Accordo privato fra il tenente G.B. Torriani, che agisce come procuratore del nipote Filippo Ferrari e Gio. Garobbi e frate Filippo Ferreri, procuratori del convento dei padri Serviti, entrambi dichiaratisi acquirenti di un fondo messo all'asta a Mendrisio, nel luogo detto Le Rime, proprietà degli eredi fu Carlo Marliani. L'accordo prevede che colui che si aggiudicherà il fondo dovrà estirpare tutti le piante di noci e sostituirle con dei gelsi ("moroni") a una distanza prescritta, il tutto entro la S. Martino del 1822.
Rossi, Giacomo Antonio[Intestazione:] Noi Reale Accademia parmense di pittura, scultura, ed architettura. Poichè avete Voi desiderato, Egregio signore, di essere alla Reale nostra Accademia delle Belle arti aggregato, (…) noi molto grado sapendo al gentile vostro desiderio (…) vi abbiamo (…) con universale applauso nominato, ed eletto in nostro accademico d'onore, Architetto civile e militare (…).
Porta sul retro : La Reale accademia parmense di pittura, scultura, ed architettura all'egregio Signore Il sign. Lorenzo Fontana.
Attestato con stemma della Finlandia e firma del presidente del Consiglio, che esprime la gratitudine del governo finlandese a Raimondo Rossi per la sua "instancabile dedizione" nell'azione di soccorso al paese. Il Comitato svizzero per l'aiuto alla Finlandia raccolse più di 1 milione di franchi nel 1940. È probabile che il produttore ne facesse parte ma non esiste altra documentazione su questo oggetto nel fondo Raimondo Rossi.
Rossi, RaimondoBasilica prepositurale e parrocchiale di S. Giorgio al Palazzo, Milano: Maria Lavinia Sofia figlia di Pietro Gabuzzi e Maria Mondellini, nata il 2 gen. 1846 e battezzata il giorno 4. Copia del reg. parrocchiale delle nascite (1850).
Rossi, RaimondoCopia dell'atto notarile del giugno 1841 stipulato a Mineo (provincia di Catania) e depositato a Cagliari (Sardegna) il 19 feb. 1842, con il quale le sorelle Antonia e Giulia Grimaldi danno procura generale al fratello Enrico per amministrare e vendere i fondi e capitali ricevuti dopo la divisione dell'eredità Pollini in Sardegna e in Svizzera.
Rossi, Giacomo AntonioRogito della vendita fatta dai fratelli Giuseppe e Domenico Ferrari a Camillo Fossati fu Camillo, di una casa con orto, acquistata nel 1717 da Angela Fossati fu Silvestro ( 11.12.1723, notaio Antonio Fossati fu Silvestro di Arzo). La vendita venne apparentemente contestata da una nipote della venditrice, Tommasina Fossati moglie di Giovan Domenico Rossi del Beltrame. In calce al rogito Antonio Fossati con il padre Camillo, firma una ricevuta, datata 16 gen 1732, dove dichiara di aver avuto il rimborso della vendita e delle spese dai fratelli Ferrari, come stabilito dal lodevole Sindacato. Sull'esterno del rogito Giuseppe Maria Ferrari nota: "Istrometo con soto il suo confeso di dentro fatomi di mis. Camil Fosati di Arzio nel dare la casa e orto a Tomasina deta di Beltramo di Arzio"
Rossi, Giacomo AntonioI Reggenti e Consiglieri della Pieve di Riva S. Vitale, dominio dei Signori Svizzeri dei dodici lodevoli cantoni, dichiarano a "qualunque Governatore, Tribunale o Giudice" che Giuseppe Ferrari "è vero et naturale suddito dè prefati SS.ri Svizzeri, nato et habitante nella terra di Arzo della suddetta nostra Pieve, et in virtù della Lega rinovata e solennizzata tra S. M. C. il Rè di Spagna con i detti SS.ri Svizzeri, potrà portare sopra il Stato di Milano qualonque sorte d'armi offensive et difensive eccettuate le pistolle (...). Datta in Riva adì 13 ottobre 1701".Firmato: Giulio Cesare Roncaioli cancelliere.
Rossi, Giacomo AntonioTomo 1: 147, [2] p.
Tissot, Samuel Auguste André DavidTomo 2: 344 p.
Tissot, Samuel Auguste André David