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Record d'autorità
Pollini, Gaetano
CH-AFR.Persona/P · Persona · 1736-09-13/1820-09-10

Nato a Mendrisio il 13.9.1736, m. a Cagliari il 10.9.1820. Figlio di Francesco Pollini, oste e macellaio proveniente da Tremona, e di Margherita Lezzani. Sposa il 2 maggio 1791 Giulia Ferrari (n. ca 1769) figlia di Giuseppe Simone Ferrari, possidente originario di Arzo, e di Maddalena Torriani, figlia di Giovanni e sorella del causidico e luogotenente del landfogto Giovanni Battista Torriani. La grande differenza di età fra gli sposi suggerisce un matrimonio combinato.
Gaetano era l'ultimo di 7 fratelli e sorelle. Le informazioni sugli inizi della sua carriera, iniziata quando era ancora adolescente con il fratello maggiore Giovanni negoziante in Sardegna, provengono dal Dizionario degli uomini illustri di G. Oldelli e non sono attestate altrove. Documenti negli archivi di stato di Cagliari e altri studi attestano comunque la sua attività alla fine degli anni 1760, quando Pollini costruiva la sua fortuna partecipando al monopolio del commercio del grano in mano ai più importanti negozianti presenti sull'isola, in gran parte genovesi. Nel 1776 e 1782 gli fu assegnato l'appalto della misura reale e del peso reale (i dazi sui grani e i beni importati) che venivano appaltati ai maggiori uomini d'affari. Ebbe anche una residenza a Genova, poiché in quella città nacque la figlia Maddalena nel 1785; inoltre era membro dell'Arciconfraternita dei Genovesi di Cagliari. Pollini fece parte dei negozianti più vicini alla corte reale sabauda, che ricevevano incarichi per provvedere al grano nei momenti di carestia e anticipavano somme di denaro alle casse reali assai disastrate, ricevendone crediti, benemerenze e nobilitazioni, alle quali aspiravano molti dei borghesi negozianti. Pollini ottenne il cavalierato ereditario e la nobiltà nel 1797 e nel 1811 il titolo ereditario di conte, essendosi attivato per la liberazione degli abitanti di Carloforte, sull'isola di S. Pietro, rapiti dai pirati barbareschi nel 1798, anticipando una ingente somma di denaro per il riscatto che le casse del Regno non potevano fornire. Diversificò le sue attività anche con le peschiere che avevano un ruolo importantissimo nell’economia sarda ottocentesca, acquistando le peschiere di Sassu e Mistras nel golfo di Oristano (1806) ; avrebbe anche iniziato una manifattura per la lavorazione del corallo; si dedicò anche alla coltura della salicornia, un vegetale dal quale si estraeva la soda per il sapone, ottenendo nel 1808 l'autorizzazione di impiantare una fabbrica di sapone con altri soci. Nel 1806 intervenne a sostegno delle finanze regie, minacciate da un'inflazione di biglietti di credito, aprendo una banca di cambio per ritirare i biglietti svalutati. Infine occupò cariche amministrative sempre in relazione al commercio e acquisto di grani per la Sardegna, e fu più volte Console nel Magistrato del Regio Consolato di Cagliari. Pollini fu sempre legato a Mendrisio, dove verosimilmente soggiornava per periodi più o meno lunghi. Infatti è sempre registrato negli Stati delle anime di Mendrisio con i familiari (registri nei quali erano iscritti anche i residenti temporaneamente assenti). Il legame con Mendrisio è anche confermato dall'acquisto nel 1792 di palazzo Confalonieri, dove in seguito abitarono i figli Francesco, erede del titolo nobiliare, e Giovanni Battista. Nel 1794 è registrato di anni 56 con la moglie Giulia Ferrari di anni 25 e il figlio Francesco di 1 anno. A Mendrisio nacquero i figli Francesco (1792) e Giuseppe (1797), mentre nacquero a Genova la figlia Maddalena (1785) e a Cagliari la figlia Margherita (1798) e l'ultimogenito Giovanni Battista (1800). La moglie Giulia morì a Cagliari nel maggio 1801, ca. sette mesi dopo la nascita dell'ultimogenito. Gaetano Pollini fu inumato nella chiesa dei SS. MM. Giorgio e Caterina, che apparteneva all'Arciconfraternita dei genovesi, dove era stata inumata anche la moglie Giulia (informazioni dal museo villa Pollini). Il conte Pollini diede un'educazione artistica e musicale ai figli e due suoi nipoti si distinsero nel campo musicale: il compositore Francesco Pollini, figlio di Giov. Battista (1832-1871) e l'organista Gaetano Pollini, figlio del conte Francesco (1830-1910).

Dimore dei Pollini : oltre al palazzo di Mendrisio, Gaetano Pollini ebbe un palazzo a Cagliari nel quartiere d'affari della Marina. Ma la dimora sarda che rimane indissolubilmente legata al suo nome fu la residenza e tenuta agricola costruita nel 1812. La villa conteneva un'importante collezione di circa 200 quadri con opere delle scuole di Rubens e del Caravaggio. Il figlio Giuseppe, dopo la morte del padre, vi sviluppò una tenuta vinicola. Alla sua morte (1847) la villa venne ceduta ai conti Porcile di Sant’Antioco, poi alla famiglia Zedda Piras. Oggi Villa Pollini è un museo, proprietà della Sopraintendenza dei beni archeologici di Cagliari e Oristano.

Franchini (famiglia di Mendrisio)
CH-AFR.Famiglia/F · Famiglia · 1552/...

Famiglia nota a Mendrisio sin dalla metà del Cinquecento con il cognome Della Franchina e Franchinetti, mentre il cognome Franchini appare ad inizio 1700 e si imporrà come solo cognome dopo il 1725. Famiglia di mugnai che si arricchì tanto da poter imparentarsi con le famiglie di notabili del Mendrisiotto, in particolare i Bosia, i Quartironi e i Torriani di Mendrisio, i Ceppi di Morbio Inferiore e i Sassi di Stabio. Di questa famiglia le cronache ricordano in particolare Giovanni Battista, figlio di Cosma Valentino e Anna Maria Franchinetti di Balerna, comandante nell'esercito austriaco conosciuto per la sua spietatezza.
A cavallo fra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento, la famiglia è documentata a Balerna con Antonio Franchinetti figlio di Domenico (ca 1658 - 1.7.1728) , sposato con Francesca Sala. La famiglia è proveniente da Mendrisio ma aveva mantenuto e aumentato i suoi legami con i Franchini di Mendrisio e altre famiglie di notabili e possidenti del borgo e dei dintorni: ne sono conferma i cognomi di madrine e padrini di battesimo delle figlie e del figlio (Franchini, Torriani, Visetti di Mendrisio) e i legami creati con i matrimoni delle figlie. La famiglia è imparentata con Giuseppe Maria Ferrari che nel 1720 sposò in seconde nozze Marta Caterina (1690 - 1732?) una delle figlie di Antonio Franchini, mentre l'altra figlia Anna Maria aveva spostato Cosma Valentino Franchini, figlio di Giovanni Battista e di Maria Rusca. Il legame fra le due famiglie non è noto. Nel sub-fondo Ferrari di questo archivio sono citati anche i fratelli di Cosma Valentino, don Alessandro (ca 1678 -1743) priore di S. Sisinio alla Torre (Mendrisio) dal 1721 al 1743 e Antonio Maria.

Quartironi, Carlo Felice
CH-AFR.Persona/Q · Persona · 1713-11-20/1800-08-24

Sacerdote. Nato e morto a Mendrisio. Figlio di Filippo Quartironi e di Maria Elisabetta Maderni figlia di Santo, di Capolago, ultimo discendente dei Quartironi di Mendrisio, famiglia originaria della Valsassina, che ebbe molti ecclesiastici, attestata già dalla metà del Quattrocento con un parroco di S. Sisinio alla Torre (Mendrisio). Il rev. Carlo Felice fu curato di Capolago fino alla metà del secolo 1700, poi priore di S. Sisinio, nominato il 27 agosto 1757 ; rinunciò alla prioria nel 1796 per motivi di anzianità. Molto benestante, proprietario di fondi agricoli e capitali che investiva a prestito, alla morte dei fratelli e sorelle, senza discendenti, nominò suo erede universale il figlio della cugina Giulia Rossi, Giuseppe Simone Ferrari fu Giuseppe.

Convento delle Orsoline (Mendrisio)
CH-AFR.Ente/C · Ente · 1637-1848

Congregazioni femminili la cui diffusione in Svizzera rinvia a due diverse origini. Le orsoline della Svizzera it. sono direttamente legate alla tradizione che risale ad Angela Merici, fondatrice di una prima compagnia a Brescia nel 1535. Da quella data, le affiliate tesero sempre più a costituire delle comunità vere e proprie. Contrariamente agli ordini religiosi dell'epoca, le sorelle non pronunciavano i voti solenni e non erano sottoposte a clausura, ciò che permise loro di dedicarsi soprattutto all'insegnamento e all'educazione di bambine e ragazze. In occasione della sua visita pastorale del 1591 nell'attuale cant. Ticino, il vescovo di Como Feliciano Ninguarda ispezionò una ventina di gruppi di orsoline (comprendenti fino a trenta persone ca.), che si dedicavano all'insegnamento nelle rispettive scuole parrocchiali. Nella Svizzera it. esistevano anche tre congregazioni di orsoline che vivevano in comunità: a Poschiavo (1629-84), Mendrisio (1637-1848) e Bellinzona (1730-1848, nell'attuale sede del governo cant.); queste orsoline impartivano l'insegnamento nelle proprie sedi (tratto da DSS cit.)

Cantone di Bellinzona (Repubblica Elvetica)
CH-AFR.Ente/C · Ente · 1798-1803

Con la nascita della Repubblica elvetica (aprile 1798- febbraio 1803) l'emancipazione dei baliaggi portò alla creazione dei cant. di Lugano e Bellinzona, che sin dalla loro costituzione le autorità elvetiche pensavano di unificare con il nome di Ticino. La circoscrizione amministrativa nella quale vennero riuniti gli ex baliaggi di Bellinzona, Leventina, Riviera e Blenio godeva di un'autonomia molto limitata ed era sottoposta alle pressioni dei partiti d'oltralpe e alle manovre straniere. Alla testa del cantone di B. fu designato il prefetto nazionale Giuseppe Antonio Rusconi, rappresentante del governo centrale dotato di ampi poteri. Come in tutti i cant. dell'Elvetica, il governo locale fu attribuito alla Camera amministrativa. Il cant. inviava due membri al Senato e otto deputati al Gran Consiglio elvetico
[sintesi tratta da: Dizionario storico della svizzera, fonte cit.]

Ticino. Piccolo consiglio
CH-AFR.Ente/T · Ente · 1803-1814

Organo direttivo collegiale sviluppatosi nel sec XIV nelle città svizzere, formato dai più alti dgnitari cittadini ; in epoca moderna divenne l'espressione delle elites aristocratiche. Dal XV sec. il Piccolo Consiglio si affermò come Autorità voluta da Dio nei confronti della cittadinanza e dei sudditi nei territori soggetti. In seguito alla Rivoluzione elvetica del 1798, nei cantoni confederati i Piccoli Consigli scomparvero. Il governo Svizzero, insediatosi dopo il terzo colpo di Stato nell'ottobre 1801 adottò il nome di Piccolo Consiglio. Reintrodotti nel 1803, assunsero la funzione di Governi cantonali ; prima del 1848 i loro esponenti rimasero spesso anche membri dei parlamenti cantonali. Con le riforme costituzionali del XIX sec. il termine Consiglio di Stato sostituì quello di Piccolo Consiglio, dapprima nei cant. latini (Vaud e Ticino nel 1814) e poi anche nella Svizzera tedesca .

[tratto da: Dizionario storico della Svizzera, Piccolo consiglio, fonte cit.]

Lugano. Municipio
CH-AFR.Ente/L · Ente · 1798 / ..

Organo esecutivo del comune di Lugano

Svizzera. Esercito svizzero
CH-AFR.Ente/S · Ente · 1874-

Con questo termine si comprendono tutte le diverse e successive organizzazioni dell'esercito svizzero a partire dalla la Costituzione fed. del 1874 che attribuí il controllo sulle forze armate fed. alla Confedera zione. [scheda completa nel Dizionario storico della svizzera, fonte cit.]

Banca Popolare Ticinese
CH-AFR.Ente/B · Ente · 1885/1914

Fondata a Bellinzona a partire dalla preesistente agenzia appartenente alla Banca della Svizzera italiana, che intendeva così favorire lo sviluppo del Sopraceneri. La Banca popolare fallisce nel 1914 durante la crisi bancaria ticinese, che colpì diversi istituti bancari cantonali. La causa fu una gestione poco accurata che aveva accumulato le perdite e sopravvalutato gli attivi. Fatale fu la partecipazione nell'istituto italiano Banco di gestione e liquidazioni, nel quale era implicato a titolo personale anche il presidente della Banca Popolare G. Stoffel. Le difficoltà dell'isituto italiano si ripercossero fatalmente sulla Banca popolare. Una procedura concordataria permise la ripresa degli attivi e passivi della banca da parte della Banca popolare di Lugano.