L'amministrazione delle dogane sorveglia gli incontri al monte Generoso, in particolare gli incontri di G. Canevascini con P. Nenni e altri cittadini italiani ; le relazioni dei fermi e dei controlli realiz zati sul confine dono inviate al capo del dip. fed. di giustizia Häberlin. Piccola corrispondenza fra Häberlin e R. Rossi, che fornisce le date sulle assenze di Canevascini, ma sembra anche dubitare dell'esattezza dei riscontri forniti dal capo delle guardie di confine.
Rossi, RaimondoLe due conferenze, delle quali l'autore andava particolarmente fiero, furono tenute in diverse occasioni nel periodo 1930-1939. La conferenza sulle attività della Banca Nazionale fu tenuta per la prima volta durante il "Corso estivo di lingua italiana e di scienze commerciali" organizzato dalla Scuola cantonale di commercio di Bellinzona (luglio 1930). Venne poi ripetuta al Circolo di coltura di Locarno nel dic. 1930. La conferenza intitolata "Risparmio e previdenza" fu tenuta alla domanda di diverse associazioni, per la prima volta nel marzo 1931presso la Società letteraria di Lugano, in seguito presso la Società svizzera dei commercianti. Per questa conferenza l'autore aveva previsto la proiezione di un film italiano, promosso dall'Associazione di propaganda per il risparmio e la previdenza con sede a Milano, che però non sembrerebbe essere pervenuto in tempo, comme attesta la corrisp. con Giovanni Mazza, un responsabile dell'assoc. Le conferenze suscitarono diverse reazioni nella stampa locale, perlopiù positive, con l'eccezione di alcune critiche apparse nel giornale Libera Stampa dove "Risparmio e previdenza" fu da qualcuno definita "una concione di tono spiccatamente filo-fascista" (LS 12.3.1931). Nel 1932 fu stampato un opuscolo con le due conferenze di cui sono conservati i testi in preparazione ; un altro testo fu preparato per un capitolo sulle banche destinato al libro di lettura per le Scuole maggiori ticinesi, a cura del prof. Patrizio Tosetti.
Rossi, RaimondoManoscritto di una conferenza sulla necessità di proteggere e favorire l'industria svizzera, pronunciata in diverse occasioni fra gennaio e marzo 1920, in sede Zofingia o davanti alla Camera di Commercio. Suscita un certo interesse e echi nella stampa locale, di cui rimangono come allegati alcuni ritagli annotati dal produttore. Almeno in un'occasione (18 marzo 1920 a Lugano) vengono proiettati 3 filmati in francese, forniti dall'associazione "Semaine Suisse", che illustrano l'eccellenza dell'industria Svizzera : Appareillage Gardy S.A. Genève (materiale elettrico) ; Filmato sull industria alimentare svizzera ; Fabrique des chauffages centraux à Berne (industria metallurgica).
Rossi, RaimondoRaccolta di ritagli di articoli di stampa o pagine doppie di quotidiani, alcuni redatti da R. Rossi (e non sempre firmati, come nel Journal de Genève), riguardanti soprattutto le finanze e l'economia ticinesi, ma anche le finanze federali.
Principali testate: Corriere del Ticino, Popolo e Libertà, Gazzetta Ticinese, Corriere della Sera, Journal de Genève, Il Dovere, Il Paese, Libera Stampa, L'Avanguardia.
Testo dattiloscr. (7 ff.) per l'Almanacco ticinese 1940. Porta il sottotitolo: "Di palo in frasca. Da "Fatti, commenti e prospettive in epoca di guerra" a "La professione ed i doveri dell'uomo in banca".
Con una lettera all'editore Carlo Grassi del 24.10.1939 in cui spiega : "non ho voluto trascurare alcune riflessioni sulle conseguenze economiche e finanziarie dell'attuale tragico periodo politico. Ma poiché temevo che [...] avrei potuto renderlo indigesto alla maggioranza dei lettori, ho fatto un salto cogliendo un tema che può interessare tutti [... parlando ] della professione e dei doveri dell'uomo di banca. La prego di condividere la mia idea."
Invia anche una sua fotografia per illustrare l'articolo con la dicitura: " Dr. Raimondo Rossi, direttore della Banca naz. svizzera a Lugano, già Consigliere di Stato, Capo delle finanze cantonali dal 1922 al 1927."
Corrispondenza con il console italiano Nuvolari che richiede segnalazioni e informazioni sui fuorusciti italiani in Svizzera e sulle loro attività che ottiene senza grandi difficoltà. Si sorvegliano anche cittadini svizzeri appartenenti alla massoneria. Oggetto di particolare attenzione Cesare Rossi (indagato nel dopoguerra per il delitto Matteotti), e il dirigente comunista Vittorio Codovilla (erroneamente indicato come Codevilla dal consolato), proveniente da Buenos Aires via Amburgo. Il dip. di polizia si premura di segnalarne l'arrivo alle frontiere, domanda una fotografia al consolato e assicura che l'individuo non sarà fatto entrare in Svizzera. Da parte Svizzera si richiedono facilitazioni per il passaggio della frontiera a Chiasso e per il riconoscimemnto delle tessere di frontiera, molto utilizzate dai cittadini del Mendrisiotto.
Rossi, RaimondoContiene i testi dattiloscritti di interventi destinati alla radio della Svizzera italiana e corrispondenza con l'emittente. Le date delle diffusioni sono del produttore:
- 1933, lug. 22: Divagazioni sul tema "Risparmiare o spendere?" (datato, Lugano 11 lug. 1933); lettera RSI di accettazione del 21 giu 1933; primo testo ms. a matita.
- 1934, feb. 15 (ore 20.30) : Conversazione sul tema "Mentalità americana e mentalità europea in materia di sistemi monetari: conclusione" (il testo completo manca)
- 1934, ott. 20 (ore 20) : La Settimana svizzera e il Ticino: riflessioni e commenti, Dr. Raimondo Rossi Lugano (testo ms che porta la nota " Da restituirmi")
- 1935, ott. 24 (ore 20.30-20.50) : La Settimana svizzera
-1937, febb. 1: Sintomi di risveglio economico : conversazione alla Radio della Svizzera italiana
Contiene anche una carta da visita di Alberto Greco con i complimenti per una trasmissione (s.d.)
Rossi, RaimondoArticoli dattiloscritti destinati alle rubriche "Settimana economica" e "Rassegna economico finanziaria" del Corriere del Ticino, con documentazione raccolta dal produttore. Dattiloscritti con data di pubblicazione e data di redazione:
- 1932, sett: Passatempi demagogici (a matita: Riduzione stipendio (nota ms: "pubblicato dal Corriere del Ticino al principio di settembre 1932).
- 1937, ott. 27: Cabalistica monetaria. (non firmato né datato, forse incompleto).
- [1938?]: Sguardo d'assieme: prospettive che fanno da calamita (non firmato né datato, forse incompleto).
- 1940, lug. 3: Problemi economici e finanziari in ora grave (datt. firmato 2.7.1940).
- 1940, lug. 17: In attesa del nuovo ordine sociale ed economico : la situazione della Svizzera (datt. firmato 15.7.1940).
- 1940, lug. 31: Le apparenze del mercato finanziario e monetario e le incognite dell'avvenire economico (datt. firmato 30.7.1940).
- 1940, nov. 20: Prospettive allarmanti per i cittadini, ma anche per il fisco (datt. firmato 18.11.1940).
Documenti (articoli di giornale):
Vita Nuova, settim. liberale-radicale del distretto di Mendrisio n. 15 (13.4.1940) : art. di commento ad un testo di R. Rossi pubbl. forse in marzo-aprile 1940 sul Corriere (non pervenuto);
La Vita economica, N. 10 (ott. 1940): Aspetti della situazione economica della svizzera nel mese di sett. 1940.
Giornale del Popolo 15, 19 e 21 nov: opinioni dei lettori e articolo riguardanti il Sacrificio per la Difesa nazionale e polemica con "Il Dovere" sulla possibile sopressione del segreto bancario.
Corrispondenza confidenziale del produttore R. Rossi con G. Bachmann, presidente della Dir. gen. della Banca Nazionale, con il cons. fed. Motta, con il cugino banchiere Adolfo Rossi e con i direttori di vari instituti bancari. Il fasc. riguarda l'acquisto da parte della Banca della svizzera italiana dell'istituto bancario italiano Credimare, controllato dalla Banca commerciale Italiana a sua volta controllata dal governo italiano per mezzo dell'Istituto di ricostruzione industriale (IRI) . Il produttore è contrario all'acquisto, ritenendo l'operazione pericolosa per la banca e contraria agli interessi della Svizzera. Si adopera in un primo tempo per contrastarla, cercando di favorire la formazione di un guppo di interessi svizzeri che possa rilevare le partecipazioni della BCI nella BSI. A questo scopo contatta personalmente e confidenzialmente i direttori di alcune banche svizzere (Credito Svizzero, Banca popolare svizzera) cercando invano di farli subentrare agli azionisti esteri.
Nello stesso periodo (febbraio-marzo 1936), grazie ai contatti in corso, riceve una proposta di lavoro per uno dei suoi figli. Questa corrispondenza è inclusa nel fascicolo sulla la transazione bancaria Credimare.