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Notice d'autorité
Rossi, Paolo Francesco
CH-AFR.Persona/R · Personne · 1761/02/27 - 1827/06/28

Nato a Arzo (oggi Mendrisio), figlio di Giacomo Antonio Rossi del Paolino (n.1712-1783) e di Angela Maria Rossi (n. 1720- prima 1785), figlia di Giorgio Rossi del Gigantonio, è considerato il capostipite del ramo attuale della famiglia Rossi, propretaria di questo archivio. Ultimogenito di una fratria di 10 figlie e figli (7 sorelle e 3 fratelli) , sembra essere il primo ad aver ricevuto un istruzione superiore. Non si conosce molto della sua vita privata né quali fossero i suoi rapporti con il padre che non nomina quasi mai. Sappiamo invece che Paolo Francesco é attivo dal 1780 al fianco dello zio Cristoforo Antonio nella gestione di almeno una cava di marmo nonché dei beni immobili della famiglia. Nel 1786 sposa Apollonia Marchesi, figlia di un noto scultore di Saltrio. Si conoscono due figli maschi, ambedue notai e tre femmine: Giacomo Antonio (1787-1866) sposato tardivamente con Giuseppa Fontana di Muggio, Cristoforo (1804-1873) sposato con Caterina Casanova di Ligornetto, Barbara (1793-1862) sposata con Giuseppe Rossi (1799-1878) di Arzo, Angiolina sposata Spinelli e vedova nel 1836, e Maria Elisabetta (1798-1866) rimasta nubile. E il primo antenato della famiglia che sembra aver voluto archiviare le carte relative alle attività economiche e commerciali della famiglia. Svolse l'attività di agrimensore nel comune di Arzo e dintorni, di consigliere e amministratore per conto di parenti (famiglie Gamba, Rossi del Testore, Ferrari di Mendrisio) o privati cittadini. Ricopre diverse cariche pubbliche prima della costituzione del cantone ; fa parte della municipalità provvisoria durante il brevissimo periodo della Repubblica di Riva S. Vitale (febb-marzo 1798) ed é nominato rappresentante del circolo di Riva presso il governo del Cantone di Lugano. Con l'avvento della Repubblica Elevtica diventa Giudice di pace del circolo di Riva (la data esatta non è conosciuta) carica che eserciterà fino al 1825 circa. Dopo il 1803 diventa membro del Gran consiglio Ticinese durante la legislatura 1803-1807, e 1813-1814 ; sarà anche sindaco di Arzo per un breve periodo . Muore nel 1827 a Arzo.

Rossi, Johann Karl Augustus
CH-AFR.Persona/R · Personne · 1783-09-02 /18XX

Nato a Dresda, figlio di Giovan Maria e di Sophie Elisabeth Neidlingin, nipote di Silvestro Rossi dell'Acquavita e di Sidonia Rossi del Paolino, rimane orfano di padre nel 1786 e di madre nel 1804. I suoi beni ad Arzo e dintorni, ereditati dal padre, sono amministrati fino alla sua maggiore età dal cugino Paolo Francesco Rossi. Nel 1801, compiuti i 18 anni, fa il viaggio da Dresda fino ad Arzo per esser dichiarato maggiorenne dal Tribunale del distretto di Lugano e prendere ufficialmente possesso dei suoi beni. Riesce ad ottenere il posto di marmorino alla corte del Principe di Sassonia, già appartenuto a suo padre e successivamente a sua madre, pagando per questo una somma di 300 talleri. Dopo la morte della madre si trova in difficoltà finanziarie, a causa delle spese per le cure mediche, dei debiti contratti da sua madre, e della necessità di rifornire di pietre la sua bottega di marmista. Nelle ultime sue lettere, domanda al cugino amministratore Paolo Francesco di vendere i suoi beni in Svizzera poichè senza una scorta di marmo sufficiente, come richiesto dall'architetto di Corte, egli non riuscirebbe a conservare il suo lavoro. La corrispondenza con il cugino si interrompe nel 1804.

Rossi, Sophie Elisabeth
CH-AFR.Persona/R · Personne · 1758-1804/04/29

Nata Neidlingin (cognome oggi forse estinto) a Dresda o comunque in Sassonia. Moglie di Giovan Maria Rossi detto dell'Acquavita, originario di Arzo, che conosce e sposa a Dresda verosimilmente attorno al 1782 (nel 1783 ha il primo figlio). Rimane vedova nel 1786, incinta di un secondo figlio che perderà però alla nascita. Descritta nel testamento del marito come " marmorina", riprende il posto di marmista già occupato dal marito alla Corte di Sassonia , una carica ambita da molti artigiani perchè assicurava una rendita di 100 talleri annui. Benchè il marito l'abbia lasciata usufruttuaria di tutti i suoi beni in patria, questa disposizione non é riconosciuta in Svizzera dove a quel tempo la moglie non eredita con i figli. Di salute cagionevole, riesce con i pochi ricavati del suo lavoro e con quanto ottiene dall'amministrazione dei beni ereditati dal figlio ad Arzo, ad educare il figlio Johann Karl Augustus e a fargli imparare il francese e l'italiano, lingua che lei stessa scrive abbastanza bene. Riesce anche a farlo nominare marmista di corte nell'anno in cui muore di "mal sottile" (probabilmente di silicosi). Dalla sua corrispondenza si apprende che ha ricevuto in dono dal Principe elettore un piccolo terreno, adiacente alla proprietà del defunto scultore Andrea Salvatore Aglio, il quale l'aveva venduta con una promessa orale a suo marito e che lei cercherà di far riconoscere dagli eredi Aglio per poter creare una sua bottega di marmista. L'esito delle trattative non é noto.