"Nato e morto a Bellinzona. Catt., di Magadino. Figlio di Benigno. Celibe. Ha frequentato i collegi Don Bosco a Maroggia e Saint-Michel a Friburgo. Al Politecnico fed. di Zurigo ha conseguito nel 1900 il diploma in ingegneria; fino al 1910 ha lavorato al traforo ferroviario del Sempione. Ritornato a Bellinzona, è stato nominato direttore tecnico dei lavori per la correzione del fiume Ticino, carica che ha ricoperto fino al 1943; è stato inoltre membro della delegazione consortile per la bonifica del Piano di Magadino. Per il partito conservatore ha fatto parte del Consiglio nazionale (1923-25)" [Testo di Pablo Crivelli, DSS, v. fonte cit.]
Menzionato nel 1335 come Arzio. Amministrativamente e spiritualmente legato alla pieve di Riva San Vitale, divenne parrocchia autonoma nel 1534. La chiesa dedicata ai SS. Nazaro e Celso è menz. già nel 1456. Situato al confine con l'Italia, sulle colline di Mendrisio la località era nota per le sue cave (broccatello, breccia) fin dal Medio Evo, principale attività economica, completata da risorse agricole con vigneti e boschi. Importante l'emigrazione periodica in Europa (Italia, Francia, paesi germanici) delle maestranze edili (scalpellini, scultori, stuccatori). Alla fine del sec. XIX inizia anche un'emigrazione definitiva verso gli Stati Uniti e l'America del Sud.
Dopo il 1950 si svilupparono diverse fabbriche, specialmente di confezioni, che occupavano soprattutto manodopera femminile in gran parte frontaliera. Dal 2009 Arzo à parte del comune di Mendrisio.
Nato a Lavertezzo, morto a Sorengo, figlio di Michele, mugnaio e di Maria Sciarini. Studiò nei seminari di Barlassina (presso Milano) Lugano, Milano e Monza. Dottore in teol., professò i voti nel 1897 e fu parroco ad Arzo (1897-1903. Nominato amministratore apostolico del Ticino e vescovo titolare di Daulia il 12 gen.1917. Promosse inoltre la nascita di associazioni e sindacati catt. sul modello dell'Azione catt. Nel 1926 fondò il quotidiano Giornale del Popolo.
Nato e morto a Bioggio, orig. di Gerra (Gambarogno), figlio di Pietro stuccatore, e Martina Camponovo. Studiò diritto nelle Univ. di Heidelberg e Losanna e si laurea in legge nel 1896. Dal 1898 esercita la professione di avvocato e notaio a Lugano. Membro del partito conservatore fu municipale di Bioggio (1897-1903) e deputato al Gran Consiglio (1897-1928) e al Consiglio nazionale (1919-28).
[tratto da DHS, fonte cit.]
Creata nel 1905 fu operativa dal 1907. Storia sul sito web della BN https://www.snb.ch/fr/iabout/snb/hist/id/hist_cover
Fondata a Bellinzona a partire dalla preesistente agenzia appartenente alla Banca della Svizzera italiana, che intendeva così favorire lo sviluppo del Sopraceneri. La Banca popolare fallisce nel 1914 durante la crisi bancaria ticinese, che colpì diversi istituti bancari cantonali. La causa fu una gestione poco accurata che aveva accumulato le perdite e sopravvalutato gli attivi. Fatale fu la partecipazione nell'istituto italiano Banco di gestione e liquidazioni, nel quale era implicato a titolo personale anche il presidente della Banca Popolare G. Stoffel. Le difficoltà dell'isituto italiano si ripercossero fatalmente sulla Banca popolare. Una procedura concordataria permise la ripresa degli attivi e passivi della banca da parte della Banca popolare di Lugano.
Parroco di Besazio
Organo esecutivo del comune di Bellinzona
Figlio di Manfredo e di Maria Antonia Fossati. Biogr. completa in: Diz. storico della Svizzera (v. fonti)
Nato a Chiasso e morto a Riva S, Vitale, figlio di Luigi, possidente e di Carolina Nolfi. Studi secondari al collegio dei padri serviti di Mendrisio e diploma di commercio a Modena. Commerciante facoltoso, fu con il fratello tra i concessionari della ferrovia Chiasso-Bellinzona. Durante le lotte risorgimentali la sua residenza fu un punto di riferimento per molti degli esuli italiani nel cantone. Deputato del partito liberale radicale al Gran Consiglio ticinese (1848-61) e al Consiglio nazionale (1855-60). Dal 1862 al 1864 fece parte del consiglio di amministrazione della Banca cant. ticinese [v. fonte DSS]