Il fasc. contiene una piccola corrispondenza con esponenti della Camera di commercio luganese che si inquietano per l'arrivo della cooperativa Wirtschaftsring. Due commercianti luganesi allertano R. Rossi, allora direttore della succursale della Banca nazionale svizzera a Lugano, riguardo a quanto considerano un raggiro ad opera di elementi "naturalizzati" (e in seguito additati come "ebrei"). Rossi promette di informarsi e invia due rapporti alla direzione generale della BN (marzo e luglio 1937) la quale lo assicura della sua attenzione e gli trasmette alcuni esemplari della pubblicazione del Dr. Schwagler sulla cooperativa WIR (non presente nel fasc.). Dalla corrispondenza traspare il pregiudizio anti-ebraico. Un panettiere luganese scrive: " I suoi [della WIR] fondatori ed i suoi agenti in Isvizzera, sono di quegli ebrei che fanno la speculazione ininterrotta sulla buona fede dei popoli. E peccato che il dr. Schwegler non nomina col nome giusto gli inventori".
Nel dossier sono contenute 3 pubbl. : "Conditions d'adhésion, WIR Association économique Zurich" ; "Association pour la monnaie saine : rapport 1935/1936, Zurich" ; "Gesunde Währung / hrsg. v.d. Veren. für gesunde Wähung, Juli 1937".
Il fasc. contiene:
la corrispondenza (1931-1945) fra R. Rossi, azionista fondatore della Società Bancaria ticinese nel 1903, con alcuni membri del consiglio di amministrazione, in particolare il presidente D. Giambonini. La corrispondenza tratta della situazione finanziaria della banca, commenta i bilanci, e successivamente le malversazioni compiute dal direttore Mario Piccinino; la relazione del 16 giu 1939 del Consiglio di amministr. agli azionisti sull'anno 1939; un fasc. stampato con il bilancio 1938; "Appunti e critiche 1937-38-39-40" di R. Rossi (ms su una busta,datato 13.3.1940) riguardanti le attività del gerente Piccinino.
Le due conferenze, delle quali l'autore andava particolarmente fiero, furono tenute in diverse occasioni nel periodo 1930-1939. La conferenza sulle attività della Banca Nazionale fu tenuta per la prima volta durante il "Corso estivo di lingua italiana e di scienze commerciali" organizzato dalla Scuola cantonale di commercio di Bellinzona (luglio 1930). Venne poi ripetuta al Circolo di coltura di Locarno nel dic. 1930. La conferenza intitolata "Risparmio e previdenza" fu tenuta alla domanda di diverse associazioni, per la prima volta nel marzo 1931presso la Società letteraria di Lugano, in seguito presso la Società svizzera dei commercianti. Per questa conferenza l'autore aveva previsto la proiezione di un film italiano, promosso dall'Associazione di propaganda per il risparmio e la previdenza con sede a Milano, che però non sembrerebbe essere pervenuto in tempo, comme attesta la corrisp. con Giovanni Mazza, un responsabile dell'assoc. Le conferenze suscitarono diverse reazioni nella stampa locale, perlopiù positive, con l'eccezione di alcune critiche apparse nel giornale Libera Stampa dove "Risparmio e previdenza" fu da qualcuno definita "una concione di tono spiccatamente filo-fascista" (LS 12.3.1931). Nel 1932 fu stampato un opuscolo con le due conferenze di cui sono conservati i testi in preparazione ; un altro testo fu preparato per un capitolo sulle banche destinato al libro di lettura per le Scuole maggiori ticinesi, a cura del prof. Patrizio Tosetti.
Rossi, RaimondoInventario del patrimonio di Bianca Chicherio, moglie di R. Rossi redatto in un quaderno con gli investimenti effettuati dal marito nel periodo 1893-1907, compreso il prestito che egli ottiene sull'anticipo di eredità della moglie per sanare i debiti lasciati dal padre Antonio Rossi. Il produttore descrive in dettaglio gli attivi e i passivi della sostanza della moglie per il periodo 1905-1907, compreso il debito che le deve. Sull'ultima pag. del quaderno, in una nota datata 11 nov. 1907 e redatta con inchiostro rosso, egli esprime la sua grande preoccupazione per lo stato del patrimonio suo e della moglie, investito in gran parte presso la Società Bancaria ticinese, allora in grande difficoltà a causa della crisi finanziaria che stava investendo la Svizzera e le banche ticinesi ("attraverso una crisi terribile, perso in borsa 46000, la Bancaria è in critica posizione ...")
Rossi, RaimondoContiene le proposte del dip. delle Finanze, il messaggio e progetto di legge (1925) sulla revisione degli stipendi dei funzionari statali ; con la documentazione preparatoria di cui si servì R. Rossi, in particolare: documenti sugli stipendi dei funzionari della Banca dello Stato con l'elenco nominale dei funzionari ; note ms sugli stipendi del personale della Banca nazionale svizzera e dattiloscritto sugli stipendi dell'amministrazione del Regno d'Italia (1923) oltre ad opuscoli riguardanti la legge federale e le leggi cantonali.
Come Rossi ebbe poi a dichiarare in Gran Consiglio nel dic. 1927, quando presideva la Commissione di Gestione, il Consiglio di Stato non volle approvare il progetto per cui egli lo portò con sé come ricordo della sua vita di consigliere di Stato.
[fonte cit. in Note alla scheda]
Conferenza pronunciata in diverse occasioni con titoli diversi. Il fasc. comprende :
Un testo ms intitolato "La mistica dell'oro: note per conferenza al Circolo di Coltura, Lugano, martedì 21 febb. 1933". Non é pervenuta l'introd. alla prima conferenza, svoltasi il 30 genn. 1932 presso la Società Letteraria di Lugano (allegato un volantino di convocazione per sabato 30 gen. all'Albergo Pestalozzi). La doppia numerazione dei ff. attesta le modifiche introdotte. Inseriti nel ms. anche 3 ff. di una nuova introduzione destinata al "Corso di coltura italiana" della Scuola cantonale di commercio a Bellinzona, dove la conferenza venne ripetuta il 31 lug. 1933.
Il fasc. comprende anche : diversi ritagli di stampa con i resoconti delle conferenze (gen.-feb. 1932) che attestano anche un intervento al Rotary Club il 21 gen. 1932 e divesi ritagli di stampa sul tema dell'oro, verosimilmente raccolti durante la preparazione.
Testo dattiloscr. in 2 copie, non datato; porta la nota " a richiesta di Publicitas".
Pubblicato nel no del 26 marzo 1941 dal giornale Il Dovere (ritaglio stampa)
Testo dattiloscr. (7 ff.) per l'Almanacco ticinese 1940. Porta il sottotitolo: "Di palo in frasca. Da "Fatti, commenti e prospettive in epoca di guerra" a "La professione ed i doveri dell'uomo in banca".
Con una lettera all'editore Carlo Grassi del 24.10.1939 in cui spiega : "non ho voluto trascurare alcune riflessioni sulle conseguenze economiche e finanziarie dell'attuale tragico periodo politico. Ma poiché temevo che [...] avrei potuto renderlo indigesto alla maggioranza dei lettori, ho fatto un salto cogliendo un tema che può interessare tutti [... parlando ] della professione e dei doveri dell'uomo di banca. La prego di condividere la mia idea."
Invia anche una sua fotografia per illustrare l'articolo con la dicitura: " Dr. Raimondo Rossi, direttore della Banca naz. svizzera a Lugano, già Consigliere di Stato, Capo delle finanze cantonali dal 1922 al 1927."
Raimondo Rossi aveva conservato una gran parte delle comunicazioni della Società Bancaria Ticinese presso la quale aveva aperto un conto titoli a nome di Angela Chicherio, che amministrava. Il fasc. contiene: la lettera di apertura del conto, gli estratti annuali del conto corrente, le notifiche sulla gestione dei titoli e sui versamenti degli interessi per il periodo gen. 1908 - gen. 1943
Rossi, RaimondoLa Banca Popolare Ticinese viene chiusa con una procedura di concordato nel marzo del 1914. La commissione di liquidazione nominata dall'assemblea degli azionisti é composta da: Raimondo Rossi, presidente, Plinio Bernasconi, Carlo Censi, Giovanni Franciola e Luigi Ponzio. La banca verrà assorbita dalla Banca popolare di Lugano che ne riprenderà gli attivi e i passivi.
Il dossier é suddiviso in due parti:
- portfolio 1 (1913-1919) : contiene le note ms del Rossi relative alle attività da lui svolte nella commissione, appunti personali, appunti per il bilancio ; gli atti preparatori alla liquidazione (deposito di garanzia); copia della corrispondenza con vari interlocutori istituzionali e privati (magistratura , autorità politiche, membri della commissione, creditori) , la corrisp. con il commissario del concordato, avv. Alberto Vigizzi e con la Banca popolare di Lugano; una lettera al Rossi del cons. fed. Motta del 5 maggio 1914 che si esprime sulla vicende della BPT e la creazione della Banca del Ticino.
Le schede di debitori della Banca popolare ticinese con la valutazione della loro solvabilità e reputazione, destinate visibilmente alla Banca della Svizzera italiana a Lugano ed ad altri stabilimenti, riguardano molte attività commerciali del bellinzonese, sia piccoli commerci e mercerie o artigiani con qualche possedimento, sia grossi commercianti come la ditta Dionigi Resinelli, la ditta Farinelli, la ditta Figli di Gaetano Ponzio. - portfolio 2 (1920-1927): nel 1920 R. Rossi si trova a dover gestire uno strascico del fallimento della BPT : la cancellazione delle ipoteche estinte dopo il 1897 che l'Ufficio registri esige, ma per le quali i debitori della BPT non hanno sufficienti documenti di prova. Essi si rivolgono alla Commissione di liquidazione e al Rossi in particolare.
- portfolio 3 (1913, dic.): schede di debitori della Banca popolare ticinese, tutti della regione di Bellinzona, con la valutazione della loro solvabilità e reputazione, destinate alla Banca della Svizzera italiana a Lugano ed ad altri stabilimenti (note a matita con la calligr. di Raimondo Rossi). Tutte riferite ad attività del bellinzonese, piccoli commerci, artigiani con qualche possedimento e grossi commercianti come le ditte Dionigi Resinelli, Farinelli, Figli di Gaetano Ponzio.