R. Rossi viene eletto nel febb. 1922 consigliere di Stato rappresentante del partito agrario. Lui stesso raccoglie documenti vari in relazione all'evento :
- l'atto ufficiale di proclamazione a consigliere di Stato:
- un curriculum "funzioni, incarichi e occupazioni al 31.12.1921";
- la domanda di congedo a tempo intederminato dalla direzione della Scuola cantonale di commercio con la risoluzione del Cons. di Stato che approva;
- svariati messaggi di congratulazione su carte da visita e cartoline; svariate lettere provenienti da conoscienti o personalità ticinesi (come Giuseppe Greco consigliere comunale luganese dei Riformatori) e da privati, associazioni o ditte, provenienti dal Ticino e dalla Svizzera;
- alcune copie dattiloscritte delle risposte di R. Rossi. Un messaggio di ringraziamento da lui pubblicato sulla "Revue de Lausanne" intitolato Aux amis confédérés, in varie copie con varianti (28 feb e 2 mar 1922), che suscitò polemiche in Ticino da parte dei giornali radicali. In un plico separato era conservata la corrispondenza con diverse personalità politiche: congratulazioni del cons. federale Motta e scambi di corrispondenza con G. Cattori, G. Donini, G. Anastasi che si esprimono a nome del partito agrario ticinese. In alcune risposte (vedi riproduzioni) R. Rossi mostra la sua preoccupazione per un'elezione che non si attendeva e che visibilmente lo preoccupa.