      L'annuncio della morte di Filippo Ferrari e delle sue ultime volontà, in attesa della trasmissione di una copia autentificata del testamento, viene comunicata da Cagliari al notaio Rossi da Francesco de Cesaroni, nipote del defunto e dall'esecutore testamentario Tommaso Marini tramite il conte Francesco Pollini, residente a Mendrisio, altro nipote del defunto. Il notaio è informato che è stato nominato erede universale, nomina che egli si riserva di accettare con beneficio d'inventario. Il fasc. raccoglie la corrispondenza scambiata nel periodo luglio 1851-ottobre 1852 principalmente con Francesco de Cesaroni, incaricato dal notaio Giacomo Ant. Rossi di rappresentarlo a Cagliari. Da notare una contestazione da parte dell'esecutore testamentario Marini per la messa all'asta della casa Ferrari di Mendrisio nell'ottobre 1852 ; mentre Francesco de Cesaroni si interessa dell'acquisto per conto della figlia Matilde.

      Rossi, Giacomo Antonio
      Eredi Grimaldi Pollini
      CH AFR GA.FE.Serie E · Série organique · 1824-1851
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Il 30 sett. 1820 moriva a Cagliari il conte Gaetano Pollini , originario di Mendrisio (Svizzera) e da vent'anni vedovo di Giulia Ferrari fu Giuseppe. Lasciava come eredi i figli Francesco che ereditava il titolo di conte, Giovanni Battista e Giuseppe (detto Peppino), la figlia Margherita maritata de Cesaroni e gli eredi della figlia defunta Maddalena maritata con il cavaliere Antonio Grimaldi di Catania (da cui il nome Grimaldi Pollini usato dai figli). Il figlio Enrico e le figlie Antonia e Giulia Grimaldi erano ancora minorenni e vennero rappresentati dal padre e dallo zio Filippo Ferrari, nominato procuratore generale dei Grimaldi per ovviare alla distanza che separava le famiglie e svolgere tutte le pratiche necessarie alla divisione. Le carte non contengono gli inventari dei beni del conte, che erano considerevoli in Sardegna e in territorio svizzero a Mendrisio e dintorni, né una distinta di quanto dovesse spettare ai Grimaldi, ma dalle lettere di Filippo Ferrari e di Antonio Grimaldi con il notaio Rossi risulta che le relazioni con gli zii Pollini, che gestivano la massa ereditaria, era assai teso. Il cav. Grimaldi li accusava di amministrare in modo disinvolto il patrimonio, di mancati riscontri sulle rendite e le proprietà da dividere e implicitamente di ledere gli interessi dei figli. In questo contesto la divisione ereditaria si protrasse fino al 1827 anno in cui finalmente venne rogato l'atto di divisione a Cagliari (13 luglio 1827) che non è presente in queste carte. Fra il 1827 e il 1828 il notaio G. A. Rossi ricevette due mandati dai Grimaldi per rappresentarli in Svizzera, allo scopo di finalizzare la divisione delle proprietà, dissipare i malintesi riguardanti gli interessi sulla massa ereditaria e, successivamente, di compiere tutti gli atti necessari a riscuotere i crediti e vendere i beni ereditati in Svizzera, che i Grimaldi desideravano al più presto trasformare in capitali da rimpatriare in Sicilia. Le liste e inventari sommari di quanto fosse stato assegnato ai Grimaldi, compresi alcuni crediti di difficile riscossione, suggeriscono che la divisione avvenne piuttosto a svantaggio della famiglia.

      Rossi, Giacomo Antonio
      CH AFR RA.Serie A.d.04.02 · Sous-dossier · 1931-1932
      Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

      Ferdinando Bustelli orig. di Arzo e emigrato in Argentina dove si crea una fortuna desidera donare al suo comune di origine una struttura sportiva formata da campo di calcio e bagno piscina. Il fasc. contiene la corrispondenza con l'amico Raimondo Rossi che incarica delle transazioni ; altra corrispondenza con Edoardo Bustelli fratello di Ferdinando, elettricista ad Arzo, che si occupa dell'acquisto dei terreni nel comparto detto Linée, contattando i vari proprietari degli appezzamenti ; una mappa dei terreni interessati dal campo sportivo su carta velina ; estratti dei registri censuari e dell'Ufficio registri di Mendrisio; copia del discorso di inaugurazione del complesso sportivo pronunciato da Raimondo Rossi il 31 lug. 1932.

      Rossi, Raimondo
      Cugino Edward C. Strutt
      CH AFR RA.Serie A.c.14 · Dossier · 1937-1940
      Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

      Nell'agosto 1937 un certo Edward C. Strutt, residente a Roma, invia una lettera a R. Rossi per il tramite di un comune conoscente. Dice di essere nipote di Amalia Brunetti e Silvio Chicherio, i genitori di Bianca Chicherio moglie di Raimondo Rossi , che chiama "cugini". Afferma di avere "vincoli strettissimi con la Svizzera" poichè il suo defunto fratello Roberto nacque Bellinzona, ma non indica mai direttamente sua madre. Strutt afferma di discendere da Gottfried Struth von Winkelried, parente del leggendario Arnold Winkelried, emigrato in Inghilterra nel 1300. Il produttore sembra scorpire questo parente. Edward Strutt continua a dare notizie di sè durante alcuni anni, lamentando i pochi riscontri avuti dai "cugini" che non sembrano volerlo incoraggiare. Afferma di *"aver scritto parecchi libri di critica d'arte che hanno avuto un discreto successo"" e invia una sua foto e vari suoi articoli apparsi nei giornali italiani. Nel 1939 annuncia la prossima pubblicazione di un libro intitolato "Modelle e Modelli nell'arte e nella storia", che Raimondo prenotò versando lire 100 e che non fu mai pubblicato. Riesce ancora ad ottenere lire 100 nel 1940 per aquistare medicine a sua moglie Maria. La corrispondenza cessa nel 1940.

      Rossi, Raimondo