"definito borgo negli statuti di Como del 1335" (DSS, vedi fonti)
Il partito dei contadini, degli artigiani e dei borghesi (PAB) nasce a livello svizzero nel 1937, preceduto dalla fondazione di vari partiti agrari cantonali che sono rappresentati alle camere federali già dal 1919. ll primo partito agrario fu creato nel canton Zurigo nel 1917 ; seguirono altri cantoni fra cui il Ticino nel 1920, dove viene fondato il Partito agrario popolare ticinese su impulso del cons. naz. liberale Gaetano Donini, che ne dirigerà anche l'organo di stampa Il Paese, dell'avv. Riccardo Staffieri e dell'avv. Francesco Cattaneo. Nel 1971 il partito svizzero assorbe i Partiti democratici glaronese e grigionese e cambia il nome in Unione democratica di centro (UDC, SVP in tedesco).
Organo esecutivo del comune di Bellinzona
Figlio di Cristoforo Rossi e di Caterina Casanova, si sposa nel 1869 con la milanese Antonietta Formenti, figlia di Attilio, dalla quale avrà un figlio, Raimondo e una figlia, Caterina. Avvocato e notaio come il padre, fu sindaco di Arzo per 30 anni. Ha ricoperto la carica di deputato al Gran consiglio del canton Ticino durante le legislature 1877-1890 e 1889-1992, carica abbandonata per la nomina da parte del Gran Consiglio a giudice del tribunale d'appello di Mendrisio nel 1890, in sostituzione del giudice dimissionario Carlo Maggi.
Cristoforo Antonio Rossi nasce il 23.7.1706 ad Arzo, figlio di Paolo Francesco Rossi del Paolino (1673-1752) ed Eurosia Margherita Rossi (1673-1730, di Giacomo. Cristoforo é marmista e possiede almeno una cava di marmo ad Arzo, nel luogo detto "Cava Nova". Possiede anche parecchi terreni e case e pratica prestiti in denaro a molte persone del paese e dei dintorni, ciò che sembra indicare una condizione economica agiata. Verso il 1742 sposa una Maria Elisabetta da cui avrà almeno una figlia, Maria Margherita n. (1743). Verso il 1780 il nipote Paolo Francesco, figlio di suo fratello Giacomo Antonio, riprende la gestione degli affari. Cristoforo Antonio organizza viaggi di esportazione e importazione di marmo verso e dall'Italia. In associazione con i marmorai Marchesi di Saltrio effettua vari lavori, e fornisce loro soprattutto camini e scalini in marmo di Arzo (macchiavecchia e broccatello). Muore in tarda età dopo il 1786, anno in cui esiste ancora un contratto fra lui e Stefano Giudici di Clivio.