Paolo Francesco Rossi stabilisce l'inventario con superficie e valore dei terreni e delle case lasciati dal fu Antonio Rossi del Paolino, suo lontano cugino. I fondi sono in gran parte già venduti. L'inventario è sicuramente posteriore di diversi anni alla morte di Antonio Rossi, poichè viene indicato in calce che "si ricerca il testamento del padre". Le misurazioni e stime riguardano i terreni detti Robbiana a Besazio, Dosso e Dossetto a Saltrio, Minaso (Besazio) e Dosso di Beltrame (Arzo?), Crosago a Besazio. Ai quali si aggiungono la casa vecchia paterna e una casa acquistata dai Ferrari per un totale di L 11'997.
Rossi, Paolo FrancescoArzo (Svizzera, Ticino)
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I coniugi Severino Scacchi di Andrea e Angela Maria (Angiolina) figlia di Dario Rossi, ambedue di Arzo, muoiono senza lasciare testamento rispettiv. nel 1923 e nel 1939. Uniche eredi le figlie Agostina, vedova di Domenico Rossi, e Costanza moglie di Pietro Piffaretti. Il produttore deve dapprima regolarizzare le iscrizioni dei beni di Severino Scacchi, situati a Arzo e Meride, che non erano registrati in modo conforme presso il registro fondiario di Mendrisio e far eseguire i relativi trapassi ereditari. Il fasc. contiene corrispondenza, annotazioni e note spese del notaio Rossi.
Rossi, RaimondoDivisione fra i fratelli Simone e Andrea figli del fu Domenico che per conservare una buona intesa separano la loro sostanza rimasta in comune, con rogito di Giov. Oldelli del 3 marzo 1603 (copia del rogito autentificata dal notaio). Vengono elencati i beni immobli in parte tirati a sorte e in parte divisi a metà, secondo quanto deciso nel testamento del padre Domenico rogato dallo stesso notaio l'anno precedente (1602). I fondi sono numerosi, fra Arzo, Rancate, Besazio, Ligornetto e Stabio. Vengono poi divisi a metà crediti e debiti e beni immobili compresi i mulini per il grano e per il taglio della pietra. Vengono ricordati due debiti verso Sidonia, moglie di Simone : il primo di scudi 400 per la dote sottoscritta da Domenico e dal figlio con atto del notaio Oldelli, e il secondo di scudi 50 legati alla nuora da Domenico nel suo testamento. Inoltre viene specificato che beni da dividere comprendono il ricavato della divisione precedente fra i fratelli defunti Domenico e Giovan Maria, dopo la cessazione della loro attività, avvenuta nel 1586.
Rossi, Giacomo Antonio