Alle elezioni del gen. 1927, R. Rossi non viene rieletto in Consiglio di Stato e per alcuni giorni si discute l'offerta dei conservatori di cedere il loro secondo seggio all'uscente consigliere agrario. Proposta poi rifiutata dal partito e dall'interessato.
Contenuto del fasc.:
Programma del partito agrario con i candidati (Il Paese del 14.1.1927) ; telegramma della Cancelleria di stato con i risultati delle elezioni; brevi note ms non datate, in cui Rossi riassume la sua posizione dopo il riscontro delle urne ; scambi di corrispondenza con i colleghi di partito e di governo e con vari politici, che rappresentano la parte più importante del fasc. (corrispondenza ricevuta e inviata da ott.1926 a feb. 1927). Intervengono fra gli altri : Francesco Cattaneo, Ettore Brenni, Angelo Tarchini, Giuseppe Greco, Luigi Balestra, Giuseppe Motta. Sono presenti anche numerose lettere di sostegno da parte di privati cittadini, amici e famigliari (come il figlio Antonio o il vescovo Aurelio Bacciarini).
In un fasc. separato all'origine e così conservato, si trova la corrispondenza con Agostino Soldati, unitamente all'articolo "Confessioni dell'on. Raimondo Rossi" publ. nel suppl. del Corr. del Ticino del 27.1.1927, nel quale Rossi spiega i motivi che lo hanno deciso - quasi controvoglia - ad accettare di ricandidarsi, in considerazione della convergenza fra i programmi agrario e conservatore e per evitare un cambio alla testa delle finanze cantonali. In fondo al fasc. sono stati ordinati gli articoli di stampa (Gazzetta ticinese, Il Paese, La Suisse) a cui si fa riferimento nella corrispondenza.
Contenuto in due cartelle:
- 1912-1915: tre lettere di Agostino Soldati a R. Rossi riguardanti il cambiamento di linea del Corriere del Ticino, giornale fondato nel 1893 dai liberali-conservatori come organo del partito Unione democratica ticinese, nel cui consiglio di amministrazione entrano a maggioranza nel 1912 i fratelli Soldati, fautori di una linea moderata e di uno Stato laico. Ritagli di giornale del febbraio 1912, in parte non datati riguardanti le vicende del Corriere e il nuovo consiglio di amministrazione. Lettere di Piero Gilardi e Francesco Balli a R. Rossi (1915) in risposta alle sue dimissioni dal consiglio di amm. dell'associazione del Corriere che egli non riteneva più abbastanza patriottico. Una lettera di A. Soldati e risposta di R. Rossi (25 e 27 mag. 1915).
- 1936-38: copia di una lettera del 23 dic. 1936 di R. Rossi a A. Soldati (non firmata) in occasione del suo ritiro dal Tribunale Federale ; lettera di condoglianze alla famiglia per la morte di Agostino Soldati (1938); ritagli di giornale riguardanti la persona e la carriera di Agostino Soldati.
Nel 1898 R. Rossi é segretario di concetto del Dipartimento dell'Interno, carica che occupa dal 1892 e che si affianca a quella di professore straordinario per l'insegnamento della legislazione nella nuova Scuola cantonale di commercio, inaugurata nel 1896. Nel mese di giugno del 1898 concorre alla cattedra di diritto pubblico presso l'Università di Losanna. La candidatura, inoltrata nell'aprile del 1898, fu appoggiata dal giudice federale Agostino Soldati, suo mentore e fondatore dell'Unione democratica ticinese. Ma nel novembre dello stesso anno R. Rossi ritira la sua candidatura, pur essendo il primo fra i candidati prescelti dal Consiglio accademico, poichè egli aveva appreso dall'amico cons. nazionale A. Borella che il Consigliere di Stato vodese Ruchat osteggiava la sua nomina, temendo che la sua vicinanza politica a Soldati e alle idee del suo partito potessero influenzare il suo insegnamento. Nel maggio del 1899 R. Rossi prepara nuovamente una candidatura alla carica di Preside della facoltà commerciale "Luigi Bocconi" presso il Regio Instituto tecnico superiore di Milano. Il fasc. contiene la minuta della sua lettera di presentazione, che descrive le sue motivazioni e 15 allegati numerati I-XV, nonchè un estratto dell'atto di nascita. Gli allegati sono composti da attestati di studio e di lavoro, da vari estratti e fascicoletti di sue pubblicazioni e da una copia della sua tesi di dottorato di Losanna del 1892 "Sur quelques questions de criminalité et de penalité" (allegato XII). Nell'allegato XV, con il titolo "Carteggio confidenziale circa il concorso alla cattedra di diritto pubblico all'Università di Losanna ; lettere del sign. giudice fed. S. e del signor consigliere nazionale B." si trova tutta la corrispondenza riguardante il concorso per la cattedra di diritto dell'Universtà di Losanna.
Rossi, Raimondo