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Notice d'autorité
Marchesi, Lucrezia
CH-AFR.Persona/M · Personne · 1785/02/05- 1855/04/19

Figlia dello scultore Gerolamo Marchesi di Saltrio sposa Paolo Gamba di Domenico e rimane vedova nel 1837, con diversi figli ancora minorenni e qualche anno dopo la morte del marito dovrà liquidare la sostanza ereditata per far fronte ai debitori. Il padre e i fratelli Pompeo e Luigi Marchesi erano scultori assai noti alla fine del 1700 e durante la prima metà del 1800. Lucrezia é anche la nipote di Apollonia Marchesi, sorella di suo padre e moglie di Paolo Francesco Rossi.

Margotti, Lanfranco
CH-AFR.Persona/M · Personne · 1559-~09-xx/1611-11-28

Nato a Colorno (Parma) forse nel sett. 1559, morto a Roma il 28 nov. 1611. Studiò legge, ricoprì cariche di notaio e segretario cardinalizio, fu fatto cardinale da Paolo V e in seguito vescovo di Viterbo.

Martini (famiglia, di Meride)
CH-AFR.Famiglia/M · Famille · 1700~ /..

Famiglia di Meride. Segnalata in due divisioni testamentarie nel 1796 e 1804, con riferimento a due capifamilia Donato Martini e Francesco Antonio.
Legame di parentela ignoto.

Massini, Carlo Ignazio
CH-AFR.Persona/M · Personne · 1702-05-16/1791-03-23

Agiografo, ecclesiastico, storico della Chiesa, nato a Cesea nel 1702 da familia patrizia e morto a Roma nel 1791 a 88 anni. Scrisse una raccolta di "Vite de' Santi" in 23 vol. più volte riedita. Morì a Roma 1791.

Melchioni, Stefano Ignazio
CH-AFR.Persona/M · Personne · 1765/1837-03-24

Stefano Ignazio Melchioni figlio di Giovan Antonio e Modesta Agostina nasce a Meride (canton Ticino) nel 1765 e muore a Novara il 24 marzo 1837. Già a 15 anni segue il padre a Novara che aveva fondato una "Società per le opere di pietra e di marmi" con i marmisti e scultori Girolamo Marchesi di Saltrio e Gabriele Gussone di Viggiù. La società é attivissima e viene sciolta alla morte di Giovan Antonio nel 1791. Stefano Ignazio si forma giovanissimo a Novara dove il padre lo impiega presso un ingegnere. Poi studia architettura civile e idraulica a Torino dove si laurea nel 1789. È socio corrispondente dell'Accademia delle scienze di Torino dal 1791 e sarà insignito del titolo di cavaliere e barone. Nel 1802 diventa ingegnere del Dipartimento dell'Agogna. Nel 1804 viene nominato Consultore idraulico e nel 1806 raggiunge la carica di ingegnere capo. Partecipa a numerose opere, la più celebre delle quali fu la costruzione del ponte sul Ticino a Boffalora, in collaborazione con l'ingegner Parea (1808-1828) . A Melchioni si deve il progetto per la trasformazione dell' “ospedale degli spagnoli” di Novara nella sede del collegio Gallarini. Fu protagonista del rinnovamento urbanistico del primo Ottocento a Novara, dove realizzò o progettò diverse opere private e pubbliche, fra le quali Palazzo Langhi-Leonardi, il progetto e la costruzione dello Scurolo del Beato Pacifico di Cerano e, l'altare di Sant'Adalgiso nella Basilica di San Gaudenzio.

Mendrisio
CH-AFR.Ente/M · Collectivité · XII-XXI sec.

Centro già conosciuto in epoca romana, assume importanza con la presenza di potenti fam. longobarde. Nel 1140 il com. risultava essere autonomo nella contea del Seprio. Al dominio politico di Como (1170-1335) seguì, con la sottomissione della città lariana a Milano, quello dei Visconti ; nel XV sec. i duchi di Milano cedettero M. in feudo ai Rusca e ai Sanseverino. Durante il dominio sviz., definitivo dal 1521, M. divenne capoluogo del baliaggio cui diede nome. Nella vita politica com. le fam. del patriziato cittadino (nobili e borghesi) ebbero una netta preminenza sui Divisi fino alla fine dell'antica vicinia (1798). In epoca moderna, il nucleo si allungò oltre il ponte sul fiume Moree inglobando prestigiosi edifici (palazzo Pollini) e alcune masserie, mentre lungo il fiume si insediarono progessivamente cartiere, mulini, fabbriche di birra e l'imponente filanda Torriani-Bolzani (1873). Le principali modifiche dell'assetto demografico e urbano del com. sono avvenute dalla seconda metà del XIX sec. La pop. raddoppiò in poco più di 60 anni. Mentre l'agricoltura - basata su rapporti di mezzadria - andò progressivamente indebolendosi, l'introduzione dei collegamenti ferroviari stimolò, a valle del tracciato della ferrovia, lo sviluppo di un secondo, diversificato, polo industriale (dopo quello manufatturiero sul Moree). Vi erano impiegati in gran parte operai frontalieri e, nel secondo dopoguerra, esso occupò progressivamente i prati di San Martino. Nel corso del XX sec. il cant. diede impulso ad importanti servizi nella zona meridionale (l'ospedale neuropsichiatrico nel 1898, il mercato coperto nel 1944, centri scolastici, fra cui l'Acc. di architettura dell'Univ. della Svizzera it. dal 1996) mentre numerose aziende del terziario si sviluppano all'inizio del XXI sec.
[RIASSUNTO dal Diz. storico della svizzera, cf. fonti]

Metastasio, Pietro (pseud.)
CH-AFR.Persona/M · Personne · 1698-xx-xx/1782-xx-xx

Metastasio pseud. di Pietro Bonaventura Trapassi. Poeta, librettista, drammaturgo, pastore arcade, abate. Nato a Roma, morto a Vienna (Austria).

Trapassi, Pietro Bonaventura
Trapassi, Pietro <1698-1782>

Mollien, Gaspard-Théodore
CH-AFR.Persona/M · Personne · 1796-08-29/1872-06-28

Conte, nato a Parigi , morto a Nizza. Esploratore.

Molo, Mario
CH-AFR.Persona/M · Personne · 1880/ 1934-03-10

Nato Bellinzona, morto a Zurigo a 54 anni. Di antica fam. patrizia di Bellinzona, figlio di Clemente e di [Marietta?] Chicherio-Sereni. Studi secondari al collegio Papio di Ascona, diploma di ragioniere a Firenze, perfezionamento nelle materie commerciali all'univ. di San Gallo. Sposato con Ida Bruni fu avv. Guglielmo di Bellinzona. Figli: Mariuccia, Clemente, Elsa, Emilio, Odilia. Svolse la sua attività nel settore bancario, fu membro della commissione di liquidazione della Banca cantonale ticinese e in seguito divenne dir. della Società bancaria ticinese. Giudice del tribunale militare Va divisione, consigliere comunale a Bellinzona, fu membro di numerose società bellinzonesi e di organizzazioni commerciali e agricole cantonali.

Monteverde, Luigi
CH-AFR.Persona/M · Personne · 1841-09-10/1923-01-02

Nato a Lugano in una famiglia numerosa, figlio di Giovanni, droghiere proveniente da Chiavari, e di Caterina Primavesi, di Lugano. Dopo essere rimasto orfano emigra nel 1855 in Argentina con alcuni fratelli. Di ritorno si forma nell'atelier milanese di Antonio Barzaghi-Cattane. Si appassiona anche di fotografia e apre per un breve periodo a Chiasso un laboratorio con Grato Brunel. Frequenta poi l'Accademia di Brera negli anni 1870-76 dove si diploma. Nel 1892 sposa Isolina Terreni, figlia di Antonio e Francesca Trivoli, vedova di Domenico Fusoni. Vive dapprima a Davesco (oggi comune di Lugano) poi a Lugano. Pittore naturalista, specializzato in pittura di genere e nature morte, con una tecnica influenzata dalla fotografia, riconoscibile dalla meticolosità e precisione con la quale rende i particolari. Le sue opere sono esposte in vari musei ticinesi ed esteri, in particolare il Museo cantonale d'arte di Lugano che ricevette in legato dalla vedova la collezione dei quadri da lei conservati.
[informazioni tratte in parte da: DSS, SIKART fonti cit.].