Il fasc. contiene le spese per la manutenzione, i rifacimenti e gli abbellimenti interni (mobili, pittura) ed esterni (giardino, alberi) realizzati nella casa paterna di Raimondo Rossi ad Arzo. Sono pure consegnate alcune fatture e note riguardanti il periodo di residenza a Lugano, dopo il pensionamento da direttore della succursale ticinese della Banca Nazionale, e il susseguente trasferimento ad Arzo nel 1943. Dettaglio:
Fatture varie per manutenzioni e riattazioni in casa paterna : 1926-1937 e 1941-1949 (muratore, idraulico, falegname etc). ; acquisto e vendita di un torchio per l'uva (1928 e 1947) ; acquisto di alberi da frutta per Arzo e villino Bianca a Bellinzona (1932) ; muratore e idraulico (1938-1939) ; istallazione di un bagno (1939) ; lavori di elettricista, acquisto di un aspirapolvere, riparazioni per l'impianto radio e il telefono murale (1942-44) ; spese per la residenza a Palazzo Gargantini, Lugano e lettera del produttore al Municipio che annuncia il suo trasferimento di domicilio a Arzo (1941-1943) ; spese per mobilia e traslochi (1929-1943) ; acquisto di quadri del pittore Marder riproducenti il cortile di Arzo (1944) ; rifacimento del portico d'entrata in marmo (1944) ; creazione dello stemma patrizio sopra il portone d'ingresso (1946).
Arzo (Svizzera, Ticino)
144 Description archivistique résultats pour Arzo (Svizzera, Ticino)
L'ing. Paolo Rossi, zio di Raimondo, muore il 23 marzo 1903 a Milano e viene inumato ad Arzo il 25 marzo. La salma viene trasportata in treno da Milano a Chiasso, poi con un trasporto funebre fino ad Arzo, dove si svolge la messa cantata, con i parroci dei paesi di Arzo, Besazio e Tremona e l'inumazione nella cappella di famiglia. Contiene: il dettaglio delle spese ; un necrologio apparso sul Monitore delle strade ferrate d'Italia (ritaglio, marzo 1903)
Rossi, Raimondo"Nota del funerale della fu Lucia Ferraria [addì] 5 luglio 1756". Spese per il funerale di Lucia Ferrari (1731-1756) figlia disabile di Giuseppe Maria Ferrari e di Marta Caterina Franchini, sua seconda moglie. Il padre nel suo testamento aveva lasciato precise istruzioni per il mantenimento di questa sua figlia. L'esecutore testamentario Antonio Quartironi redige la nota delle spese. Su altri due foglietti le spese per la cera (candele) e le spese per la cerimonia.
Rossi, Giacomo AntonioNota delle spese sostenute per il funerale, con la lista delle 149 famiglie a cui viene distribuito un franco come elemosina e con una fattura di Fr 116.85 per la cera fornita dal negoziante "con fabbrica di cera" Luigi Croci di Mendrisio.
Rossi, Antonio, avvocatoIntestazione sul primo f. : Nota della spesa che faccio in fare riparazione La Casa qui del Sign. Giov. Maria Rossi dietro il suo ordine come da lettera
Distinta delle giornate pagate a diversi operai e artigiani per lavori di muratura e carpenteria, da quanto si può dedurre. La casa potrebbe essere situata a Arzo ma di questo Rossi non si sa nulla di preciso.
Con rogito del notaio Giovanni Antonio Oldelli datato 20 gen. 1629, i cugini Stefano Ferrari del fu Simone e Antonio Ferrari del fu Andrea si accordano per scambiarsi due terreni situati a Besazio e ad Arzo. Copia del rogito estratta dalle imbreviature del fu Oldelli dal notaio Bartolomeo Lobbia di Lugano in data 19 ott. 1649 (?).
Rossi, Giacomo AntonioIl tesoriere cantonale Bianchi avvisa il giudice di pace Rossi che gli sta inviando Lire 2901, corrispondenti agli interessi sul debito pubblico per l'anno 1823, che dovranno essere distribuiti “ai creditori verso lo Stato esistenti nel vostro Circolo”. Il dossier contiene inoltre un formulario e un proclama dell'Ufficio di contabilità generale.
- Lettera del 12 marzo 1823, indirizzata a P.F. Rossi giudice di pace, firmata Carlo Bianchi (carta intestata: “Il consigliere Carlo Bianchi tesoriere generale del cantone, e Repubblica del Ticino” ; timbro "tesoreria generale")
- L'Ufficio di contabilità generale della Repubblica e cantone del Ticino al giudice di pace del circolo di Riva S. Vitale, 1° marzo 1824 invia il dettaglio degli interessi maturati sui fondi occupati, prestiti forzati, sovvenzioni stradali e somministrazioni militari (circolare N. 960, carta intestata e stemma cantonale)
- Avviso dell'Ufficio di contabilità generale della Repubblica e cantone del Ticino, Locarno 1° febbraio 1824 (in Locarno, nella Stamperia cantonale di Franc. Veladini)
Annotazioni sui rendimenti generati da fondi non identificati, appartenuti al curato d'Arzo don Stefano Antonio Ferrari, morto il 2.11.1716. Vengono elencate le rese in frumento, segale e vino e i pagamenti delle taglie avvenuti fra il 1692 e il 1715, e che spetteranno dal 1716 agli eredi, più particolarmente al fratello Giuseppe [Maria] Ferrari il cui nome figura sull'esterno del documento.
Rossi, Giacomo AntonioLa sottoserie raccoglie un insieme non omogeneo di atti e notifiche inviate dalle autorità cantonali a Paolo Francesco Rossi, nella sua qualità di giudice di pace del circolo di Riva S. Vitale, nel periodo in cui si costituiva il nuovo cantone Ticino. Comprende anche il breve periodo di esistenza del cantone di Lugano quando P.F. Rossi venne nominato commissario distrettuale per il circolo di Riva.
Rossi, Paolo FrancescoLa municipalità di Arzo si era rivolta al Consiglio di Stato per risolvere le sue controversie sul regolamento del pascolo. Il Commissario di governo del distretto di Mendrisio risponde al comune che il Cons. di Stato ha respinto l'oggetto perchè non è di sua competenza e li invita a rivolgersi al giudice di pace per derimere eventuali controversie. Il fascicolo conservato da P. F. Rossi contiene la lettera del Commissario e due copie del Regolamento del pascolo, datato 28 aprile 1822 e firmato dal sindaco Domenico Canzani e dal segretario Paolo Gamba.
Rossi, Paolo Francesco