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Notice d'autorité
Mollien, Gaspard-Théodore
CH-AFR.Persona/M · Personne · 1796-08-29/1872-06-28

Conte, nato a Parigi , morto a Nizza. Esploratore.

Metastasio, Pietro (pseud.)
CH-AFR.Persona/M · Personne · 1698-xx-xx/1782-xx-xx

Metastasio pseud. di Pietro Bonaventura Trapassi. Poeta, librettista, drammaturgo, pastore arcade, abate. Nato a Roma, morto a Vienna (Austria).

Trapassi, Pietro Bonaventura
Trapassi, Pietro <1698-1782>

Mendrisio
CH-AFR.Ente/M · Collectivité · XII-XXI sec.

Centro già conosciuto in epoca romana, assume importanza con la presenza di potenti fam. longobarde. Nel 1140 il com. risultava essere autonomo nella contea del Seprio. Al dominio politico di Como (1170-1335) seguì, con la sottomissione della città lariana a Milano, quello dei Visconti ; nel XV sec. i duchi di Milano cedettero M. in feudo ai Rusca e ai Sanseverino. Durante il dominio sviz., definitivo dal 1521, M. divenne capoluogo del baliaggio cui diede nome. Nella vita politica com. le fam. del patriziato cittadino (nobili e borghesi) ebbero una netta preminenza sui Divisi fino alla fine dell'antica vicinia (1798). In epoca moderna, il nucleo si allungò oltre il ponte sul fiume Moree inglobando prestigiosi edifici (palazzo Pollini) e alcune masserie, mentre lungo il fiume si insediarono progessivamente cartiere, mulini, fabbriche di birra e l'imponente filanda Torriani-Bolzani (1873). Le principali modifiche dell'assetto demografico e urbano del com. sono avvenute dalla seconda metà del XIX sec. La pop. raddoppiò in poco più di 60 anni. Mentre l'agricoltura - basata su rapporti di mezzadria - andò progressivamente indebolendosi, l'introduzione dei collegamenti ferroviari stimolò, a valle del tracciato della ferrovia, lo sviluppo di un secondo, diversificato, polo industriale (dopo quello manufatturiero sul Moree). Vi erano impiegati in gran parte operai frontalieri e, nel secondo dopoguerra, esso occupò progressivamente i prati di San Martino. Nel corso del XX sec. il cant. diede impulso ad importanti servizi nella zona meridionale (l'ospedale neuropsichiatrico nel 1898, il mercato coperto nel 1944, centri scolastici, fra cui l'Acc. di architettura dell'Univ. della Svizzera it. dal 1996) mentre numerose aziende del terziario si sviluppano all'inizio del XXI sec.
[RIASSUNTO dal Diz. storico della svizzera, cf. fonti]

Melchioni, Stefano Ignazio
CH-AFR.Persona/M · Personne · 1765/1837-03-24

Stefano Ignazio Melchioni figlio di Giovan Antonio e Modesta Agostina nasce a Meride (canton Ticino) nel 1765 e muore a Novara il 24 marzo 1837. Già a 15 anni segue il padre a Novara che aveva fondato una "Società per le opere di pietra e di marmi" con i marmisti e scultori Girolamo Marchesi di Saltrio e Gabriele Gussone di Viggiù. La società é attivissima e viene sciolta alla morte di Giovan Antonio nel 1791. Stefano Ignazio si forma giovanissimo a Novara dove il padre lo impiega presso un ingegnere. Poi studia architettura civile e idraulica a Torino dove si laurea nel 1789. È socio corrispondente dell'Accademia delle scienze di Torino dal 1791 e sarà insignito del titolo di cavaliere e barone. Nel 1802 diventa ingegnere del Dipartimento dell'Agogna. Nel 1804 viene nominato Consultore idraulico e nel 1806 raggiunge la carica di ingegnere capo. Partecipa a numerose opere, la più celebre delle quali fu la costruzione del ponte sul Ticino a Boffalora, in collaborazione con l'ingegner Parea (1808-1828) . A Melchioni si deve il progetto per la trasformazione dell' “ospedale degli spagnoli” di Novara nella sede del collegio Gallarini. Fu protagonista del rinnovamento urbanistico del primo Ottocento a Novara, dove realizzò o progettò diverse opere private e pubbliche, fra le quali Palazzo Langhi-Leonardi, il progetto e la costruzione dello Scurolo del Beato Pacifico di Cerano e, l'altare di Sant'Adalgiso nella Basilica di San Gaudenzio.

Massini, Carlo Ignazio
CH-AFR.Persona/M · Personne · 1702-05-16/1791-03-23

Agiografo, ecclesiastico, storico della Chiesa, nato a Cesea nel 1702 da familia patrizia e morto a Roma nel 1791 a 88 anni. Scrisse una raccolta di "Vite de' Santi" in 23 vol. più volte riedita. Morì a Roma 1791.

Martini (famiglia, di Meride)
CH-AFR.Famiglia/M · Famille · 1700~ /..

Famiglia di Meride. Segnalata in due divisioni testamentarie nel 1796 e 1804, con riferimento a due capifamilia Donato Martini e Francesco Antonio.
Legame di parentela ignoto.

Margotti, Lanfranco
CH-AFR.Persona/M · Personne · 1559-~09-xx/1611-11-28

Nato a Colorno (Parma) forse nel sett. 1559, morto a Roma il 28 nov. 1611. Studiò legge, ricoprì cariche di notaio e segretario cardinalizio, fu fatto cardinale da Paolo V e in seguito vescovo di Viterbo.

Marchesi, Lucrezia
CH-AFR.Persona/M · Personne · 1785/02/05- 1855/04/19

Figlia dello scultore Gerolamo Marchesi di Saltrio sposa Paolo Gamba di Domenico e rimane vedova nel 1837, con diversi figli ancora minorenni e qualche anno dopo la morte del marito dovrà liquidare la sostanza ereditata per far fronte ai debitori. Il padre e i fratelli Pompeo e Luigi Marchesi erano scultori assai noti alla fine del 1700 e durante la prima metà del 1800. Lucrezia é anche la nipote di Apollonia Marchesi, sorella di suo padre e moglie di Paolo Francesco Rossi.

Marchesi, Giacomo
CH-AFR.Persona/M · Personne · fra il 1730 e il 1800

La famiglia Marchesi originaria di Saltrio é citata già dalla fine del 1400. E una delle famiglie di marmisti e scultori che esercitarono la loro arte nel nord Italia e in Ticino dove affittano delle cave a Meride e Tremona nei sec. XVII e XVIII. Giacomo Marchesi lavorerà con i Rossi del Paolino nella seconda metà del 1700, fino a diventare suocero di Paolo Francesco Rossi che ne sposa la figlia, Apollonia.

Marchesi, Carlo Girolamo
CH-AFR.Persona/M · Personne · 1760-1830/04/03

Scultore di Saltrio, padre dei più celebri Pompeo e Luigi, figlio di Giacomo Marchesi marmista. Autore di molte opere anche in canton Ticino, fra le quali le statue della Fede e della Carità sul piazzale della cattedrale di S. Lorenzo a Lugano. Sposato con Caterina Tamburini (186?-1834) ha diversi figli fra cui gli scultori Luigi e Pompeo e la figlia Lucrezia che sposa Paolo Gamba di Arzo. La tomba della famiglia Marchesi si trova ancora a Saltrio, presso la chiesa parrocchiale.