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Description archivistique
CH AFR GA.FE.Serie C.c.16 · Dossier · 1823-1824
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Fascicolo composto da tre documenti relativi agli inventari post mortem di Giovanni Battista Torriani, (15.5.1823), amministratore della sostanza della sorella Maddalena vedova di Giuseppe Simone Ferrari, e della stessa Maddalena, deceduta l'anno seguente (12.8.1824). Incarico spettante al coamministratore della sostanza Ferrari Paolo Francesco Rossi di Arzo, che da procura al figlio notaio Giacomo Antonio. Si nota l'uso de cognome Ferrari-Quartironi che Giuseppe Simone Ferrari aveva adottato in qualità di erede universale di don Felice Quartironi, ultimo discendente di questa famiglia di notabili mendrisiensi.

  1. Procura di Paolo Francesco Rossi al figlio Giacomo Antonio del 13 sett. 1823 per "fare di concerto cogli eredi del fu Sig. tenente D. Giambattsta Torriani di Mendrisio l'inventario di tutto ciò che esisteva appresso al fu sud.to Sig. Tenente di ragione del sign. Filippo Ferrari qm Giuseppe di Mendr. e specialmente delle carte, documenti di famiglia e di crediti (...)"
  2. "1823, li 13 settembre. Inventario delle scritture e registri appartenuti alla sostanza del fu Giuseppe Ferrari-Quartironi di Mendrisio esistenti presso il fu Sr. G. B. Torriani di Mendrisio qual coamministratore testamentario insieme al signor giudice di pace Paolo Francesco Rossi di Arzo a cui si consegnarono". Due copie dell'inventario "fatto in doppio originale" e firmato da don Agostino Torriani per gli eredi Torriani, e da Giacomo Antonio Rossi che rappresenta l'erede Ferrari.
  3. "1824, li 21 agosto: atto di deposito di alcuni effetti preziosi di ragione Ferrari fatti presso li SS. prevosto e priore fratelli Torriani". Primo inventario degli oggetti preziosi della defunta Maddalena Torriani contenuti in casa Ferrari, eseguito dal notaio G. A. Rossi, procuratore di Filippo Ferrari, in presenza dei fratelli della defunta, prevosto don Ambrogio e priore don Agostino Torriani, che ricevono gli oggetti in deposito in una cassetta sigillata. Firmano l'atto il priore Torriani e il notaio Rossi che appone il suo timbro in ceralacca.
Rossi, Giacomo Antonio
Eredi fu Magno Rossi della Marcona
CH AFR GA.Serie B.01 · Dossier · 1777 - 1814
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

I Rossi della Marcona erano marmorini e sfruttavano alcune cave di marmo ad Arzo. Il dossier riguarda i possedimenti di questa famiglia all'inizio dell'800 e in particolare i beni e gli affari di Magno Rossi della Marcona (ca 1750-1813) e la sua successione ereditaria. Contiene appunti ed inventari del liquidatore della sostanza, il notaio Giacomo Antonio Rossi, incaricato con mandato del 19 nov. 1813 dagli eredi del fu Magno Rossi.
In dettaglio:

  1. Pubblica grida e contraddicenti (15.6.1813)
  2. Madato del notaio G.A. Rossi per la liquidazione della sostanza (19 nov. 1813)
  3. Nota dei debiti approvati e nota sul ricavato e spese del defunto
  4. Obbligo di Elisabetta fu Pietro Ant. Rossi del Giorgino vs. il signr. Provino Rossi [del Paolino] e i suoi fratelli "molto rev. don Agostino, chierico Giacomo e Carlo Giorgio … con esso conviventi" ; credito riscattato da Magno Rossi (18 ag. 1777).
  5. Cauzione di dote e antefatto in favore di Anna Maria Imperiali moglie di Magno Rossi della Marcona (19 mag. 1793) ; e Testamento noncupativo della medesima (8 lug. 1793)
  6. Compensazione della dote e scambio di proprietà riguardanti Sidonia Rossi della Marcona fu Giacomo, ved. Andrea Aglio (1787 ; 1806)
  7. Francesco e Benedetto Imperiali, padre e figlio, creditori vs. Pietro Aglio, poi vs. Magno Rossi della Marcona (periodo: 1793-1814)
  8. Obblighi fra Carlo Domenico, Paolo e Martino Roncoroni, padre e figli, e Magno Rossi della Marcona (periodo: 1810-1812)
  9. Debiti di Giacomo Rossi della Marcona vs. il fratello Magno (periodo: 1796-1811)
  10. Compra del fondo Rappiantino (Saltrio) da parte dei fratelli Magno e Giovan Angelo Rossi della Marcona (13 dic. 1811)
  11. Credito di Pietro Aglio contro Caterina Rossi del Beltrame, ved. di Giacomo Ant. Ferrari, riscosso e versato agli eredi fu Magno Rossi per saldo di un debito (2 gen. 1812 ;mar. 1814)
  12. Credito di Stefano Giudice vs. Francesco Allio, ceduto agli eredi fu Magno Rossi della Marcona (1814)
  13. -31. Conti e fatture di artigiani e commercianti, provenienti dal territorio di Arzo, Saltrio e Viggiù presentati agli eredi fu Magno Rossi della Marcona e riguardanti il periodo 1805-1814.
Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR AN.Serie A.c.02 · Dossier · 1814-1890
Fait partie de Fondo Antonio Rossi

Atti notarili e riconoscimenti di debito contratti da Paolo Francesco Rossi e dal figlio Cristoforo ereditati dai figli e in particolare dall'avv. Antonio. Il quale é pure debitore solidale per altri debiti contratti da terzi. Fanno parte di questo insieme di documenti:

  • 1814: debito di L. 3150 contratto da PaoloFrancesco Rossi verso il cugino canonico Carlo Giuseppe Vassalli fu Bartolomeo, di Riva S. Vitale. Nel 1828 i figli Giacomo Antonio e Cristoforo pagano gli interessi ma aumentano anche il debito fino a L 10'000. In calce al secondo documento si trovano le scritture degli eredi Vassalli e del cugino Antonio Rossi che estingue il debito fra il 1873 e il 1879.
  • 1858: debito contratto da Cristoforo Rossi presso i cugini avv. Giacinto e ing. Antonio Vassalli figli del fu notaio Bartolomeo. Saldato dagli eredi fratelli Antonio e Paolo Rossi nel 1873.
  • 1863: debito contratto dall'ing. Paolo Rossi, rappresentato dal fratello Antonio debitore solidale, verso Alessandro Cremonini di Cragno fraz. di Salorino ; con iscrizionii all'Ufficio delle ipoteche del distr. di Mendrisio. Debito saldato nel 1882.
  • 1873: riconoscimento di debito dell'avv. Antonio a favore di Amedeo Monzini (?) di Besazio
  • 1874 e 1879: Ufficio delle ipoteche di Mendrisio: iscrizioni ipotecarie sussistenti a carico dell'avv. Antonio Rossi
  • 1879-1889: ricevute e riconoscimenti di debiti
Rossi, Antonio, avvocato