Arzo (Svizzera, Ticino)

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              1824 : esattore Antonio Rossi di Provino
              CH AFR PF.Serie C.b.08.11 · Sous-dossier · 1823-1824
              Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

              Confessi ricevuti e ordini di pagamento da eseguirsi dall'esattore Antonio Rossi di Provino (mag. 1824 - mag. 1825).
              Documenti contenuti in un f. intitolato "confessi per la taglia e decima 1823 esatta e pagata dal segrettario esattore Sign. Antonio Rossi di Provino".

              Rossi, Paolo Francesco
              1825 : esattore Pietro Aglio
              CH AFR PF.Serie C.b.08.12 · Sous-dossier · 1825-1826
              Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

              Confessi ricevuti e ordini di pagamento da eseguirsi dall'esattore Pietro Aglio (giu. 1825 - feb. 1826).

              Rossi, Paolo Francesco
              CH AFR PF.Serie C.c.09.04 · Sous-dossier · 1822-1824
              Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

              Il sindaco redige minuziosamente le spese effettuate durante la vicenda del condannato Caprera e dell'assassinio della madre Anna: spese per inventari, pagamenti a persone che prestano diverse mansioni (trasporti di merci, di messaggi, aiuto negli inventari), liste di creditori etc.

              Rossi, Paolo Francesco
              CH AFR PF.Serie C.c.09.02 · Sous-dossier · 1823
              Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

              Corrispondenza in entrata e uscita (copie) del sindaco di Arzo Domenico Canzani con il Tribunale di Prima istanza di Mendrisio sempre riguardo al detenuto Caprera. Nella notte fra il 2 e il 3 feb. 1823 viene assassinata Anna Caprera, madre di Giuseppe, che possedeva una casa con annessa una Bottega di alimentari. Il fasc. contiene, oltre alla corrispondenza, diverse copie di inventari dei beni mobli della defunta Anna Caprera eseguite da Paolo Francesco Rossi e dal sindaco Canzani. Il Tribunale criminale di prima istanza di Mendrisio ordina poi una vendita all'asta "di tutti gli effetti appartenenti a detto Caprera, compresi quelli ereditati dalla madre",

              Rossi, Paolo Francesco
              CH AFR PF.Serie C.c.09.05 · Sous-dossier · 1823
              Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

              Il fasc. contiene il dettaglio degli emolumenti dovuti ai giudici incaricati della vicenda Caprera; una minuta del Giudice subentrante Giacomo Antonio Rossi riguardante le riscossioni e i pagamenti effettuati dal Tribunale dal 1823 al 1826, esazioni fatte dal Giudice di Pace (P. F. Rossi) etc. Inoltre tre copie della sentenza contumaciale contro Andrea Rusca di Genestrerio (complice di Caprera) con la nota: "da affiggersi al luogo degli Editti in Arzo, ove fu consumato il delitto".

              Rossi, Paolo Francesco
              Affare Giuseppe e Anna Caprera
              CH AFR PF.Serie C.c.09 · Dossier · 1822-1826
              Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

              Nel 1822 Giuseppe Caprera, originario di Uggiate e dimorante ad Arzo è condannato e incarcerato per vari furti commessi con i fratelli Rusca di Genestrerio, latitanti, dei quali sono conservate le due condanne in contumacia. I giudici sospettano che nell'abitazione del Caprera possano esserci degli oggetti rubati e ordinano la posa dei sigilli, che viene eseguita dal giudice di pace Paolo Francesco Rossi. Il sindaco Domenico Canzani è incaricato dal Tribunale di Mendrisio di assistere il curatore nominato dal tribunale nella redazione dell'inventario e nella valutazione della sostanza.
              Nel febbraio del 1823 la madre di Giuseppe, Anna Caprera, viene assassinata nella sua casa di Arzo, dove teneva anche una bottega di generi alimentari e altre mercanzie. Di nuovo il Tribunale incarica il sindaco di mettere i sigilli e di stabilire un inventario e le parti spettanti ai figli Giuseppe e Carlo, dimorante ad Uggiate. Gli inventari, la ricerca dei debitori e dei creditori, la redazione di conti dettagliati e la messa in vendita all'asta della sostanza rimasta al detenuto Caprera occupano il sindaco Canzani dal 1822 al 1826.
              Nel fascicolo si trovano unicamente documenti sulla gestione della sostanza del detenuto e della madre defunta; nessun documento riguardante i delitti commessi dal Caprera o l'assassinio di Anna Caprera.

              Rossi, Paolo Francesco
              Affari di famiglia
              CH AFR AN.Serie A · Série organique · ca 1814-1850
              Fait partie de Fondo Antonio Rossi

              La serie contiene i fascicoli, sovente incompleti, riguardanti la vita di famiglia, le attività del produttore, la corrispondenza privata in entrata, in particolare da parte dei famigliari della moglie Antonietta Formenti, la successione ereditaria materna e paterna con i fratelli, documenti riguardanti i fratelli Raimondo e Paolo, la gestione di alcuni beni di famiglia, rendiconti di spese di funerali e spese per l'economia domestica.

              Rossi, Antonio, avvocato
              Affari di famiglia
              CH AFR PF.Serie A · Série organique · ca 1700 - ca 1859
              Fait partie de Fondo Paolo Francesco Rossi

              Registri o libri contabili che riportano in dettaglio, anno per anno e mese per mese, le entrate e le uscite che costituivano il reddito della famiglie Rossi del Paolino, dal nome del capostipite Cristoforo dicto de Paolino (1644-1686). I primi documenti della serie risalgono al 1750 ca. e contengono scritture di crediti a volte già antichi che si tramandano di generazione in generazione e spesso vengono estinti dopo decenni. Si tratta dei libri di conto dei fratelli Cristoforo Antonio e Giacomo Antonio Rossi, figli di Paolo Francesco (1673-1752) e di Eurosia Margherita (1673-1730), figlia di Giacomo Rossi del Gigantogno. Cristoforo nasce il 23 luglio 1706 ad Arzo, secondogenito di 5 fratelli e sorelle: Lucia (1704), Marta Sidonia (1709) e Giovanna Sidonia (1716), che si ritrovano in diverse annotazioni per prestiti da esse ricevuti. Giacomo Antonio (1712-?) sposa Angela Maria Rossi, di Giorgio, dalla quale ebbe 7 figlie e 3 figli, fra i quali il produttore di questo fondo, Paolo Francesco (1761-1813), che collabora con lo zio nella conduzione delle attività famigliari. Cristoforo Antonio è forse scalpellino ma sembra possedere o sfruttare una “Cava Nuova” ad Arzo. Non sappiamo se il fratello Giacomo Antonio partecipi a questa attività o se invece si dedichi prevalentemente alla gestione dei terreni agricoli, né sappiamo quando muore ; ma i frontespizi dei registri fanno sempre riferimento a “zio e nipote” – cioé Cristoforo e Paolo Francesco. Non é sempre possibile stabilire a chi appartengano le scritture più antiche, se al solo Cristoforo oppure anche al fratello Giacomo Antonio. A partire dagli anni 1785-1790 si riscontra la calligrafia di Paolo Francesco che si occupa della tenuta dei libri contabili di famiglia. L'attività che svolge a fianco dello zio Cristoforo consiste principalmente nello sfruttamento del marmo della Cava Nuova, da cui si estraggono blocchi di macchia vecchia e broccatello che sono venduti come tali oppure lavorati come camini e scalini. La seconda attività che appare sui libri é l'affitto a mezzadria di terreni a Meride, Besazio e Rancate e il prestito di denaro a terzi, con interessi che possono arrivare al 5%. Più tardi, al volgere del 1800, interviene la vendita di legname, vino, uva e cereali. Negli ultimi anni dell'esistenza di Paolo Francesco i registri sono completati dai figli, i notai Giacomo Antonio e Cristoforo, ma l'attività della cava é scomparsa ed i redditi sono esclusivamente forniti dalle rendite fondiarie e dalla vendita di prodotti agricoli (uva, vino, bachi da seta, granoturco).

              Rossi, Paolo Francesco