Piccolo quaderno che porta sulla copertina: "Raimondo Rossi Arzo. Conti" .
Contiene la lista degli affittuari delle case coloniche con i relativi terreni coltivati e un riassunto dello stato dei conti nel 1916 (dare e avere per affitti, crediti, e altri proventi). Concerne la casa colonica ad Arzo in Canton Là, affittata a Angelo Migliori, con i fondi Dosso a Saltrio verso Clivio e Minaso a Clivio; la casa colonica in Bonaga ad Arzo con il fondo adiacente e il Ronco, affittata a Leopoldo Valsecchi; il fondo Selbee a Besazio affittato a Lorenzo Zoppi ; mezza casa colonica in Besazio con i fondi Cesmo, Vendembié, Vignolo, Pradasc affittati a Battista Scacchi ; altra metà della casa di Besazio affittata ad Antonio Bernasconi con il vigneto Vignolo. A questi si aggiungono le iscrizioni riguardanti lo stato di alcuni debitori ai quali i genitori del produttore, Antonio e Antonietta, avevano concesso dei prestiti.
Alla morte del padre Antonio, Raimondo Rossi riprende la gestione dei fondi agricoli e continua per alcuni anni un vecchio registro dei conti aggiungendo le sue annotazioni concernenti la produzione delle masserie della famiglia. Nel registro erano inseriti due libretti formati da pochi ff. quadrettati, con l'intestazione: Eredi fu avv. Antonio Rossi, e intitolati rispettivamente "Entrate Vendemmia" e "Entrate Fieno, frumento, bozzoli".
Rossi, RaimondoAnnotazioni sui rendimenti generati da fondi non identificati, appartenuti al curato d'Arzo don Stefano Antonio Ferrari, morto il 2.11.1716. Vengono elencate le rese in frumento, segale e vino e i pagamenti delle taglie avvenuti fra il 1692 e il 1715, e che spetteranno dal 1716 agli eredi, più particolarmente al fratello Giuseppe [Maria] Ferrari il cui nome figura sull'esterno del documento.
Rossi, Giacomo Antonio