Nato a Bellinzona, figlio primogenito di Raimondo Rossi e Bianca Chicherio. Morto a Bellinzona.
Frequenta la Scuola superiore di Commercio di Bellinzona e l'università a Berna dove segue studi di economia. Comincia una carriera nella finanza al Credito bancario italiano a Milano e poi a Londra ; ritornato a Milano si stabilisce come agente di cambio. Rientra in Ticino presso la Banca della svizzera italiana dove fu per parecchi anni procuratore e dal 1941 vice-direttore ; termina la carriera alla Banca dello Stato del cantone (1943-1955) che lascia per ragioni di salute. Fu inoltre membro del Consiglio d’amministrazione della Funicolare Cassarate–Monte Brè. Si sposa il 16 giugno 19241 con Ida Giulia Bonzanigo (11.5.1899 - 25.12.1975), figlia di Rocco - ingegnere capotecnico comunale - e di Lina Gatti. Nozze e cerimonia religiosa in Collegiata segnalate nei giornali locali, visto che si tratta del figlio dell'allora ancora Cons. di Stato Rossi. Un solo figlio Antonio (detto Totò), avvocato.
Nata a Bellinzona da Raimondo e Bianca Chicherio, morta a Lugano, inumata ad Arzo. Nubile. Studia a Zugo dove ottiene il diploma di insegnante di tedesco nel1918-1919. Insegnerà per un breve periodo e a tempo parziale alla Scuola tecnica femminile di Lugano. Sofferente di cuore, a causa di una disfunzione della valvola cardiaca incurabile a quei tempi, passerà l'ultimo decennio di vita in numerosi ospedali e case di cura. Vivrà sempre con i genitori. Una proposta di matrimonio nel 1939 sarà ostacolata e infine impedita dal padre e dall'aggravarsi della sua malattia.
Figlia di Paolo Francesco Rossi del Paolino, giudice di pace e di Apollonia Marchesi. Sposata con Giacomo Spinelli fu Giacomo il 21 dic. 1814. Vedova nel 1817, rimase molto legata al padre e al fratello notaio Giacomo che l'assistevano nell'amministrazione dei suoi beni.
Famiglia di Arzo imparentata con i Rossi del Paolino. Giovanna "Sidonia" Rossi del Paolino (1716-1795), figlia di Paolo Francesco e Margherita Rossi, sposa Silvestro Rossi dell'Acquavita. Un figlio in particolare, Giovan Maria, emigra a Dresda per lavorare come artigiano scalpellino e scultore alla corte del principe Palatino. La famiglia é spesso citata in questo archivio, nel fondo Paolo Francesco Rossi.
Giovan Angelo fu Maino Rossi della Marcona, appartiene ad una famiglia patrizia di Arzo, forse imparentata con i Rossi del Paolino, con i quali intrattengono frequenti rapporti d'affari dalla seconda metà del '700 fino ad inizio '800.
Famiglia conosciuta con questo nominativo dal sec XVII
Famiglia patrizia di Arzo (Mendrisio). Testimonianze in questo archivio, fondo Giacomo Antonio Rossi : ad inizio Ottocento i fratelli Cesare, Giacomo e Girolamo Rossi di Angelo del Testore fanno un prestito alla comune di Riva S. Vitale. Parentele con le fam. Gamba, Rossi di Beltrame e Rossi del Provino.
Famiglia patrizia di Arzo imparentata con i Rossi del Paolino. Il soprannome "del Provino" o "di Provino" viene gradualmente abbandonato nel corso del sec XIX.
La parentela con i Rossi del Paolino risale al matrimonio fra Carlo "Giovanni" Rossi del Provino (9.9.1752-?) figlio di "Cesare" Antonio, con Maria "Eufrosina" Rossi del Paolino (30.11.1752- ?) figlia di Giacomo, che si sposano a Arzo il 1.5.1779.
Documenti relativi agli ascendenti e discendenti di questa famiglia si trovano nei fascicoli dei fondi PF (Paolo Francesco Rossi) e GA (Giacomo Antonio Rossi).
Famiglia patrizia di Arzo, attestata dalla fine del 1500 con un capostipite "Giovan Maria", nato verosimilmente attorno al 1580 e due figli Francesco e Provino probabilmente attivi come scalpellini e proprietari di cave di breccia (marmo di Arzo).
L'archivio della famiglia descritto in questa banca dati riguarda il ramo discendente da Francesco Rossi (n. ~1606- m.1656). La famiglia sviluppa gradualmente una discreta fortuna economica con lo sfruttamento delle cave, vendendo pietre grezze e manufatti, mentre parallelamente accresce il patrimonio fondiario. Con i matrimoni si stabiliscono parentele con altre famiglie in parte di marmisti del paese e della regione (Ferrari, Rossi del Beltrame, Rossi di Provino, Gamba, Aglio ad Arzo, Fontana di Muggio, Marchesi di Saltrio).
Del ramo discendente da Provino Rossi (n. ~1618, m. dopo 1696) vi sono tracce nell'archivio riguardanti la 5a e 6a generazione, ossia Antonio Rossi del Paolino e il figlio Francesco, residente a Milano, che vende gli ultimi beni paterni in territorio di Arzo nel 1821. Il nome del Paolino come altri soprannomi che distinguono le famiglie Rossi di Arzo durante i sec XVII e XVIII, sarà abbandonato e non é più riscontrato dopo l'inizio del sec. XIX.