Attilio Formenti nasce a Milano da Antonio, cambiavalute e Maria Gargantini, proveniente da una famiglia agiata. Ha una sorella Emilia sposata con un magistrato milanese, Carlo Rosnati. La madre di Attilio vive a lungo, sappiamo che é ancora viva nel 1882. Attilio é un funzionario della questura di Milano, non sappiamo a partire da quale anno ma é sicuramente impiegato negli anni 1850-1882. Si sposa attorno al 1844 con Marietta Bosisio, figlia di Giovanni e Giulia Pulici, con la quale avrà una figlia Antonietta, nata nel 1845. La coppia si separa consensualmente quando la figlia é appena adolescente, o forse anche prima. Dalla poca corrispondenza rimasta si intuisce che la moglie soffriva di una malattia non precisata, probabilmente di origine nervosa. Marietta Bosisio muore nel 1884 e Attilio Formenti si risposa nel 1892 con Elena Strada, una donna di 34 anni più giovane ( nata a Milano il 20 marzo 1857), figlia di Paolo e Adele Nessi, commercianti in moda. Muore a Tavernola presso Como dove si era ritirato dopo la pensione, nel nov. del 1897.
Figlia di Antonio Formenti e Maria Gargantini, sorella di Attilio Formenti nasce probabilmente a Milano, non sappiamo se prima o dopo il fratello. Di lei sappiamo che si sposò con il magistrato cav. Carlo Rosnati, morto suicida nel 1882. La morte del marito deve averla lasciata in difficoltà finanziarie e sembra fosse andata a vivere con la figlia Nina, sposata Gaspari.
Figlio di Carlo Fossati e Caterina Bossi, Giovan Maria Fossati (1818-1894) fa ritorno per alcuni anni ad Arzo negli anni 1850, forse poco prima della nascita del primo figlio nel 1856 e lascia il comune nel 1860. La famiglia é registrata nel comune con la seguente nota: "famiglia orig. di Arzo e rientrata da Torino, sortita non si sa per dove [nel] febb. 1860" (fonte: Archivio cantonale Bellinzona, Registro della pop. del 1855 Arzo_3, famiglia N. 183-184 ; Registro della pop. Arzo_1, N. 93).
Carlo Fossati fu Camillo, originario di Arzo, scalpellino. Sposato con Caterina Bossi. Nel periodo 1826-1840 si trasferisce Torino con la famiglia dove esercita la sua arte in particolare alla reggia di Stupinigi. Si mette in società con il fratello Francesco, il cugino Antonio e Agostino Gamba, cognato di suo fratello. Si affida al notaio Giacomo Antonio Rossi per gestire i suoi beni ad Arzo, Besazio e Meride.
Figlio di Camillo, lavora per un certo periodo come scalpellino e marmista con il fratello Carlo residente a Torino e con il cognato Agostino Gamba. E possibile che si occupasse di spedire carri di pietre e forse manufatti in pietra e marmo al fratello a Torino ; ha forse lavorato a Torino ma al momento della morte (1823 o 1824) la famiglia risiede ad Arzo come dimostrano le carte relative alla sua successione. Sposato con Maria Amtonia Gamba, hanno diversi figli ancora minorenni alla sua morte, di cui si conoscono i nomi (Camillo, Antonio, Luigi, Anna Maria, Maria Domenica, Caterina)
Figlia di Francesco Fossati del Stocco e di Marta Rodari. Sposa il 18.2.1700 Domenico Ferrari fu Simone. Si conosce una sorella Costanza, defunta prima del 1703, quando Maria Lucia chiede di avere una parte della dote spettante alla sorella. Eredita poi dalla madre rimasta vedova essendo la sola figlia superstite.
Maria Lucia fa testamento nel 1721 e muore nel 1730 a 53 anni. Il marito Domenico Ferrari muore nel dicembre dello stesso anno. Non si conoscono figli o figli viventi. Suo erede universale il marito che morendo lascia tutto al fratello Giuseppe.
Famiglia nota a Mendrisio sin dalla metà del Cinquecento con il cognome Della Franchina e Franchinetti, mentre il cognome Franchini appare ad inizio 1700 e si imporrà come solo cognome dopo il 1725. Famiglia di mugnai che si arricchì tanto da poter imparentarsi con le famiglie di notabili del Mendrisiotto, in particolare i Bosia, i Quartironi e i Torriani di Mendrisio, i Ceppi di Morbio Inferiore e i Sassi di Stabio. Di questa famiglia le cronache ricordano in particolare Giovanni Battista, figlio di Cosma Valentino e Anna Maria Franchinetti di Balerna, comandante nell'esercito austriaco conosciuto per la sua spietatezza.
A cavallo fra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento, la famiglia è documentata a Balerna con Antonio Franchinetti figlio di Domenico (ca 1658 - 1.7.1728) , sposato con Francesca Sala. La famiglia è proveniente da Mendrisio ma aveva mantenuto e aumentato i suoi legami con i Franchini di Mendrisio e altre famiglie di notabili e possidenti del borgo e dei dintorni: ne sono conferma i cognomi di madrine e padrini di battesimo delle figlie e del figlio (Franchini, Torriani, Visetti di Mendrisio) e i legami creati con i matrimoni delle figlie. La famiglia è imparentata con Giuseppe Maria Ferrari che nel 1720 sposò in seconde nozze Marta Caterina (1690 - 1732?) una delle figlie di Antonio Franchini, mentre l'altra figlia Anna Maria aveva spostato Cosma Valentino Franchini, figlio di Giovanni Battista e di Maria Rusca. Il legame fra le due famiglie non è noto. Nel sub-fondo Ferrari di questo archivio sono citati anche i fratelli di Cosma Valentino, don Alessandro (ca 1678 -1743) priore di S. Sisinio alla Torre (Mendrisio) dal 1721 al 1743 e Antonio Maria.
Nato a Inzago (Lombardia) da Carlo e da Carolina Consonni, morto a Milano. Studiò al conservatorio di Milano ed ebbe una limitata attività di pianista con il più celebre fratello Adolfo, partecipando ai suoi concerti a Milano, Venezia e Bergamo. Altri due suoi fratelli furono pure musicisti.
Professore di pianoforte al conservatorio di Milano dal 1857, si dedicò principalmente all'insegnamento e alla composizione, destinata esclusivamente al pianoforte con più di trecento opere edite.
Aldo Fusoni, nato a Lugano, figlio di Domenico e Isolina Terreni. Dopo la morte del padre nel 1884, la madre si risposa con il pittore luganese Luigi Monteverde. Impiegato presso la società Montecatini, residente a Milano, morto in quella città il 13 giugno 1938, inumato a Lugano. Nomina esecutore testamentario l'amico avv. Raimondo Rossi.