corrispondenza

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  • Il complesso delle lettere, e in generale della posta, in arrivo e in partenza

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  • Thesaurus del nuovo soggettario. Bibl. nazionale centr. di Firenze [online] - https://thes.bncf.firenze.sbn.it/termine.php?id=6119&menuR=1&menuS=2
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      88 Description archivistique résultats pour corrispondenza

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      Piccola corrispondenza
      CH AFR RA.Serie A.e.01.06 · Pièce · 1888-1903
      Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

      Torino 24 lug 1888: un biglietto di visita di Lavinia con i complimenti al nipote Raimondo per l'ottenimento della maturità
      Busto Arsizio, 6 aprile 1903: Lettera dell'avv. Giacomo Decio riguardante l'eredità del defunto cugino Luigi Corvi, e quindi spettante a Lavinia vedova Paolo Rossi o ai suoi eredi.

      Rossi, Raimondo
      Parenti Torriani
      CH AFR GA.FE.Serie F · Série organique · 1749-1853
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      La serie raccoglie una documentazione frammentaria che riguarda la famiglia di Giovanni Battista Torriani (1757-1823), zio per parte materna di Filippo Ferrari. Vi si riscontrano scritture private e rogiti notarili riguardanti l'eredità di G. B. Torriani divisa fra i sette figli, e più particolarmente la settima parte ereditata dal figlio Giovanni (fondi agricoli nel territorio di Como e Mendrisio). La parte più importante e coesa riguarda la corrispondenza fra Giovanni Torriani e il cugino Filippo Ferrari, e fra Torriani e il notaio Giacomo Antonio Rossi, procuratore di Filippo Ferrari, che fu anche procuratore di Giovanni Torriani per una decina d'anni (1831-1840). Oggetto della corrispondenza sono quasi sempre i litigi di Giovanni con i fratelli durante la divisione ereditaria paterna e materna o le sue richieste di denaro. Le carte illustrano le attività del notaio nell'amministrazione dei beni ereditati da Giovanni Torriani a Mendrisio ("Chioso Bosia") e in territorio comasco (settima parte dei fondi di Cermenate e Bregnano e fondi della Breggia, sui comuni di Piazza, Cernobbio e Monte Olimpino), e i suoi sforzi per risolvere i numerosi debiti accumulati da Giovanni verso i familiari, verso il cugino Filippo Ferrari e verso terze persone, che portò alla graduale alienazione dei fondi.

      Rossi, Giacomo Antonio
      Omaggi a Enrico Celio
      CH AFR RA.Serie E.b.06 · Dossier · 1948-1950
      Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

      Contiene:
      -una busta ufficiale "Il presidente della confederazione Svizzera" indirizzata a R. Rossi ( indirizzo manoscritto, verosimilmente di Enrico Celio), timbro post. 1943.
      -copia di una lettera del produttore a Enrico Celio con i complimenti per il suo discorso del 1° di agosto 1948 (testo dattiloscr. 2.8.1948).
      -collage : ritaglio di giornale del 1950 relativo alla nomina di Enrico Celio a "ministro di Svizzera a Roma" con i complimenti inviati del produttore (testo dattiloscr. incollato, Arzo 23.6.1950) e con i ringraziamenti di E. Celio su carta da visita (incollata a tergo).

      CH AFR RA.Serie D.a.01 · Dossier · 1921-1922
      Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

      R. Rossi viene eletto nel febb. 1922 consigliere di Stato rappresentante del partito agrario. Lui stesso raccoglie documenti vari in relazione all'evento :

      • l'atto ufficiale di proclamazione a consigliere di Stato:
      • un curriculum "funzioni, incarichi e occupazioni al 31.12.1921";
      • la domanda di congedo a tempo intederminato dalla direzione della Scuola cantonale di commercio con la risoluzione del Cons. di Stato che approva;
      • svariati messaggi di congratulazione su carte da visita e cartoline; svariate lettere provenienti da conoscienti o personalità ticinesi (come Giuseppe Greco consigliere comunale luganese dei Riformatori) e da privati, associazioni o ditte, provenienti dal Ticino e dalla Svizzera;
      • alcune copie dattiloscritte delle risposte di R. Rossi. Un messaggio di ringraziamento da lui pubblicato sulla "Revue de Lausanne" intitolato Aux amis confédérés, in varie copie con varianti (28 feb e 2 mar 1922), che suscitò polemiche in Ticino da parte dei giornali radicali. In un plico separato era conservata la corrispondenza con diverse personalità politiche: congratulazioni del cons. federale Motta e scambi di corrispondenza con G. Cattori, G. Donini, G. Anastasi che si esprimono a nome del partito agrario ticinese. In alcune risposte (vedi riproduzioni) R. Rossi mostra la sua preoccupazione per un'elezione che non si attendeva e che visibilmente lo preoccupa.
      Rossi, Raimondo
      Messaggi di auguri per l'80° compleanno
      CH AFR RA.Serie A.a.11 · Dossier · 1950
      Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

      Lettere, biglietti e telegrammi di auguri per i 70 anni di Raimondo Rossi (10 feb. 1950). Per l'occasione riceve gli auguri del Consiglio di Stato ticinese e del Consiglio di amministrazione della Società funicolare Monte Bré.

      Rossi, Raimondo
      CH AFR RA.Serie A.a.07 · Dossier · 1940
      Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

      Lettere e biglietti di auguri per i 70 anni di Raimondo Rossi (10 feb. 1940) ; auguri dei famigliari e dei parenti; cartoncino di ringraziamento stampato ; piccole note ms.; 1 acquarello (lago di Zugo) con dedica firmata H. Wiss

      Rossi, Raimondo
      Luigi Chicherio e famiglia
      CH AFR RA.Serie A.c.11 · Dossier · 1908-1941
      Fait partie de Fondo Raimondo Rossi

      Per la maggior parte contiene la corrispondenza di Raimondo Rossi - inviata e ricevuta - con il giovane cognato, del quale fu curatore durante la sua minore età dopo la morte dei genitori, e con il quale intrattenne rapporti assai conflittuali; contiene inoltre la corrispondenza di R. Rossi con terzi, sempre relativa alla vita professionale e familiare di Luigi Chicherio; alcune raccomandazioni per posti di lavoro ; documenti e testimonianze relativi ai figli di Luigi Chicherio ; corrispondenza con il nipote Tomaso, figlio di Luigi (1941; 1948-1952).

      Rossi, Raimondo
      CH AFR GA.FE.Serie G.21 · Dossier · 1853-1874
      Fait partie de Fondo Giacomo Antonio Rossi

      Documenti e corrispondenza del notaio Giacomo Antonio Rossi e del fratello Cristoforo, suo procuratore, con Francesco de Cesaroni incaricato di vendere i beni situati in Sardegna provenienti dall'eredità di Filippo Ferrari. Il notaio desiderava estinguere i debiti del defunto vendendo le proprietà e i beni immobili posseduti a Cagliari, progetto che si realizzò solo dopo parecchi anni perché non si trovavano compratori per le quattro case ereditate in cattivo stato; oltretutto in quel periodo il regime fiscale del Regno d'Italia non avvantaggiava i compratori. Dopo la morte del notaio Rossi, avvenuta nel 1866 e del suo procuratore De Cesaroni, rimasero alcuni legati da pagare per cui fu anche intentata una causa presso il tribunale di Cagliari, nel 1874, alla quale venne chiamato a rispondere l’avv. Antonio Rossi, nipote di Giacomo Antonio e erroneamente ritenuto suo figlio. Non ci sono testimonianze su come si concluse la vertenza. Il fasc. contiene:

      • Lettera di Francesco de Cesaroni a G. A. Rossi del 18.5.1853
      • Lettera di Francesco de Cesaroni a G. A. Rossi, da Mendrisio del 10.3.1854; minuta della risposta, s.d.
      • Lettera di Francesco de Cesaroni a G. A. Rossi del 3.5.1854, con allegata corrisp. dell'avv. Marini esecutore testamentario; minuta della risposta del 21.5.1854
      • Lettera di Tommaso Marini a Francesco de Cesaroni del 30.8.1854; con note di G. A. Rossi
      • Conto del legato a Matilde de Cesaroni, ricevute e corrispondenza, a cura del notaio Cristoforo Rossi (1954; 1856-57)
      • Lettere dell'esecutore testamentario alla contessa Matilde Pollini, che riassume lo stato dei legati Ferrari dopo la morte del notaio G. A. Rossi (deceduto ne 1866); lettera all'avv. Antonio Rossi del rappresentante legale di Angelina Motta, legataria, e citazione a comparire davanti al trib. di Cagliari (1873-874).
      Rossi, Giacomo Antonio
      CH AFR AN.Serie A.b.01.05 · Sous-dossier · 1878-1882
      Fait partie de Fondo Antonio Rossi

      La zia Emilia Formenti sposata con il magiastrato Carlo Rosnati e sua figlia Nina sposata con Guglielmo Gaspari scrivono ad Antonietta e al marito Antonio nel periodo precedente e seguente la tragica scomparsa di Carlo Rosnati, presidente del tribunale civile e correzionale di Varese, morto ad Arzo l'11 giugno 1882. Il fasc. contiene l'estratto di morte del Rosnati firmato da Antonio Rossi allora sindaco del paese.

      Rossi, Antonio, avvocato