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CH-AFR.Famiglia/F · Family · 1552/...

Famiglia nota a Mendrisio sin dalla metà del Cinquecento con il cognome Della Franchina e Franchinetti, mentre il cognome Franchini appare ad inizio 1700 e si imporrà come solo cognome dopo il 1725. Famiglia di mugnai che si arricchì tanto da poter imparentarsi con le famiglie di notabili del Mendrisiotto, in particolare i Bosia, i Quartironi e i Torriani di Mendrisio, i Ceppi di Morbio Inferiore e i Sassi di Stabio. Di questa famiglia le cronache ricordano in particolare Giovanni Battista, figlio di Cosma Valentino e Anna Maria Franchinetti di Balerna, comandante nell'esercito austriaco conosciuto per la sua spietatezza.
A cavallo fra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento, la famiglia è documentata a Balerna con Antonio Franchinetti figlio di Domenico (ca 1658 - 1.7.1728) , sposato con Francesca Sala. La famiglia è proveniente da Mendrisio ma aveva mantenuto e aumentato i suoi legami con i Franchini di Mendrisio e altre famiglie di notabili e possidenti del borgo e dei dintorni: ne sono conferma i cognomi di madrine e padrini di battesimo delle figlie e del figlio (Franchini, Torriani, Visetti di Mendrisio) e i legami creati con i matrimoni delle figlie. La famiglia è imparentata con Giuseppe Maria Ferrari che nel 1720 sposò in seconde nozze Marta Caterina (1690 - 1732?) una delle figlie di Antonio Franchini, mentre l'altra figlia Anna Maria aveva spostato Cosma Valentino Franchini, figlio di Giovanni Battista e di Maria Rusca. Il legame fra le due famiglie non è noto. Nel sub-fondo Ferrari di questo archivio sono citati anche i fratelli di Cosma Valentino, don Alessandro (ca 1678 -1743) priore di S. Sisinio alla Torre (Mendrisio) dal 1721 al 1743 e Antonio Maria.

Quartironi, Carlo Felice
CH-AFR.Persona/Q · Person · 1713-11-20/1800-08-24

Sacerdote. Nato e morto a Mendrisio. Figlio di Filippo Quartironi e di Maria Elisabetta Maderni figlia di Santo, di Capolago, ultimo discendente dei Quartironi di Mendrisio, famiglia originaria della Valsassina, che ebbe molti ecclesiastici, attestata già dalla metà del Quattrocento con un parroco di S. Sisinio alla Torre (Mendrisio). Il rev. Carlo Felice fu curato di Capolago fino alla metà del secolo 1700, poi priore di S. Sisinio, nominato il 27 agosto 1757 ; rinunciò alla prioria nel 1796 per motivi di anzianità. Molto benestante, proprietario di fondi agricoli e capitali che investiva a prestito, alla morte dei fratelli e sorelle, senza discendenti, nominò suo erede universale il figlio della cugina Giulia Rossi, Giuseppe Simone Ferrari fu Giuseppe.

CH-AFR.Ente/C · Corporate body · 1637-1848

Congregazioni femminili la cui diffusione in Svizzera rinvia a due diverse origini. Le orsoline della Svizzera it. sono direttamente legate alla tradizione che risale ad Angela Merici, fondatrice di una prima compagnia a Brescia nel 1535. Da quella data, le affiliate tesero sempre più a costituire delle comunità vere e proprie. Contrariamente agli ordini religiosi dell'epoca, le sorelle non pronunciavano i voti solenni e non erano sottoposte a clausura, ciò che permise loro di dedicarsi soprattutto all'insegnamento e all'educazione di bambine e ragazze. In occasione della sua visita pastorale del 1591 nell'attuale cant. Ticino, il vescovo di Como Feliciano Ninguarda ispezionò una ventina di gruppi di orsoline (comprendenti fino a trenta persone ca.), che si dedicavano all'insegnamento nelle rispettive scuole parrocchiali. Nella Svizzera it. esistevano anche tre congregazioni di orsoline che vivevano in comunità: a Poschiavo (1629-84), Mendrisio (1637-1848) e Bellinzona (1730-1848, nell'attuale sede del governo cant.); queste orsoline impartivano l'insegnamento nelle proprie sedi (tratto da DSS cit.)

CH-AFR.Ente/C · Corporate body · 1798-1803

Con la nascita della Repubblica elvetica (aprile 1798- febbraio 1803) l'emancipazione dei baliaggi portò alla creazione dei cant. di Lugano e Bellinzona, che sin dalla loro costituzione le autorità elvetiche pensavano di unificare con il nome di Ticino. La circoscrizione amministrativa nella quale vennero riuniti gli ex baliaggi di Bellinzona, Leventina, Riviera e Blenio godeva di un'autonomia molto limitata ed era sottoposta alle pressioni dei partiti d'oltralpe e alle manovre straniere. Alla testa del cantone di B. fu designato il prefetto nazionale Giuseppe Antonio Rusconi, rappresentante del governo centrale dotato di ampi poteri. Come in tutti i cant. dell'Elvetica, il governo locale fu attribuito alla Camera amministrativa. Il cant. inviava due membri al Senato e otto deputati al Gran Consiglio elvetico
[sintesi tratta da: Dizionario storico della svizzera, fonte cit.]

Ticino. Piccolo consiglio
CH-AFR.Ente/T · Corporate body · 1803-1814

Organo direttivo collegiale sviluppatosi nel sec XIV nelle città svizzere, formato dai più alti dgnitari cittadini ; in epoca moderna divenne l'espressione delle elites aristocratiche. Dal XV sec. il Piccolo Consiglio si affermò come Autorità voluta da Dio nei confronti della cittadinanza e dei sudditi nei territori soggetti. In seguito alla Rivoluzione elvetica del 1798, nei cantoni confederati i Piccoli Consigli scomparvero. Il governo Svizzero, insediatosi dopo il terzo colpo di Stato nell'ottobre 1801 adottò il nome di Piccolo Consiglio. Reintrodotti nel 1803, assunsero la funzione di Governi cantonali ; prima del 1848 i loro esponenti rimasero spesso anche membri dei parlamenti cantonali. Con le riforme costituzionali del XIX sec. il termine Consiglio di Stato sostituì quello di Piccolo Consiglio, dapprima nei cant. latini (Vaud e Ticino nel 1814) e poi anche nella Svizzera tedesca .

[tratto da: Dizionario storico della Svizzera, Piccolo consiglio, fonte cit.]

Lugano. Municipio
CH-AFR.Ente/L · Corporate body · 1798 / ..

Organo esecutivo del comune di Lugano

Svizzera. Esercito svizzero
CH-AFR.Ente/S · Corporate body · 1874-

Con questo termine si comprendono tutte le diverse e successive organizzazioni dell'esercito svizzero a partire dalla la Costituzione fed. del 1874 che attribuí il controllo sulle forze armate fed. alla Confedera zione. [scheda completa nel Dizionario storico della svizzera, fonte cit.]

Banca Popolare Ticinese
CH-AFR.Ente/B · Corporate body · 1885/1914

Fondata a Bellinzona a partire dalla preesistente agenzia appartenente alla Banca della Svizzera italiana, che intendeva così favorire lo sviluppo del Sopraceneri. La Banca popolare fallisce nel 1914 durante la crisi bancaria ticinese, che colpì diversi istituti bancari cantonali. La causa fu una gestione poco accurata che aveva accumulato le perdite e sopravvalutato gli attivi. Fatale fu la partecipazione nell'istituto italiano Banco di gestione e liquidazioni, nel quale era implicato a titolo personale anche il presidente della Banca Popolare G. Stoffel. Le difficoltà dell'isituto italiano si ripercossero fatalmente sulla Banca popolare. Una procedura concordataria permise la ripresa degli attivi e passivi della banca da parte della Banca popolare di Lugano.

Rossi, Raimondo
CH-AFR.Persona/R · Person · 1870-02-10 /1955-07-08

Figlio di Antonio, avvocato, e di Antonietta Formenti. Sposa il 31.8.1893 Bianca Chicherio, figlia di Silvio, di Bellinzona. Conseguì il dottorato in diritto presso l'Univ. di Losanna (1891). Fu docente di economia e legislazione e direttore della scuola cant. di commercio di Bellinzona (1904-1921). Attivo in gioventù nell'Unione democratica ticinese, fu appoggiato dal partito agrario per rappresentare il partito al Consiglio di Stato in sostituzione del dimissionario Garbani-Nerini, dove fu eletto il 24 gen 1922. Riconfermato tacitamente con tutto il governo nel periodo detto del "governo di paese" (1923-1926), diresse il dipartimento delle finanze dove si adoperò al risanamento dei conti pubblici. Non rieletto nel 1927 fu deputato al Gran Consiglio ticinese per un solo anno (1927-28) essendo stato nominato direttore della sede di Lugano della Banca nazionale svizzera (1928-40). Convinto sostenitore degli ideali pattriottici si scontrò nel primo dopoguerra con gli irredentisti ticinesi e il loro giornale l'Adula ; promosse l'Associazione della Settimana svizzera che sostenevala produzione di beni di consumo nazionali. Raggiunse il grado di colonnello nell'esercito e fu Gran giudice del tribunale militare territoriale IV.