Documenti che riguardano la zia Lavinia Gabuzzi ved. dell'ing. Paolo Rossi e altri lontani parenti per i quali il produttore si era adoperato, principalmente in casi di successioni ereditarie o vendite di beni.
Rossi, RaimondoLavinia Gabuzzi, vedova Ing. Paolo Rossi, morta il 18 maggio 1913, nomina il nipote Raimondo Rossi fra i suoi eredi e esecutore testamentario con il cognato Luigi Serena. Raimondo svolge le pratiche legali ed fa da mediatore per sanare litigi e tensioni fra gli eredi. Il fascicolo contiene le testimonianze di questa sua attività, il testamento olografo con diverse trascrizioni, le ultime volontà del marito Paolo Rossi, gli inventari e i progetti di spartizione, la corrispondenza con le autorità di tassazione e con gli eredi designati. Alla morte di Lavinia Rossi Gabuzzi solamente la sorella Evelina Serena é ancora in vita, mentre la sorella Giuseppina ved. Salvatori, residente a Costantinopoli, e i due fratelli Edoardo e Gustavo sono deceduti. Sono quindi i loro discendenti che ereditano e beneficiano dei legati.
Rossi, Raimondo1 fotografia incollata su un cartoncino rappresentante un gruppo di persone in un giardino davanti ad un'abitazione, verosimilmente una una pensione o un piccolo hôtel. Raimondo Rossi ha aggiunto con inchiostro blu le annotazioni: "a Montecatini" "zio Paolo" "zia Lavinia", contrassegnati con una crocetta (Paolo in seconda fila in piedi, primo da sin. ; Lavinia, stessa fila, 4a da sin.).
Rossi, RaimondoContiene:
- corrispondenza del feb. 1859 di Cristoforo Rossi con conoscenti e con la Delegazione provinciale di Padova (sotto governo austriaco) per l'iscrizione del figlio Paolo all'università della città, dopo la chiusura di Pavia, dove Paolo studiava matematica.
- procura dell'ing. Paolo per il padre Cristoforo durante le procedure di divisione dell'eredità materna (1861)
- due lettere al fratello Antonio (1877 ; 1883)
- quattro decreti di S.M. Umberto I re d'Italia che nomina l'ing. Paolo Rossi: Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia (1.4.1881) ; Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia (7.6.1884) ; Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia (30.6.1891) ; Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (5.7.1895).
- 2 cartoline postali (Svizzera e Italia) con uno scambio fra Paolo e un fornitore di Venezia, per un quadro ricevuto danneggiato
- 1 fascetta di spedizione per giornali con l'indirizzo: " Rossi Ing. Paolo, Via Saluzzo 9, Torino" (Paolo era abbonato agli Atti della società degli ingegneri e degli architetti in Torino)
Quaderni scolastici con poemetti e schizzi del quattordicenne Paolo Rossi
Rossi, RaimondoQuinti Horatii Flacci Carmina expurgata & accuratis notis illustrata. Auctore Josepho Juvencio Soc. Jesu Sacerdote. - [Ristampa]. - [Venezia] : Nicolò Pezzana, [1728?].
Vol. senza frontespizio. Titolo e data d'ed. attribuiti secondo l'autorizzazione di stampa dei Riformatori dello Studio di Padova nel 1727, "justa l'essemplare stampato nell'anno 1712 in questa Città".
Sei ricevute rilasciate da Alessandro Cremonini di Cragno, fraz. di Salorino per gli interessi pagati da Paolo Rossi al quale ha prestato, in epoca non precisata (rogito Borella), la somma di L. 1000 sulla quale l'ing. paga un'interesse annuo di L. 50.
Rossi, Antonio, avvocatoL'ing. Paolo Rossi, zio di Raimondo, muore il 23 marzo 1903 a Milano e viene inumato ad Arzo il 25 marzo. La salma viene trasportata in treno da Milano a Chiasso, poi con un trasporto funebre fino ad Arzo, dove si svolge la messa cantata, con i parroci dei paesi di Arzo, Besazio e Tremona e l'inumazione nella cappella di famiglia. Contiene: il dettaglio delle spese ; un necrologio apparso sul Monitore delle strade ferrate d'Italia (ritaglio, marzo 1903)
Rossi, RaimondoUltime volontà redatte su due foglietti A5 con intestazone delle Strade ferrate del Mediterraneo. La data, in parte macchiata da una correzione, è quasi illeggibile (forse 2 o 22 gen, 1903). In allegato al testo si trova un biglietto datato 19.1.1903 della cognata Evelina Sereni che promette di eseguire le istruzioni ricevute.
Rossi, Raimondo