Carlo Ferrari fu Giovanni Maria e Carlo Rossi da Sina, fu Gabriele, debitori solidali, vendono un terreno ad Arzo nel luogo detto "La PInta" a Simone Ferrari fu Stefano che stipula anche a nome dei suoi fratelli [Domenico e Antonio non nominati ma che spesso agivano in comunione].
Rossi, Giacomo AntonioRogito del 1 feb. 1678, notaio Alfonso Oldelli Meride. Bifoglio con la scritta sull'esterno "Artio, Compra del Minas".
Maddalena Bagutta di Rovio in solidarietà con il figlio Giovanni del fu Andrea Ferrari (detto del Tamé?) vende un terreno ad Arzo, nel luogo detto Minaso, a Domenico Ferrari fu Stefano di Arzo, che acquista anche a nome dei fratelli Simone e Antonio.
Corrispondenza con il cugino Adolfo Rossi riguardo alla vendita della sua casa paterna di Arzo a Ottorino Rossi, con il quale condivideva per metà lo stabile.
Rossi, RaimondoCorrispondenza con la "Banque intermédiaire des valeurs non cotées (Genève)" e con il figlio Antonio per la vendita di alcune azioni della società Funicolare Monte Bré, possedute dal produttore.
Rossi, RaimondoCopia di un rogito datato 22 feb. 1648 estratto dalle imbreviature del notaio Nicola Fossati fu Giov. Antonio di Meride, eseguita dal notaio stesso e autentificata con tabellionato. Marta Rodari figlia di Antonio, di Maroggia e moglie di Rocco Rossi di Arzo, assente e residente a Vienna, vende un terreno a Saltrio, nel luogo detto al Dosso al parroco Antonio Ferrari fu Simone (1604-1649), assistita da Virgilio Fossati fu Bernardino di Arzo.
Rossi, Giacomo AntonioLa vedova Maria Rossi del fu Carlo Antonio, curatrice dei figli minorenni vende un terreno e un stalla situati nel territorio di Arzo nel luogo detto Trescié ai fratelli Simone, Domenico e Antonio Ferrari fu Stefano. Rogito del notaio Alfonso Oldelli di Meride, 10 marzo 1694
Rossi, Giacomo AntonioCopia di un rogito tratto dalle imbreviature del fu notaio Giovanni Antonio Oldelli, datato 13 set. 1629. Copia eseguita il 19 ott. 1649 ? (data poco leggibile) dal notaio Bartolomeo Lobbia. Domenico (?) Rossi del fu Pietro di Arzo vende un terreno a Saltrio a Giovanni Maria Ferrari fu Simone.
Rossi, Giacomo AntonioRogito di Alfonso Oldelli di Meride, 16 maggio 1699. Il curato di Arzo Stefano Antonio Ferrari acquista per sè e suoi fratelli Francesco, Biagio, Domenico e Giuseppe, congiuntamente con Stefano Ferrari di Domenico [suo cugino] un terreno ad Arzo detto Chioso Simonini, da Francesca Polata [Polatta] di Melano, ved. di Tommaso e tutrice del figlio minorenne Paolo. Il rogito fa riferimento all'ultimo testamento del marito, rogato da Bartolomeo Lobbia di Lugano nel genn. 1695, che lasciava la moglie amministratrice del patrimonio. Il chioso era stato acquistato da Francesca Polatta in un periodo imprecisato agli eredi di un "Simonino Ferrari", che non sembra imparentato con gli acquirenti. Il curato Stefano Antonio agisce come rappresentante del fratello Giuseppe e dei fratelli Francesco e Biagio che si trovavano a Roma.
Rossi, Giacomo AntonioRogito del 16 marzo 1730 (notaio Giov. Battista Pahemius, fu Cosimo Damiano, di Balerna).
Sul f. esterno: Vendita fatta dalle sig,re eredi del fu Sg. Antonio Franchini di Balerna al Sig.e Giuseppe Ferrari d'Arzo, della metà della possessione di Bisio. Unito un riassunto in italiano che indica come Giuseppe Ferrari del fu Simone avesse già comperato nel 1728 dal fu suo suocero Antonio Franchini metà del fondo di Bisio, in territorio di Balerna, consistente in una "casa masserizia e sussidio". Le figlie eredi Caterina e Maria Elisabetta Franchini , quest'ultima moglie di Benedetto Silva di Morbio Inferiore, gli vendono nel 1730 la restante metà del fondo per Lire imperiali 4500. Viene specificato come la somma debba essere distribuita per saldare diversi debiti delle sorelle.
Due rogiti di Giovanni Oldelli del 30 gen. 1719 per la compensazione della dote di Marta Rodari vedova fu Francesco Fossati del Stocco, che riceve terreni e un capitale, e successiva vendita con patto di grazia di uno dei terreni ai fratelli Ferrari:
- "Assig.° Martae uxoris r.n. qm. D. Francisci Fossati de Stocco à M.tro Franc. Ant. Fossato parit. d: del Stocco qm. Silv.tri de Artio ". Marta Rodari riceve un capitale e i terreni Alla Zocca a Tremona, Rongio a Besazio e Selveta a Arzo, da Francesco Antonio Fossati del Stocco, nipote del marito defunto.
- "Vend.o gratia D.D. fr.um Ferrarior[um] qmd. D. Simeonis Artÿ à Marta Rodaria uxe. r.n. qmd M.tri Fran.ci Fossati del Stocco d.Loci". Retrovendita del terreno Alla Zocca situato a Tremona, con possiblità di riscatto, fatta da Marta Rodari vedova di Francesco Fossati del Stocco a favore dei fratelli Domenico e Giuseppe Ferrari che agiscono anche a nome degli altri fratelli Francesco e Biagio.