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Description archivistique
CH AFR GA.FE.Serie C.b.04 · Dossier · 1765-1779
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Atti notarili eseguiti a Venezia in vari periodi e riguardanti possessioni in Ticino di Giuseppe Ferrari, che le vende per ottenere dei capitali (i motivi non sono noti), con la clausola del riscatto delle proprietà. Giuseppe Ferrari soggiornò a Venezia dal 1765 circa fino ai primi anni del 1790, dapprima solo e poi con la famiglia. La sua attività non è nota se non con il generico appellativo di "negoziante". Poche le testimonianze sul periodo, ma la famiglia riappare negli Stati delle anime di Mendrisio del 1794.
Contenuto del fascicolo:

  • Atto no. del 16.3.1765, notaio Luca Fusi in Venezia. Vendita fatta da Giuseppe Ferrari a Marc'Antonio Adami fu Alessandro, di una casa e di un terreno (luogo non nominato) per la somma di 700 ducati. Con l'impegno del Ferrari di versare gli interessi per anni cinque e il diritto di riscatto della proprietà con il versamento della somma "in una sola volta".
  • Atto not. del 25.2.1779, notaio Antonio Mandelli in Venezia. Vendita fatta da Giuseppe Ferrari a Domenico Fossati di una proprietà a Balerna, già affittata, per la somma di 250 ducati, con godimento di due anni e conseguente riscatto da parte del venditore. L'atto porta in calce, con data Morcote 16.12.1802 , la ricevuta dei figli del fu Domenico Fossati che ricevono il capitale con gli interessi da Giuseppe Ferrari.
  • Pagamenti per il riscatto delle proprietà: procura fatta da G. Ferrari a Bartolomeo Spinelli (anche indicato come Spinedi); procure e ricevute dei creditori eredi del fu Marc'Antonio Adami (1776-1779).
Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie B.b.02 · Dossier · 1801
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Fasc. ricostituito con documenti dispersi in parte fra la corrisp. di Filippo Ferrari e in parte col testamento e legati Felice Quartironi. Riguarda il pagamento della tassa ereditaria compresi i legati per messe lasciati dal reverendo. Corrispondenza con le autorità amministrative della Repubblica Elvetica.
1) "La Chambre d'administration du Canton de Lugano au citoyen Giuseppe Ferrari di Mendrisio" : comunicazione n. 519, della Camera amministrativa di Lugano, in data 14 luglio 1801, che trasmette a Giuseppe Ferrari la decisione del Ministro delle finanze della Rep. Elvetica ; "Dalla compiegata copia della lettera del Ministro delle Finanze rileverete essere voi tenuto al pagamento del diritto di registro sopra la capitale somma del legato, ed autorizzato a ritenervi ciò che avrete pagato". Allegato alla lettera: "Le Ministère des finances de la République Helvétique, 1re Division, Bureau d'Imposition, Berne, ce 3me juillet 1801":
2) "Il segretario del tribunale del distretto di Mendrisio al cittadino Giuseppe Ferrari di Mendrisio, 7 agosto 1801"* : esazione del 3% sull'eredità Quartironi ;
Minuta della risposta a nome di Giuseppe Ferrari in contestazione del 3% della tassa di registro (calligrafia ignota).

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie C.c.03 · Dossier · 1813-1814
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Giuseppe Simone Ferrari, figlio di Giuseppe Maria, originario di Arzo ma residente a Mendrisio muore il 10 giugno 1813 a Mendrisio. È il cognato Giovanni Battista Torriani che si occupa delle pratiche amministrative e religiose. Il fasc. contiene:
Conto delle visite mediche, operazioni e medicazioni chirurgiche fatte da Antonio Soldati nell'ultima malattia del fu Giuseppe Ferrari (28.6.1813); vari confessi di creditori ; memoria di quanto è stato fatto per organizzare le esequie, con calcoli delle spese; nota della cera servita per il funerale ; confesso di Carlo Lavizzari incaricato dell'organizzazione delle esequie e dei pagamenti relativi, rimborsato dalla vedova Ferrari ; conto dello speziale Lavizzari (periodo mag-giu 1813); inventario "Denaro ritrovato nel canterà del fu Sig.e Giuseppe Ferrario" ; "1813, l'11 giugno: nota della spesa occorsa per la sorella Maddalena vedova Ferrari dopo la morte del Sr. Giuseppe di Lei marito"; autore: G. B. Torriani, copre il periodo 11.6.1813-9.7.1814.

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie C.b.01 · Dossier · 1753-1786
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Resoconto delle prestazioni giuridiche e spese effettuate dal notaio Giambattista Rusca di Mendrisio per conto del defunto Giuseppe Ferrari e del suo erede minorenne Giuseppe, nel periodo 1731-1753. Allegati 2 ff. con i dettagli dei pagamenti ricevuti in saldo nel 1757 e 1786.

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie C.b.05 · Pièce · ca 1767-1813
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Registro del reverendo don Felice Quartroni, priore della Torre, dove resoconta le entrate dei "fitti" ossia affitti che riscuoteva dalle sue masserie e interessi sui capitali da lui prestati. Il registro inizia attorno al 1767, continuato e completato dopo la sua mote nel 1800, dall'erede Giuseppe Simone Ferrari. Le registrazioni finiscono nel 1813 quando muore anche Giuseppe Ferrari. Nel registro figurano come debitori molti nominativi di Mendrisio, alcuni comuni e alcuni monasteri. Figurano anche transazioni con il fratello Giovan Pietro Quartironi residente a Genova ; nel f. # 17 è inserito un foglietto firmato dall’agrimensore Giov. Baroffio che ha misurato il giardino e annesso chioso del reverendo (dove si trovava anche la casa di famiglia che diventerà poi dei Ferrari).
Dopo il 1800 si identificano scritture di Giovanni Battista Torriani, cognato del Ferrari, e del notaio Giacomo Antonio Rossi che curava gli interessi di Giuseppe Ferrari e degli eredi. Una memoria non datata ma quasi sicuramente del 1813 (calligrafia del notaio Rossi) intitolata "Crediti, capitali e fitti" è inserita all'inizio del registro ed elenca i crediti ancora da riscuotere o rispettivamente gli interessi annui che spettano agli eredi di Giuseppe Ferrari.

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie C.b.02 · Dossier · 1753
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Atti che riguardano prestiti di capitali e cessione di crediti da parte dei fratelli Cristoforo e Giacomo Rossi [del Paolino], figli del fu Paolo Francesco, in favore di Giuseppe Ferrari fu Giuseppe, ancora minorenne e assistito dai curatori Carlo Rossi fu Giov. Battista e Antonio Quartironi fu Bartolomeo. Si esplicita come parte dei prestiti debbano servire a liquidare la dote delle sorelle Ferrari Giusppa Caterina e Teresa Agostina, monache Orsoline, secondo quanto stabilito nel testamento del padre.
Copie di due rogiti del 20 feb. e 7 mag. 1753 estratti dalle imbreviature del notaio Giovan Battista Rusca di Mendrisio e eseguite dallo stesso.

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie C.b.12 · Pièce · 1797-1813
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Quadernetto che porta il titolo "Libro dove si notano li conti colli massari Crivelli di Mendrisio e Ceppi di Bisio", ma che contiene solo i conti relativi alla masseria dei Crivelli di Mendrisio (verosimilmente la masseria adiacente alla casa padronale ex-Quartironi). Il registro testimonia il passaggio delle proprietà Quartironi nelle mani dell'erede designato Giuseppe Ferrari fu Giuseppe: iniziato nel 1797 dal priore Carlo Felice Quartironi, che muore il 24 agosto 1800, viene successivamente compilato con altra calligrafia (Giuseppe Ferrari ?) fino al febbraio 1813, anno della morte di G. Ferrari. Vi sono annotate le entrate prodotte dalla masseria (affitto e parte della produzione di grano, segale, vino e coltura del gelso spettante al padrone) e altre spese riguardanti gli alimenti e il salario della domestica dei Quartironi. Dopo il 1813 alcune pagine alla fine del registro contengono osservazioni del notaio G. A. Rossi, che fa riferimento ad un nuovo libro di conti (non pervenuto) con i massari Ceppi di Balerna e Crivelli e ad un «Istromento d'obbligo» da loro sottoscritto per i loro debiti verso gli eredi Ferrari.

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie A.b.02 · Dossier · 1677
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Contratti e scritture private che regolano l'affitto del mulino dei Ferrari, situato ad Arzo, nel luogo detto "Mulino dello Zoppo":

  1. Istrumento del 29.12.1677 che stabilisce il livello per il godimento del mulino di proprietà dei fratelli Domenico, Antonio e Simone Ferrari, figli del fu Stefano dato in godimento a Pietro Masciotti figlio di Francesco e alla moglie Marta Fossati. Sulla 4a di copertina porta una scritta posteriore al rogito, attrib. al figlio di Simone: "Istromento del livelo del Molino del sig. Giuseppe Ferrari".
  2. Scrittura del 22 gen. 1743 fra Giuseppe Ferrari fu Simone e Giuseppe Ferrari fu Nazaro. Sul f. esterno: "Affito del molino a m[esser] Giuseppe filio di m. Nazaro Ferrari di Arzo sudeto per anni tre".
  3. Istrumento del 24 feb. 1766 a favore di Francesco Maria Aglio fu Pietro (1766). Sul f. esterno: "Instrumento fatto per il livello perpetuo del Molino d'Arzo nella persona del sig. Francesco Maria Aglio qm Pietro d'Arzo". Si specifica che si costituisce un "livello perpetuo e enfiteusi", contratto che prevede il diritto ad una futura possessione del bene.
  4. Tre scritture (1767-1777) private, a richiesta di Giuseppe Ferrari fu Giuseppe, che ribadiscono quanto pattuito nei precedenti contratti del Mulino, ossia che il fondo Costa, in territorio di Arzo, è parte del contratto d'affitto del Mulino e non è contenuto nell'atto di vendita di alcuni terreni ai fratelli Rossi del Gigantogno e Imperiali.
Rossi, Giacomo Antonio
Giuseppe Simone Ferrari e eredi
CH AFR GA.FE.Serie C · Série organique · 1752-1848
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Documenti relativi ai beni immobili e mobili di Giuseppe Simone Ferrari, figlio di Giuseppe Maria e di Giulia Rossi, che comprendono anche l'eredità lasciata al padre dal canonico Carlo Felice Quartironi. Alla morte del padre nel 1751 Giuseppe Simone è l'unico erede maschio, ancora minorenne poichè nato nel 1734, e quindi affidato a dei tutori.
Secondo quanto disposto dal padre nel testamento egli avrebbe dovuto convivere con la matrigna Benedetta Bardella, o comunque provvedere al suo mantenimento ed eseguire i vari legati per le sorelle. La documentazione riguardante la trasmissione dell'eredità e dei legati è frammentaria (periodo 1751-1753 circa). Più consistenti sono le carte relative all'amministrazione del patrimonio. I documenti posteriori al 1813 (morte di Giuseppe Simone) sono raccolti nella sotto serie C.c e riguardano l'eredità indivisa fra la vedova Maddalena Torriani e il figlio Filippo, unico erede che risiedeva a Cagliari (Regno di Sardegna), amministrata in gran parte dal fratello di Maddalena, il notaio Giovanni Battista Torriani, con interventi del notaio Giacomo Antonio Rossi che riprenderà poi l'amministrazione dopo la morte di Torriani nel 1823.

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie C.a.03 · Pièce · 1762
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Domanda presentata al rappresentante del Vescovo di Como per avere l'autorizzazione di estrarre dai registri parrocchiali l'atto di battesimo di Giuseppe Ferrari fu Giuseppe nato il 18 marzo 1734 a Mendrisio e battezzato col nome Simone Angelo Giuseppe. Bifoglio sul quale figurano il testo della domanda l'autorizzazione del vescovado concessa il 20 marzo 1762, e l’autenticazione con sigillo di carta del vicario generale Girolamo Stoppani.

Rossi, Giacomo Antonio