Periodo 1815-1830: Landamano e Consiglio di Stato
Organo direttivo collegiale sviluppatosi nel sec XIV nelle città svizzere, formato dai più alti dgnitari cittadini ; in epoca moderna divenne l'espressione delle elites aristocratiche. Dal XV sec. il Piccolo Consiglio si affermò come Autorità voluta da Dio nei confronti della cittadinanza e dei sudditi nei territori soggetti. In seguito alla Rivoluzione elvetica del 1798, nei cantoni confederati i Piccoli Consigli scomparvero. Il governo Svizzero, insediatosi dopo il terzo colpo di Stato nell'ottobre 1801 adottò il nome di Piccolo Consiglio. Reintrodotti nel 1803, assunsero la funzione di Governi cantonali ; prima del 1848 i loro esponenti rimasero spesso anche membri dei parlamenti cantonali. Con le riforme costituzionali del XIX sec. il termine Consiglio di Stato sostituì quello di Piccolo Consiglio, dapprima nei cant. latini (Vaud e Ticino nel 1814) e poi anche nella Svizzera tedesca .
[tratto da: Dizionario storico della Svizzera, Piccolo consiglio, fonte cit.]
Medico svizzero, nato a Grancy il 20 marzo 1728, morto a Losanna il 13 giugno 1797. Studiò medicina a Montpellier, esercitò a Losanna ed ebbe una cattedra a Pavia.
Nato a Fontanelle (Veneto), morto in Italia. Insegnante e giornalista, deputato socialista di tendenza riformista al parlamento italiano, riparò in Svizzera a Lugano nel 1925 per sfuggire alle persecuzioni fasciste. Divenne redattore di Libera Stampa dove i suoi articoli antifascisti suscitano le proteste del gov. italiano e incitarono il Consiglio federale a infliggergli un'ammonizione e una riserva sulle sue pubblicatzioni. Cosa che suscitò un vivo dibattito in Svizzera e anche all'interno del Consiglio di stato ticinese. Le sue pubblicazioni gli costarono l'espulsione dalla Svizzera nel 1934. Riparò in Francia e nel dopoguerra fu membro dell'Assemblea costituente italiana come rappresentante del partito socialista ; fu senatore durante una legislatura.
[tratto da Dizionario storico della Svizzera, fonte cit.]
Famiglia nobile di Mendrisio, di origine controversa, considerata discendente dall'antica famiglia milanese dei Della Torre rivali dei Visconti, ma più probabilmente di origine longobarda, presente nel territorio già dal secolo IX e attestata come Della Torre nel sec. XIII, poi come Torriani dal sec. XVI. I Torriani ebbero un'importanza preponderante a Mendrisio dove godevano di un giuspatronato privato legato alla chiesa di San Sisinio, le cui origini risalgono al sec. XIII e che fu sempre una parrocchia separata fino al sec. XIX. Sorge in altura a poca distanza dal borgo di Mendrisio e il cappellano priore era nominato dalla famiglia Torriani, a ulteriore conferma dell'importanza del casato nella vita pubblica del paese. Oggi i discendenti organizzati in una Fondazione ne tramandano la storia.
Figlio di Giovanni Torriani e Sidonia Quadri, Agostino fu sacerdote e priore di S. Sisinio alla Torre, sede della parrocchia gentilizia di cui i Torriani possedettero il patronato fino al sec. 20. Muore nella sua abitazione di Tradate.
Ambrogio Torriani, figlio di Giovanni e Sidonia Quadri di Chiuro in Valtellina (Lombardia). Nato a Medrisio nel 1745; sacerdote, prevosto di Mendrisio per 52 anni, delegato vescovile.
Nato a Mendrisio il 24 marzo 1851 dal nobile Alessandro fu Giovanni e dalla nobile Rosamunda Hungerkhausen di Monaco. Morto a Mendrisio il 2 agosto 1926. Ultimo priore della fam. Torriani nella parrocchia di San Sisinio (Mendrisio). Dopo gli studi ginnasiali a Como e nei seminari di Lodi e Como, fu ordinato sacerdote nel 1872. Fu parroco a Sessa, Genestrerio, Rancate, Salorino, e dal 1879 fu per cinquant'anni il Priore della Torre a San Sisinio. Si dedicò agli studi storici nell'archivio della parrocchia componendo anche la genealogia dei vari rami dei Torriani di Mendrisio. Collaborò al Bollettino storico della Svizzera italiana.