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Description archivistique
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CH AFR GA.FE.Serie A.a.01 · Dossier · 1583-1594
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Contiene due copie di rogiti per mano del notaio Giovanni Oldelli di Meride, tratte dalle sue imbreviature, che riguardano due figli del capostipite Simone Ferrari (m. già nel 1583) Giovanni Maria (m. prima del 1600) e Domenico (m. ca 1603) :

  • 1583, die 26 mensis octobris: Divisio facta inter Jo:Mariam et Dominicum fr.es Ferrarÿs fqm. M.i. Simonis de Artio et Bernardum de Solario de Carona [titolo sul retro dell'atto].
  • 1594, die 13 mensis maÿ: Ven. m. Dominici de Ferrarÿs a Ottaviani Fossatti [titolo sul retro dell'atto].
Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie A.b.07 · Pièce · 1699
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Rogito di Alfonso Oldelli di Meride, 16 maggio 1699. Il curato di Arzo Stefano Antonio Ferrari acquista per sè e suoi fratelli Francesco, Biagio, Domenico e Giuseppe, congiuntamente con Stefano Ferrari di Domenico [suo cugino] un terreno ad Arzo detto Chioso Simonini, da Francesca Polata [Polatta] di Melano, ved. di Tommaso e tutrice del figlio minorenne Paolo. Il rogito fa riferimento all'ultimo testamento del marito, rogato da Bartolomeo Lobbia di Lugano nel genn. 1695, che lasciava la moglie amministratrice del patrimonio. Il chioso era stato acquistato da Francesca Polatta in un periodo imprecisato agli eredi di un "Simonino Ferrari", che non sembra imparentato con gli acquirenti. Il curato Stefano Antonio agisce come rappresentante del fratello Giuseppe e dei fratelli Francesco e Biagio che si trovavano a Roma.

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie A.a.07 · Pièce · 1649?
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Copia di un rogito tratto dalle imbreviature del fu notaio Giovanni Antonio Oldelli, datato 13 set. 1629. Copia eseguita il 19 ott. 1649 ? (data poco leggibile) dal notaio Bartolomeo Lobbia. Domenico (?) Rossi del fu Pietro di Arzo vende un terreno a Saltrio a Giovanni Maria Ferrari fu Simone.

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie A.a.06 · Pièce · 1648
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Copia di un rogito datato 22 feb. 1648 estratto dalle imbreviature del notaio Nicola Fossati fu Giov. Antonio di Meride, eseguita dal notaio stesso e autentificata con tabellionato. Marta Rodari figlia di Antonio, di Maroggia e moglie di Rocco Rossi di Arzo, assente e residente a Vienna, vende un terreno a Saltrio, nel luogo detto al Dosso al parroco Antonio Ferrari fu Simone (1604-1649), assistita da Virgilio Fossati fu Bernardino di Arzo.

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie A.b.09 · Dossier · 1696-1713
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Tre rogiti di compravendita, i primi due riuniti da una cucitura:

  • rogito del 29 ott. 1696, notaio Alfonso Oldelli di Meride: Sidonia Ferrari vedova di Vitale Rossi de Sina, di Arzo e procuratrice del figlio Carlo Giuseppe, fa vendita con patto di riscatto (cum gratia) del terreno detto Tamporida a Saltrio ai fratelli mastri Costantino e Francesco Fossati de Maffio;
  • rogito del 24 dic. 1708 di Giovanni Oldelli fu Alfonso: Virgilia Fossati erede del fu Costantino e moglie di Antonio Rossi de Sina, cede il credito verso gli eredi della fu Sidonia al rev. sacerdote Carlo Giorgio Rossi del Paolino, figlio di Giacomo;
  • rogito del 21 agosto 1713, di Giovanni Oldelli fu Alfonso: il sacerdote Carlo Giorgio Rossi fa retrovendita del credito al parroco di Arzo Stefano Ferrari che agisce per conto di una persona che si riserva di indicare.
Rossi, Giacomo Antonio
Testamento di Simone Ferrari fu Stefano
CH AFR GA.FE.Serie A.d.01 · Pièce · 1696
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Testamento di Simone Ferrari fu Stefano di Arzo, 11 agosto 1696, notaio Alfonso Oldelli di Meride. Simone Ferrari lascia un legato per la dote di ciascuna delle figlie, inteso come liquidazione di tutte le loro pretese ereditarie. Alla dilettissima moglie Caterina Rossi [Rossi del Paolino] lascia l'usufrutto della casa e una rendita in denaro e in natura, che gli eredi dovranno versarle annualmente. Eredi sono i figli maschi don Stefano curato di Arzo, Domenico, Blasio, Francesco e Giuseppe.

Rossi, Giacomo Antonio
Testamenti e beni ereditari
CH AFR GA.FE.Serie A.d · Sous-série organique · 1696-1756
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Questa sottoserie raccoglie alcuni testamenti e divisioni ereditarie riguardanti la famiglia di Simone Ferrari fu Stefano (1634-1696) e famiglie imparentate. In molte di queste carte figura come beneficiario il figlio Giuseppe Maria Ferrari, al quale si deve probabilmente la conservazione degli atti.

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie A.a.02 · Dossier · 1604-1613
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Atti notarili (in latino) essenzialmente di compravendita riguardanti i fratelli Simone e Andrea Ferrari, figli di Domenico. Un atto riguarda il cugino rev. parroco di Arzo Rocco Ferrari (ca 1568-1625) figlio di Giovan Maria.
Il dossier contiene:

  • 1604, 24 giugno. Transazione fra i flli Ferrari e Antonio Giudici fu Ambrogio, loro debitore
  • 1607, 18 giugno. "Venditio facta à Simone de Ferrarÿ loci Artÿ cive mediolanensi Jo:Jacobo de Birago, de nonnullis bonis viris , in loco Lazati (?) plebi Sevesi, roga~ à Joanne Baptã Birago m^lni not.° ". Simone Ferrari di Arzo, anche a nome del fratello Andrea vende una proprietà sul territorio della Pieve di Seveso (Lazzate) a Giovanni Giacomo Birago, con rogito di Giovanni Birago notaio milanese. Confinante della proprietà è il presbitero Rocco Ferrari, figlio di Giovanni Maria, loro primo cugino (definito erroneamente nepotum).
  • 1607, 9 ottobre. Cristoforo Rodello agente come procuratore del rev. parroco Rocco Ferrari, figlio di Giovanni Maria, riguardo ai beni Ferrari di Lazzate (?) venduti a Giovanni Giacomo Biraghi [copia o minuta di un atto, molto deteriorata, con parti di inchiostro sbiadite, forse manca il f. finale].
  • 1608, 1 agosto. [testo sul lato esterno]: "Arbitramenta intra D. Simon^ de Ferraris et Bartholm^ et fr^tes de Ferraris de Artio". Arbitrato riguardante lo sfruttamento di un mulino, fra Simone Ferrari fu Domenico e Bartolomeo Ferrari fu Angelo, che agisce a nome dei fratelli Giacomo e Giovanni Maria, tutti di Arzo. Tabellionato Gabriele Fossati notaio di Meride.
  • 1613, 25 maggio. "Venditio Domini Jo:Antonÿ Oldelli notarÿ de Merede sibi facta per dominum Simone~ Ferrarium de Artio pretio librarum ducentum quinquaginta Imp.". Simone Ferrari del fu Domenico vende un terreno in territorio di Arzo nel luogo detto Prato grasso a Giov. Antonio Oldelli figlio di Giovanni, notaio di Meride. Rogito del notaio Nicola Fossati di Meride.
Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie A.a.08 · Pièce · 1629-1649?
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Con rogito del notaio Giovanni Antonio Oldelli datato 20 gen. 1629, i cugini Stefano Ferrari del fu Simone e Antonio Ferrari del fu Andrea si accordano per scambiarsi due terreni situati a Besazio e ad Arzo. Copia del rogito estratta dalle imbreviature del fu Oldelli dal notaio Bartolomeo Lobbia di Lugano in data 19 ott. 1649 (?).

Rossi, Giacomo Antonio
CH AFR GA.FE.Serie A.e.04 · Dossier · 1716
Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

Il procuratore Diego Maderni, a nome di Maria Lucia e Lucrezia ambedue Ferrari e di Lucrezia Rossi, tutte di Arzo, domanda al Sindacato di Lugano di liberarle dalla pena corporale consistente "di stare con candela accesa in mano per lo spazio di un hora accanto alla Chiesa parrocchiale d'Arzo in giorno di domenica", per aver insultato e aggredito con pugni e una "zoccola in faccia" Maria Maddalena Rossi. Il verdetto le condanna al pagamento di 50 scudi ciascuna ma le libera dalla pena corporale, mentre non vengono accolte le pretese di risarcimento avanzate da Lucia Fossati, madre della vittima "a riguardo che questa ha datta la causa alla rissa seguita". In In due esemplari con leggere differenze nel testo, firmate C. M. Beroldingen [Karl Mauritz Berlodingen], 22 agosto 1716.
Sul dorso delle copie figura la frase: "Liberatione di Maria Lucia e di Lucrecia figlia di Steffano".

Rossi, Giacomo Antonio